27 agosto 2011

Il corso pre-parto


L'altro giorno (tre mesi fa a dire il vero) mi annoiavo, allora sono andato al corso pre-parto con la mia simpatica compagna di vita Didona. Uno non puo' sempre giocare ai videogiochi, seguire il fantacalcio o creare suppellettili. Ogni tanto si va al corso pre-parto.

Prima di andarci credevo che il corso pre-parto consistesse in una cosa del tipo:

- Vado li'.
- Mi dicono cosa fare per aiutare in sala parto, dicono alla Didona cosa non puo' mangiare in gravidanza, come respirare meglio per sentire meno il dolore, mi spiegano come funziona il parto, tutte le fasi, mi spiegano la rottura delle acque, le contrazioni, la dilatazione, eccetera.
- Poi pensavo: mi diranno cosa fare dopo, quando il bambino ha fame, quando si deve cambiare il pannolino, quando ha la febbre, quanto deve mangiare o crescere, di che colore deve essere la cacca perche' sia sano.

Invece funziona cosi':

- Vado li'. (Questa parte in effetti era come mi aspettavo, recarsi dove si tiene il corso)
- Ti invitano a sederti sul materassino se vuoi, per stare piu' comodo. Ma dammi una sedia, grazie.
- Regna il femminismo estremo. Padri continuamente bacchettati e considerazioni orribili sul "dottore uomo" con frasi del tipo: "Una volta c'era il dottore (uomo) che veniva in sala parto e cercava di spingere il bambino fuori premendo sulla pancia se passava troppo tempo oppure faceva il cesareo... adesso invece no! C'e' solo l'ostetrica con voi e il dottore entra solo se ci sono problemi, e poi adesso siamo tutte donne e la dottoressa e' bravissima". Che poi a me avere un dottore in sala parto mi rassicurerebbe. Sono all'ospedale, mi aspetto dei dottori. Han studiato 20 anni quello, sapranno cosa fare. NO! Solo l'ostetrica che il dottore non capisce niente.
- Le mamme, quelle al primo figlio specialmente, sono preoccupate perche' ovviamente non sanno niente. Tutte tranne quelle super-ansiose che invece sanno gia' tutte le malattie mortali contraibili in gravidanza se non si lava bene la rucola o si mangia il tonno. Io ero andato li' sereno che la peste e la malaria fossero piu' o meno debellate ed esco che mi disinfetto anche il cucchiaino del caffe' con l'amuchina.
- Dicevo: sono preoccupate e come le rassicurano? Col semplice trittico della mamma degenere: 
1) Se tuo figlio non nasce col parto naturale SEI UNA MERDA. Non importa se e' arrotolato nel cordone ombelicale a cappio, se e' messo di culo o di fianco, se pesa dieci chili o se e' un parto ennagemellare. Se fai il cesareo hai perso, devi soffrire e lacerarti ovunque per 10 ore e dopo, eventualmente, fare il cesareo solo se qualcuno sta per morire.
2) Se tuo figlio, dopo che e' nato, non si attacca al seno materno oppure il tuo latte non e' abbastanza nutriente per la sua crescita SEI UNA MERDA. Se usi il latte artificiale sei una fallita, non sei degna di essere chiamata mamma, hai perso e ha vinto la Nestlé.
3) Non usare nessuno dei prodotti che tutte le mamme usano da 1000 anni perche' sono pieni di petrolio. Usa solo acqua. Ma soprattutto, se piange dopo che lo avete attaccato al seno per 784 ore consecutive, cambiato, non ha la febbre ma e' solo un po' agitato... ecco... non dargli il ciuccio perche' altrimenti SEI UNA MERDA. Col ciuccio "non capisce piu' niente"! Se vuole attaccarsi, attaccalo. Se sei esausta che hai dormito 2 ore, non dargli il ciuccio, dormirai il mese prossimo.

Mi fermo qui senza dilungarmi sull'inquinamento apparentemente LETALE PER L'UOMO dei pannolini, che sembrano essere la principale causa dell'estinzione di varie speci e dell'effetto serra.

Scusate, e' che lo sciopero della serie A mi ha rovinato la giornata.

07 agosto 2011

Rieccomi


L'altro giorno non sapevo cosa fare e allora:

- Sono tornato a vivere in Italia.
- Ho aperto una partita IVA come 'ingegnere freelancer'.

- Ho avuto una figlia di nome Elena.
- Ho ristrutturato un appartamento.
- Ho comprato una Citroen.
- Ho comprato e attualmente mangio le kinder yogo brioss in quanto meno caloriche.
- Sono ingrassato (peso ben 64 Kg) e ho capelli bianchi.


Che poi mi dite che non vi dico mai niente.