28 febbraio 2008

Tricarico

Io questo personaggio me l'ero proprio dimenticato, forse a causa del fatto che non seguo particolarmente la musica italiana (a parte De Gregori e Battiato, di recente ascolto solo Elio). L'altra sera guardando il Festival di Sanremo in streaming sono stato colpito da Tricarico. Cercando su wikipedia ho scoperto che era quello di "Io sono Francesco" che all'epoca (2000) mi era sfuggita come canzonetta estiva senza troppo peso. Mi sbagliavo. Leggendo i titoli delle sue canzoni non me ne ricordo nessun'altra, ma dai titoli stessi e dai testi ho deciso che è uno dei miei nuovi miti e che dovrò procurarmi al più presto i suoi CD.
Guardo lui a Sanremo e vedo me stesso nelle situazioni mondane o lavorative. Un po' (tanto) disadattato ma con qualcosa di originale che quasi mai riesco ad esprimere. Quando (e se) ci riesco, però, va tutto bene. Tifa anche tu Tricarico al Festival di Sanremo.
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P.S. : Sì, ho GUARDATO SANREMO. Quando diventi un emigrante come me, l'italiano che c'è in te si affeziona a qualsiasi cosa gli ricordi il paese natale.
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P.P.S. : Il dopofestival è il più bel programma RAI degli ultimi quindici anni minimo. Solo "Su la testa" su raitre può competere.
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P.P.P.S. : Sebbene fosse ragionevole immaginare fantasie sulle due vallette (gnoccona ungherese e gnoccona pugliese), mi sono sorpreso a desiderare anche Mietta.
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P.P.P.P.S. : Un minuto di silenzio per ricordare Giulio Cesare.
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P.P.P.P.P.S. : Altri miti del Busca : John Deacon, Philip Josè Farmer, Ron Gilbert, Jon Ritman, Matteo Ceruti.

20 febbraio 2008

Tifosi italiani (by Didona)

Ieri scendevo lungo Bronlow Hill in direzione del centro di Liverpool, quand’ecco che odo in lontananza… come un suono familiare, ma che non riesco a decifrare. Mi avvicino ed ecco le voci si fanno più chiare, distinte… Questo è un coro… Oh si, è proprio un coro…”MI-LA-NI-STA PEZZO DI M….”… Oh pofferbacco, sono arrivati loro… i tifosi Interisti!!!
Percorro un tratto di Ranelagh Street ed ecco un altro coro scandito all’indirizzo di due giovani ragazze inglesi poco vestite, come si usa da queste parti… “OHILELE’ OHI LALA’…”
Eh questi interisti “che avranno pure tanti problemi, ma di sicuro non quello del ritmo”.
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Esco da Mark & Spencer ed ecco di nuovo suoni, voci, grida, cori, urli, canti. Gli interisti han preso possesso della piazza o meglio di quella che dovrebbe somigliare ad una piazza italiana: slargo, due panchine, una fontana, un paio di bar, il Liverpool F.C. official store (verosimilmente al posto della chiesa).
Eccoli là, i colorati amici interisti che giocano a pallone fra la fontana e il Liverpool official store. In questa città ho visto di tutto, ma proprio di tutto (anche sempre e solo dopo le 18, quando nei bar comincia a scorrere più birra che acqua nel Mersey river), eppure mai vista gente di Liverpool giocare a pallone in piazza… “Roba così non si è mai vista a Liverpool, che avrà pure tanti problemi ma di sicuro non quello dei palloni-in-piazza”.
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Gli interisti familiarizzano a stento con gli autoctoni, più che altro per evidenti motivi linguistici. Coloro i quali si erano proposti come intermediari linguistici in quanto buoni conoscitori della lingua inglese vanno inesorabilmente incontro a pubbliche umiliazioni. Io e il Busca cogliamo di striscio le lamentose giustificazioni di una ragazza che, in riferimento probabilmente a delle parole pronunciate in scouser estremo, giura e spergiura che quel tizio no, non poteva essere inglese, era per forza uno straniero, forse dell’Est...
Un signore e una signora su una panchina vengono avvicinati da un signore inglese di mezz’età che cerca di stringere loro la mano dicendo: “Good luck for tonight. I support Everton. Good luck, Inter”. Il tutto sotto lo sguardo attonito, inebetito e totalmente inespressivo e assente della coppia.
Ah Liverpool, “che avrà pure tanti problemi, ma di sicuro non quello dell’Inter”.
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Nota del Busca : Io ho sentito anche "Li odio tutti, porco ..." da un tifoso interista che usciva dal negozio del Liverpool. La ragazza di cui sopra, che probabilmente in Italia si vantava di conoscere benissimo l'inglese, invece diceva "No ma dai ca..o questi non parlano inglese! Che ca... ha detto quello li'!". Dimentichiamo invece l'inno italiano cantato in un pub della suddetta piazzetta con saluto fascista.

18 febbraio 2008

E' colpa mia (by Didona)

Si si, è colpa mia se il Busca non aggiorna più con regolarità il blog.
È colpa mia se non vi dedica più il tempo e l’affetto che meritereste.
È colpa mia se ora la sera non potete più contattarlo su messenger con la scontata facilità di prima.
Di tutto ciò vi chiedo scusa. So quanto “lui” sia per tutti voi un piacevole appuntamento fisso, il miglior diversivo nelle lunghe ore di lavoro, l’occasione di sparare quella cazzata che tenevate repressa dall’ora di colazione.
Scusate, cercate di capire… È per via del fatto che siamo all’inizio della convivenza. Appena passerà questa cautela di non ferire l’altro se non gli si dedica ogni secondo della giornata trascorso insieme, vi sarà in parte restituito.
Cosa ci volete fare, è la convivenza.
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A proposto di convivenza… In rif. al post “Abitudini” del 7 gennaio 2008…
Per quanto riguarda i “cambiamenti TRAUMATICI” paventati dal Busca in relazione alla convivenza destinata a stravolgere “gli schemi ottimizzati in un anno di solitudine”, vi faccio cortesemente sapere che (punti 1 e 2):
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- Per fortuna dell’orgoglio maschile, solo raramente il Busca ricorre “a quei buffi recipienti di vetro per abbeverarsi, detti bicchieri” (e che comunque non lava mai lui). In genere si fa cogliere in flagrante mentre furtivamente agguanta una bottiglia e tenta di sparire dal mio campo visivo...
-“L’obsoleto rito del rifacimento del letto” (nel quale peraltro denuncio carenze tecniche spaventose, confesso) è effettivamente stato ripristinato su mia iniziativa.
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Quanto ai punti 5-7, nessun margine di trattativa e mediazione:
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-Rutti peti e filmati osè banditi (evviva!)
-Maratone di Nintendo Wii abolite (ma a dire il vero per sua scelta).
-Vietato il silenzio durante i pasti, che caratterizzava la sua precedente esistenza da orso (come tutte le donne, è durante i pasti e in seconda battuta durante le partite di calcio e i film divertenti che mi viene voglia di raccontare cosa mi ha detto oggi la cassiera mentre pagavo la spesa…).
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Su altri punti ho elargito inaspettate concessioni (punti 3 e 4):
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-“L’abbigliamento decoroso” di cui il Busca temeva l’adozione, non essendo da me stato sollecitato, è stato accantonato. La sua sempre più logora tenuta d’ordinanza casalinga grigia (nota solo ai più intimi e familiari) è sempre immancabile. Pur essendo la cosa più brutta mai vista, capace di smorzare qualsiasi pulsione erotica, essa fa parte integrante del personaggio Busca. È come il pizzetto, praticamente inamovibile senza conseguenze.
-Quanto all’annosa questione del calcio in TV mi sono adattata. Contro la sua maniacalità calcistica sarebbe partita persa in anticipo. E poi c’è un qualcosa di perversamente interessante nell’osservare il Busca durante la domenica pomeriggio. Non ha prezzo il vederlo dividersi, non senza difficoltà, tra la partita di campionato italiano trasmessa su Channel 5 (football italiano), la partita della Juve contemporaneamente aperta su “Streamingcalcio” e il sito della gazzetta per gli aggiornamenti in tempo reale di tutti gli altri parziali…
(Sssi, che poi vabbè, carina è carina, ma ‘sta Laura Esposto non è poi sta ottava meraviglia che fate credere voi..). (NotaDelBusca: questo dipende dai gusti...)
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Saluti dalla colpevole Didona.

05 febbraio 2008

La sfida infinita

Ultimamente ho perso un po' i contatti con i miei amici Cek e Ceruti poichè non mi collego praticamente più con Messenger da quando la Didona vive con me. Ogni mattina, però, ho un simpatico messaggio su facebook.com che mi informa che uno di loro, molto spesso il Cek ma anche Geoge e Ceruti, ha battuto il mio Traveler IQ World Challenge. Il bello è che non ci scriviamo e non abbiamo mai parlato di questa cosa, ma mi immagino benissimo la loro reazione quando si vedono battuti, che è sicuramente simile alla mia.
Siccome ultimamente sono molto occupato sul lavoro, covo un discreto odio verso Cek per tutta la giornata fino a quando arrivo a casa, e la sera, dopo mangiato, gioco a questo stupido gioco fino a quando riesco a batterlo.
Il gioco in questione consiste nell'individuare su una mappa del Mondo varie città o monumenti cliccando nel minore tempo possibile. All'inizio era un passatempo sano per appassionati di geografia, adesso è una sfida al limite della crisi isterica. Se sbagli una risposta su duecento è già molto difficile riuscire a battere l'altro.
Mentre ormai abbiamo imparato tutti i trabocchetti (la mitica Fairbanks (USA) che è in Alaska, Funchal (Portugal) che è sull'isola di Madeira nell'Atlantico oppure un isola del Brasile che invece è IN MEZZO al Brasile) ci sono cose INIMPARABILI (non so se questo aggettivo esiste, altrimenti lo conio io).
Da un po' di giorni odio la Russia, la Cina, L'India ma soprattutto L'Australia. Queste nazioni sono TROPPO GROSSE ed è impossibile memorizzare la posizione di tutte le città... proprio quando sono lì a 20 punti da Cek mi salta fuori una città tipo Murmansk (Russia)... esito un attimo... la sparo in Siberia invece è vicinissima alla Finlandia... sbaglio di 15000 chilometri, faccio 0 Punti e Cek è ancora davanti... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! L'Australia ha isole sparse dovunque e comincio solo ora a capire la differenza tra Kazakistan, Kirghizistan, Turkmenistan, Uzbekistan e Tagikistan. Ho da poco scoperto la differenza tra lo Swaziland e il Lesotho ma in Africa continuo a confondere Gambia, Gabon, Congo e Guinea.
E poi ogni tanto metto Sao Tome e Principe nei Caraibi e lì AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH devo rifare 12 livelli da capo.