31 maggio 2006

Murder, she kills.


Anche oggi non ho voglia di scrivere il post, quindi pubblico uno dei cavalli di battaglia del mio vecchio sito per quelli che ancora lo conoscono poco...
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Molti di voi si saranno imbattuti dopo pranzo nel famoso telefilm intitolato "La signora in giallo", che narra le vicende di una fastidiosa signora (la signora Jessica Fletcher appunto) che riesce grazie al suo straordinario intuito investigativo a scovare l'assassino dell'omicidio di turno. Ebbene, a me sono sorti parecchi dubbi sulla vera identità di questa misteriosa donna e ho svolto delle indagini per verificare i miei sospetti.
Il primo fatto riguarda la presenza della Fletcher ogni volta che avviene un omicidio. Ella si trova infatti sempre nel raggio di un chilometro dal luogo del delitto, inoltre molti omicidi avvengono a Cabot Cowe, paese di residenza dell' impicciona. Questo implica due ipotesi :
Ipotesi 1A : La signora Fletcher porta una sfiga paurosa e chiunque la frequenti troppo a lungo prima o poi rimane ucciso. Inoltre se siete suo amico o parente sarete quasi sempre incriminato di omicidio.
Ipotesi 1B : La signora Fletcher è un'astutissima serial-killer che riesce sempre a far condannare qualcun'altro incastrandolo con prove schiaccianti e drogandolo per fargli confessare l'omicidio. Si serve dei suoi parenti o amici per sviare le indagini mentre lei ingegna un piano per infognare un innocente, solitamente anziani, donne o malati mentali i quali sono più adatti al suo scopo.
L'ipotesi 1B è largamente la più probabile in quanto la sola sfiga non può implicare un centinaio di omicidi in pochi anni. Inoltre Jessica ha le mani in pasta un po' ovunque grazie a certi favori sessuali verso il capo della polizia (lo sceriffo Amos) e verso il medico legale di Cabot Cowe. Inoltre, grazie alla sua copertura come scrittrice di gialli (fintissima! Avete mai visto in libreria un libro di Jessica Fletcher?) riesce sempre ad impicciarsi nelle indagini anche in altre città e con la scusa di aiutare le indagini elimina le prove e crea falsi indizi.
Diffondo quindi una foto della pericolosa criminale onde evitare pericolose implicazioni per i miei visitatori. Confesso di avere avuto una breve relazione con questa donna e in quel periodo mi ha fatto accusare di cinque omicidi, di cui uno di un bambino di 7 anni e uno di un'intera squadra di football americano.
Ho svolto delle indagini ed ho scoperto che sotto questo falso nome si cela il pericoloso criminale transessuale russo Igor "Fletchy" Iurentikov. Si dice che in Russia abbia ucciso e sgozzato 130 bambini e 20 preti. Scappato negli Stati Uniti onde evitare l'impiccagione ha completato l'operazione per diventare donna ed è riuscito a crearsi la copertura di scrittrice.
Rimangono ancora svariati misteri riguardo questa signora e il suo paese, ho calcolato che entro il 2060 tutti i cabotcowiani dovrebbero estinguersi uccisi da Jessica, a meno che l'FBI si renda conto del criminale che sta decimando le cittadine di provincia. Se avete notizie su questa falsamente innocua vecchina mandatemi una e-mail segnalandomi dove l'avete vista e in compagnia di chi. Provvederò io stesso ad avvertire i Federali.
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Quante morti inutili ci saranno ancora?
Quante condanne a morte ingiuste verranno affibiate ad innocenti?
Quante false coperture fornirà ancora lo sceriffo Amos?
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A voi l'ardua sentenza.

30 maggio 2006

Bilancio temporale della mia vita


Ho fatto un bilancio del tempo che ho perso nella mia vita in cose inutili e sono rimasto allibito. Ho perso tantissimo tempo per hobbies idioti quando potevo fare un mucchio di cose interessantissime tipo fare il tronista in una trasmissione della De Filippi.
Da quando avevo circa 9 anni gioco ai videogiochi. Ci perdo tantissimo tempo; probabilmente non ci gioco tutti i giorni ma quasi. E a volte più di un'ora. Quindi mediando sull'ora al giorno ho perso circa 1x365x18=6570 ore con i videogiochi. Poi ho perso, per colpa di professori poco stimolanti, almeno 300 ore di Fisica 2, Economia, Tecnologia Meccanica ed Elettrotecnica/Macchine Elettriche prediligendo loro il divertente gioco del Magic. L'autoerotismo dopo i 13 anni ha influito pesantemente con almeno 1500 ore. Seguire le partite di una squadra che probabilmente rubava (ma attendo il verdetto) negli ultimi anni mi avrà rubato 300 ore e gestire vittoriosamente la mia squadra del fantacalcio altrettante.
Holly e Benji nella mia infanzia hanno rubato almeno 400 ore. Vagare con Cek e Ceruti per i locali di tutta la Valsesia senza alcun senso come solo i protagonisti di una canzone di Max Pezzali sanno fare ci avrà fottuto sì e no 3000 ore. Guardare "Star Wars - Episode 1" altre 2 ore.
Fortunatamente guardo poca TV, ma l'avvento di Internet mi ha fregato almeno 2000 ore per colpa anche della mia assurda passione per i siti internet idioti (Buscameets ha influito pesantemente con 600 ore comprensive di realizzazione ed impaginazione foto).
Regalare fiori, andare a Frasso di notte, ubriacarmi senza senso e presentarmi alla macchina del caffè per cinque anni consecutivi anche con 40 di febbre per la ragazza sbagliata mi hanno fatto perdere altre 2000 ore tenendo conto anche del tempo perso a pensare frasi ad effetto. Bere ottocentotrenta the ad un bancone per un'altra ragazza sbagliata almeno altre 400 ore.
Farmi inseguire da amici satanisti con mannaie, giocare a guardia e ladri, andare ad assurde "cene del pullman", prendere in giro amici con polpacci enormi, farmi elogiare da genitori di altri amici come esempio di bravo ragazzo, sciogliere cose nel forno a microonde, eseguire foto senza alcun valore artistico, tentare di localizzare nebulose ed imparare fallimentarmente la tecnica dello slap col basso elettrico altre 3000 ore.
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Calcolando che tutte queste cose non hanno portato alcun beneficio tangibile, ho perso circa:
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Videogames 6750
Professori incapaci 300
Pippe 1500
Juve 300
Fantacalcio 300
Holly e Benji 400
Cek & Ceruti 3000
Star Wars Episode 1 2
Internet 2000
Elena & Lisa 2400
Pirlate varie 3000
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Chi diavolo mi restituisce queste 19772 ore? Calcolando i giorni a 16 ore togliendo il sonno corrispondono a circa 1236 giorni sprecati; più di 3 anni! Togliendo la Nintendo che avrà sicuramente degli avvocati fortissimi non mi resta che chiedere i danni a Cek e Ceruti, mi sembra onesto.

29 maggio 2006

A numeri speciali Telecom Italia* (GRANDE CONCORSO, leggete il commento di CHICCO LAZZARETTI)


Allora: arrivo a casa e mia mamma mi insulta. Fino a qui tutto normale, poi salta fuori che mi insulta perchè ci sono 29,14 euro di costo sulla bolletta per "A numeri speciali di Telecom Italia*", e qui mi girano anche a me. Ma che cazzo. Spendo un fisso per Teleconomy Internet e quindi non dovrebbe essere il mio PC, a meno che non abbia beccato un dialer ma è da un po' che non vado in siti super-haker e mi connetto sempre al numero telecom. Qui ci sono 14 chiamate per un totale di 56 minuti che nessuno ha fatto. Se ho un virus il mio antivirus non me lo segnala.
I numeri speciali sono anche quelle mille boiate tipo 892892 o 892424, ma in casa mia non li chiama nessuno. Qui mi stanno fregando e la cosa non mi piace. Domani chiamo il 187 e mi faccio disattivare qualsiasi cosa. Adesso vado a dormire che oggi l'allergia mi ha ucciso.

28 maggio 2006

La parola ai lettori (1)


Come fa Beppe Grillo nel suo blog anche io pubblico le lettere che ricevo dai miei lettori preferiti per invitarvi a riflettere su alcuni preoccupanti aspetti della vita quotidiana. Ecco il primo contributo:
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"Ciao Il Busca, Scusa se mi permetto ma come avrai notato sono diventato un assiduo frequentatore del tuo blog che trovo molto interessante, proprio per questo motivo mi permetto l'arroganza di proporti un argomento da trattare (ovviamente senza impegno).
Cosa ne pensi del proliferare dell'uso delle varie "k, xchè, cmq, nn, xò, tvb, tvucdb, tvumdb… eccetera). Io non li sopporto più….
Grazie dell'attenzione, con affetto e devozione
Patata
"
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Purtroppo avevo già trattato questo argomento riguardo al linguaggio giovanile negli SMS qualche anno fa e qualcuno mi aveva risposto che il motivo per cui scrivevano "xkè" invece di "perchè" era il fatto che, siccome i messaggini costano, utilizzando queste simpatiche contrazioni si riescono ad esprimere concetti più "voluminosi" con un minor dispendio di caratteri.
Questa affermazione, in realtà, fa acqua da tutte le parti. Prima di tutto scrivono anche parole come "sikkome" nelle quali non vi è alcun risparmio di caratteri, in secondo luogo vorrei sapere quali concetti si devono esprimere con un SMS così importanti da dover necessitare tutti i caratteri disponibili per un messaggio ma non abbastanza importanti da dover giustificare il costo di due messaggi. Inoltre vengono usate anche nelle mail dove, a meno che non usiate un Sinclair Spectrum, la lunghezza non ha alcuna importanza.
Caro Patata come avrai intuito sono con te in questa lotta alla deturpazione della nostra lingua madre. Tra l'altro a volte non riesco davvero a capire cosa c'è scritto in un determinato contesto. Guardando CD-Live, ad esempio, mi sono chiesto per mesi come mai Tiziano Ferro avesse scritto una canzone dal titolo "icsdono". E come mai Tiziano Ferro scrivesse canzoni.
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by Booska'79 xxx baci8 tvucdb!

27 maggio 2006

I consigli del sabato (5)


Questa settimana consiglio fumettistico. I più scaltri di voi staranno pensando che io vi stia consigliando il fumetto "Dylan Dog" ma non è così. Non vi consiglio il Dylan Dog ma un Dylan Dog, "Il lungo addio" per la precisione.
Ve lo consiglio perchè non è la solita storia di zombie, serial killer o fantasmi; è un Dylan Dog atipico che parla anche di amore, ricordi e altre cose che scoprirete leggendolo. Visto che nessuno di voi ha ancora comprato "Fiori per Algernon", nè "The life pursuit", nè "Memento" almeno questa volta potreste farmi contento e spendere 2 euro in fumetteria.
Il post del sabato è necessariamente corto perchè devo andare a giocare a pallone.

26 maggio 2006

La diaspora dei Prandina


Ho trovato un sito che analizza gli elenchi telefonici di tutta italia e visualizza su di una cartina dove sono tutte le persone che hanno un determinato cognome. Ovviamente ho subito inserito il mio e, come potete vedere sulla mappa, l'epicentro è intorno a Novara ed io sono quel puntino in alto a sinistra vicino alla valle d'Aosta. Noi Prandina siamo merce rara piemontese o veneta, presenti (sulle guide del telefono) in soli 66 comuni in tutta Italia.
Mi piacerebbe sapere chi è il Prandina che vive in Calabria, quello sull'Isola d'Elba e quello nella capitale; devono essere dei tipi simpatici.
Soddisfatto della mia rarità ho quindi cercato le mie origini materne, analizzate attentamente il risultato:
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Aioooooooooooo! Sono mezzo-sardo! Ed ho almeno un milione di cugini! Quindi se mio papà è piemontese e mia mamma sarda si vede che sono di Genova, per questo sono tirchio.
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Poi per sicurezza ho controllato se c'era ancora un tizio. Sì, per ora c'è ancora.
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25 maggio 2006

Le avventure del piccolo Mignotti (4)


Il piccolo Mignotti oggi ha fatto il mercatino per tirare su qualche spicciolo per i gelati, così è andato in soffitta a prendere un po' di cianfrusaglie e giornali vecchi ed ha allestito un piccolo banchetto nella piazzetta.
Dopo pochi minuti è arrivato Saverio, il barista, ed ha comprato il singolo in vinile di Bohemian Rhapsody ancora incellophanato, il numero 1 di Dylan Dog originale e l'album panini di Spagna 82 completo autografato da tutta la nazionale italiana e da Pertini. Ha dato 3 euro al piccolo Mignotti riuscendo a strappare uno sconto del 20% sul listino esposto da Borno.
Poi è arrivato Cancreno, il ragazzo che fa già la terza media, con il quale ha scambiato la maglia di Maradona del primo scudetto con quella di Pessotto, che tanto quello lì non gioca più e poi il Napoli è pure in serie B.
Il piccolo Mignotti è in castigo da due mesi. Non si è ancora capito il perchè: si è guadagnato onestamente i soldi per tre gelati ma suo padre non ne ha apprezzato lo sforzo. Anzi, tutte le sere lo vedo piangere sul balcone di casa imprecando contro i suoi stessi genitali.

24 maggio 2006

Passioni istantanee


Mio cugino mi ha fregato. Stavo per prenderlo in giro per la sua ennesima passione istantanea quando mi ha fregato con una scena da film. In pieno. E' una di quelle persone che, quando qualcosa lo interessa, ci si butta a capofitto comprando tutte le attrezzature più professionali in circolazione dedicandoci il 100% del suo tempo libero per poi solitamente cambiare dopo 4-6 mesi. Le passioni più recenti che ricordo sono: subacqueo, falegnameria, fotografia, snowboard, chitarra (2 giorni), DVD.it, ristrutturazione appartamenti.
Non c'è niente di male in tutto questo, se puoi permettertelo, soltanto che io e mio fratello ci divertiamo a prenderlo in giro quando una nuova passione lo "assale". Così venerdì, dopo due intense ore a pescare con mio padre, stava facendo manovra nel piazzale della ditta per andare in comune a fare il permesso di pesca. Io ero sull'uscio con quello sguardo tipico di colui che ti sta per prendere per il culo quando, prima che io potessi proferire parola, si è girato verso di me con la mano sul volante, ha sorriso e mi ha detto:"La vita è corta.", accelerando verso la sua destinazione immediatamente dopo.
Ho un vuoto dentro. Se avesse ragione lui?

23 maggio 2006

Geni


C'è un tipo di persone che non capisco, i geni fini a sè stessi. Ci sono un mucchio di persone che sono indubitabilmente geniali nel lavoro, nella scienza ed all'università ed altrettanto indubitabilmente inadeguate in tutto il resto.
La cosa che non capisco è come sia possibile che riescano a risolvere equazioni complicatissime e poi non realizzino cose banali di tutti i giorni (il classico esempio ingegneristico dei calzini bianchi che sono un pugno nell'occhio con i mocassini). Io ho sempre idealmente appoggiato l'utile rispetto al bello, però ci sono situazioni in cui anche il genio si deve uniformare rispetto alla comunità.
Probabilmente non sono abbastanza intelligente per capire oppure mi permetto di giudicare persone che non conosco veramente a fondo però è evidente che qualcosa non quadra. Una persona intelligente deve per forza capire quando la sua superiorità è motivo di attrito o discriminazione (in entrambi i sensi) e, appunto perchè è più intelligente, dovrebbe cercare di 'abbassarsi' a livelli comuni per essere apprezzato e non marcare con più evidenza la sua indiscussa superiorità.
Cosa serve essere un genio se riesci a comunicare veramente solo con i tuoi pari-livello? Sicuramente farai del bene per l'umanità o per l'azienda per cui lavori e magari salverai migliaia di vite umane grazie ad una tua scoperta; ma per il verduriere sotto casa sarai sempre un coglione. A volte mi chiedo di cosa parlasse Einstein quando andava a comprare gli spinaci.

22 maggio 2006

Cose che fanno pensare


Il fatto che questo blog sia mio non significa obbligatoriamente che debba sempre trattare di cose divertenti. Oggi ho visto una cosa che mi ha fatto pensare e anche un po' commuovere.
C'era un signore un po' anziano che veniva sempre nell'officina di mio padre a costruirsi strani congegni per la pesca. Gli prestavamo il tornio e qualche pezzo di ottone e lui si costruiva parti di mulinelli, attrezzature per creare le moschette ed altre cose. Era un personaggio particolare, geniale e brillante ed era diventato subito amico di mio papà e mio zio. Purtroppo questa persona qualche mese fa è morta a seguito di qualche complicazione dopo un infortunio. La cosa di per sè è triste ma anche 'naturale' dopo una certa età.
La cosa che mi ha colpito è che questo signore ha voluto lasciare in eredità a mio padre e mio zio tutta la sua attrezzatura da pesca e oggi sono andati a prenderla. Li ho visti entrare in ufficio con uno scatolone dalle dimensioni terrificanti pieno zeppo di ami, mulinelli, piume, piombini, pezzi di ottone, lenze e, fuori dallo scatolone, una quarantina di canne da pesca.
Loro per forza di cose sono stati costretti a fare una cernita delle cose migliori sia per motivi di spazio sia per l'impossibilità di utilizzarle tutte. Però era una scelta difficile. Avevano lì davanti la passione di una vita di un uomo e dovevano scegliere cosa tenere e cosa buttare, quando lui, ovviamente, aveva tenuto TUTTO. Era una passione vera, si vedeva quando torniva e quando mostrava orgoglioso cosa aveva prodotto. Suppongo che si notasse anche quando pescava, ma lì io non l'ho mai visto.
Si capiva anche da come le cose erano archiviate, dalla vecchiaia (antichità) di alcuni "reperti" e dalla cura nei particolari. Sono contento perchè ha lasciato tutte quelle cose a qualcuno che sa apprezzarle ma fa veramente riflettere il fatto che da un giorno all'altro tutto quello per cui vivi viene messo in uno scatolone alla ricerca di qualcun'altro che possa continuare quello che hai lasciato in sospeso.

21 maggio 2006

Un (altro) obiettivo preciso


Parliamoci chiaro. Trovare qualcosa di veramente originale da mettere su un sito internet oggi è un'impresa. In un mondo che non ha capito la prorompente ventata di novità portata da buscameets creare ancora qualcosa di buono è praticamente impossibile. Volevo fare un sito a testa in giù ma lo hanno già fatto, volevo fare un sito specchiato e non solo lo hanno già fatto, ma hanno pure già fatto un sito che è in grado di specchiare automaticamente QUALSIASI sito.
Volevo raccogliere l'energia dei fulmini ma un tizio di un'università americana mi ha già smontato dimostrando che il gioco non vale la candela. C'è un pazzo che fa foto di espressioni facciali su richiesta, il sito del generatore di cacca di cane personalizzata, quello di un genio che ha fatto un milione di dollari con un milione di pixel e quello che ti spiega cosa fare in caso di attacco atomico.
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Quindi:
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Sono arrivato alla conclusione di essere un tipo abbastanza eclettico e devo trovare il modo di dimostrare il mio valore al mondo intero o almeno agli amici del bar per vantarmi (questo solo nel caso in cui non mi stia già vantando per il Nobel). Purtroppo non sono abbastanza bravo quindi chiedo aiuto a voi. Sentite la mia idea. Innanzitutto lasciamo perdere internet che ormai ha rotto le balle, è roba vecchia. Voglio cose reali, tangibili. Hanno rotto la pubblicità, i click e le chat.
Se qualcuno di voi ha invece un problema reale stupido che non sa risolvere e che nessun altro ha mai risolto prima non deve fare altro che pormelo. Non deve essere necessariamente un problema cosmico (desertificazione, aumento demografico, retrocessione della Juventus, ...), va bene anche una cosa tipo "i tergicristalli non puliscono" oppure "rimane sempre un po' di dentifricio nel tubetto" oppure "perchè non si utilizza l'energia dei fulmini?" (non mi arrendo su questa).
Io ci penso, ci rifletto e, invece di guardare siti osè, se trovo la soluzione la sviluppo e se ha successo regalo l'un per cento a chi mi ha fatto pensare a quella cosa.
L'un per cento non è poco, sia ben chiaro. Voi scrivete solo una riga di testo nei commenti, io penso a tutto il resto. Mettiamo caso che invento il tubetto che si consuma tutto, vendo il brevetto a centomila euro alla AZ e chi ha mandato la mail si ritrova mille euro dal nulla. Può funzionare. Se invento l'acchiappa fulmini che funziona davvero ed è conveniente, potreste trovarvi anche diecimila euro per un solo commento. Pensateci.

20 maggio 2006

I consigli del sabato (4)

Questa settimana consiglio cinematografico. Il film è "Memento" di Christopher Nolan. La critica lo ha un po' maltrattato adducendo che è un giallo qualsiasi con qualche virtuosismo di montaggio che lo rende interessante. Secondo me invece è geniale e ben realizzato, ma io non faccio il critico.
Il cast semi-famoso è formato da Guy Pearce, l'attore protagonista, con Carrie-Anne Moss e Joe Pantoliano. La trama è molto avvincente e, in effetti, ho dovuto guardarlo tre volte per capirne buona parte a causa del particolarissimo montaggio-flashback che non voglio svelarvi per non rovinarvi il film. In effetti non voglio svelarvi neanche la trama; vi dico solo che ci sono le Polaroid e questo mi ha reso felice.
Una sera che non sapete cosa fare guardatevelo, poi la sera dopo di nuovo e se ancora non avete capito cos'è successo comprate l'edizione speciale con due DVD dove il secondo è la riproposizione del film montato cronologicamente "normale". Fatemi sapere se vi è piaciuto, adesso vado a giocare al pallone (Moggi non ha potere sul campetto di Scopello).

19 maggio 2006

Magic The Gathering


Questo pezzo l'ho scritto un po' di tempo fa, quando ero un giovane studente universitario felice e spensierato e buttavo via i miei pomeriggi con coetanei infantili allo student office del Politecnico anzichè riordinare i miei appunti e studiare per prendere buoni voti.
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Siccome avrete notato che sono un nostalgico incurabile ve lo ripropongo nella sua versione originale:
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"Erano quattro anni che prendevo in giro quegli ingegneri elettronici della mia università che maneggiavano strane carte colorate con frasi tipo: "Ti tappo il tuo psicoatog col mio burattinaio" oppure "Tieniti un counter" o anche "switcho l'acquameba". Una persona distratta che passa davanti a simili elementi non può non ridere di loro. Io sono sempre stato una persona distratta.
Un bel giorno, vidi nello student office (luogo dapprima semplicemente adibito a bisca o al massimo a "posto dove andare a giocare a risiko on line") Caccia che giocava a Magic con Lopez. Subito pensai :"Guarda questi due deficienti che giocano ancora con le carte di magic alla loro età, ma si può?". Mi avvicinai per capire la meccanica di gioco. Quando ero a circa un metro pensai :"Cazzo, è bellissimo!". La logica del gioco era avvincente, l'idea che ognuno avesse un proprio mazzo di carte calcolato personalmente per essere il più efficace possibile era intrigante. In tempo reale avevo già comprato un mazzo da 12 euro. "Meno di un CD" pensai. Ero ingenuo. Non tenevo conto che per restare al passo con gli altri avrei speso decine di euro in bustine di espansione.
All'inizio funziona così: assisti alle altre partite e vedi nei combattimenti creature sempre più cazzute e allora le vuoi tutte e cominci a cambiare le tue carte. Dopo pochi secondi ti accorgi che il tuo mazzo da 12 euro ne vale ora circa 3 perchè la tua dannata inesperienza ti ha riempito di carte inutili facendoti buggerare da chiunque. A questo punto cerchi nuovi ingenui a cui sbolognare le carte inutili per altre migliori. Risultato : gli ingenui sono molto più esperti di te e il tuo mazzo vale ora 1 euro circa. Dopo decine di euro per recuperare un mazzo dignitoso credi ormai di avere ottenuto quello che volevi.
Non è così. Questo è il momento peggiore. Tenti ogni giorno di migliorare il tuo mazzo per vincere sempre, ma questo non è possibile, allora continui a cambiare all'infinito. Ti accorgi che oltre al CD con la stessa spesa ti compravi anche tutto lo stereo ma ormai non capisci più nulla, la droga di Magic ha colpito. Quando ormai il tuo mazzo è perfetto (punto al quale io non sono ancora arrivato) puoi ritenerti soddisfatto e vendere le migliaia di carte che non usi ad altri invasati come te. A proposito vendo un Istigatore Nanesco a 3 euro.
Io sono ormai guarito da questa droga. Se non ci credete counterizzo la vostra decisione. Se ancora non mi credete gioco un "sangue innocente" e vi sacrifico. E non avete nemmeno un costo di Flashback quindi rimarrete nel cimitero fino a quando non perderò tutti e 20 i punti vita. Aiutatemi, vi prego, ero un ragazzo normale."
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Cosa devo dirvi? A me questo post faceva ridere e oggi non avevo voglia di scriverne uno nuovo...

18 maggio 2006

Le avventure del piccolo Mignotti (3)

Oggi il piccolo Mignotti ha fatto l'elaboratore. Per aumentare la velocità della sua BMX e renderla più figa oggi ha tolto tutte le protezioni in gomma piuma: le due sul manubrio e quella sulla canna (peso totale 15 grammi).
Poi con l'Uni-Posca ha fatto delle righe nere sui raggi in lega delle sue ruote per aumentarne l'aerodinamicità ed ha estratto il sellino al limite per avere una linea più accattivante. Ha oliato con massicce dosi di grasso tutte le parti in movimento, compresi i meccanismi dei freni. Ha tolto il carter che copre la catena e ha girato le manopole di gomma ed i freni all'insù per conferirle quel tocco di grinta in più. Ha gonfiato le gomme all'inverosimile.
Il piccolo Mignotti si è spaccato la tibia ed ha un testicolo nell'addome. Mentre andava in piazzetta il pastore del paese risaliva la viuzza del centro col suo trattore ed appena Borno ha tirato i freni per fermarsi (con gran fatica per la loro nuova posizione) il grasso che aveva usato per lubrificare, finendo sulle parti che avrebbero dovuto creare l'attrito per la frenata, ha impedito la frenata. Inoltre gli si sono impigliate le stringhe nella catena e non è riuscito a smettere di pedalare.
Fatto sta che Borno è finito contro il trattore, si è spaccato quattro denti contro il manubrio e due contro il trattore, è caduto sulla canna e ha preso una botta terrificante sui maroni. Poi il sellino è uscito dalla sua sede, ha volteggiato per aria a qualche metro di altezza e gli è caduto proprio sullo stinco, fratturandoglielo.
Il piccolo Mignotti ha già fatto delle righe nere areodinamiche anche sul gesso della tibia.

17 maggio 2006

Leggende valsesiane (1)


Il mitologico animale alpino ritratto da un anonimo artista valsesiano di inizio secolo (ventunesimo secolo) è da tempo motivo di diatribe tra gli autoctoni. C'è chi sostiene che non esista, c'è chi giura di averne visto anche più d'uno e chi mi dice:"Ma vai a lavorare, badola!".
Fatto sta che il Daù ha interessato scienziati di tutto il mondo per la sua particolare struttura fisica. Trattasi di un indefinito incrocio tra cerbiatto, cinghiale e/o capra con la buffa caratteristica di avere due gambe notevolmente più lunghe da una parte rispetto all'altra che gli consentirebbero di proseguire su coste di ripidi pendii senza alcuna difficoltà.
La particolarità è che le gambe più corte sono sempre dalla stessa parte e quindi TUTTI i Daù costeggiano le montagne rimanendo sempre alla stessa quota e procedendo sempre nello stesso verso! Il povero Daù può quindi solo vedere il posteriore degli altri Daù (che, nel caso delle Daù femmine, potrebbe anche ritenersi un vantaggio per l'accoppiamento) e sopratutto non può mai tornare indietro. Se un Daù si gira per tornare indietro mette le gambe lunghe a monte e non occorre essere un ingegnere per capire dove va a finire il baricentro facendolo precipitare e morire nel burrone.
Questa non banale ultima osservazione implica che un Daù nato su di una montagna conica isolata è destinato a girare in tondo tutta la vita cercando di procedere più velocemente della Daù femmina, che si trova più avanti, per poter procreare, ma soprattutto molto più velocemente del Daù "culallegro" che lo precede.
Se la montagna fa parte invece di una catena montuosa, come accade ad esempio in Valsesia, esso può procedere per chilometri ed arrivare nelle Alpi marittime, prima dalla parte del Piemonte poi, quando finiscono, gira attorno alla montagna (NON SU SE STESSO!) e se le rifà dalla parte Ligure con vista sul mare. Dopo Ventimiglia gira su per Les Deux Alpes e solitamente va a morire in Svizzera o nella Germania del sud.
Personalmente ci credo e mi stupisco di come non ci sia ancora un ente per la salvaguardia del Daù... forse dovremmo fondarlo noi ma al momento è impossibile perchè non sapendo com'è fatto non posso fare un logo verosimile.

16 maggio 2006

Faccio girare l'economia (Americana)


L'ho fatto di nuovo. In risposta al precedente post sulla mia tirchieria ho comprato dei CD su www.cduniverse.com . Alcuni erano CD che avevo già sentito e risentito in vari modi (tutti previsti dalla legge NdB) di cui volevo possedere l'originale per "premiare" l'autore mentre altri sono CD di artisti che ho apprezzato (credo solo io al mondo, come gli stonatissimi Neutral Milk Hotel) di cui ho voluto provare album a me inediti. Il bello è che dopo che mi arrivano li converto in mp3 per ascoltarli in macchina, visto che occupano meno spazio e i CD di mp3 saltano meno dei CD musicali sul mio economicissimo Majestic (sono tirchio, dimenticavate?).
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Ecco l'ordine:
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Ship Method: Air MailShip
Option: Ship TogetherExpected
Ship Date: Tuesday, May 16, 2006
Estimated Delivery Date: Monday, May 22, 2006 - Friday, June 16, 2006
Pay Method: Credit Card
Order Number: 11853685
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Qty Title Config Price Total
1 On Avery Island CD $11.59 $11.59
1 The Boy With The Arab Strap CD $9.75 $9.75
1 The Worst You Can Do Is Harm CD $9.75 $9.75
1 You Can Play These Songs With CD $11.59 $11.59
1 When I Pretend To Fall CD $11.59 $11.59
1 Ultimatum CD $6.99 $6.99
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SUB-TOTAL: $61.26
SHIPPING: $14.49
ORDER TOTAL: $75.75
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Thank you for shopping at CD Universe.
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La cosa che mi fa pensare è questa: $75,75 corrispondono a meno di €60 col cambio di oggi a 0,7803 e c'è compreso il fatto che mi spediscono i CD a casa per posta aerea. Essendo 6 CD (uno in realtà è un EP) mi vengono a costare meno di 10€ l'uno. Mi chiedo: e' logico che per pagare un CD, identico a quello che compro qua, ad un prezzo onesto me lo debba far spedire dal Connecticut a casa mia mentre qui mi partono almeno 16€ e devo anche spendere i soldi per la benzina per andare a prenderlo (o il biglietto del tram, spese di spedizione, ecc.)?
Uno potrebbe pensare che è perchè quei CD sono esteri e quindi costano meno all'estero. Uno scemo potrebbe pensare così, perchè mia zia s'è fatta comprare due mesi fa da me quello di Vasco Rossi e l'ha pagato 8 euro meno che qui. Quello nuovo dei Pearl Jam me lo danno a 13$ cacchio.
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E poi si lamentano che la gente scarica la musica da internet...

15 maggio 2006

I difetti del Busca (1)


Mi dicono che sono tirchio. Porca miseria deve essere vero perchè me lo dicono in tanti. Non capisco se lo fanno per farmi arrabbiare o per cercare di migliorarmi ma io non mi sento avaro.
Credo che dipenda dal fatto che quando usciamo a cena prendo sempre solo pizza, coca-cola e caffè. Solo che io adoro la pizza, la coca-cola e il caffè. E il dolce sono sempre troppo pieno per mangiarlo. E poi paghiamo alla romana e alla fine pago come gli altri. Poi andiamo in un pub e io sono un fottuto astemio e allora più che un succo di frutta o un'altra coca-cola o un caffè non bevo... a volte mi mangio un toast ma non posso spendere come i miei amici che si tazzano cinque cuba...
Potrebbe dipendere dal fatto che ho la stessa macchina da otto anni. Però lavoro a 800 metri da casa mia e gli unici viaggi che faccio sono per andare dalla mia ragazza che è a meno di 40 km da casa mia quindi non si giustifica una sostituzione immediata nonostante i problemi evidenziati nel post dell'altro-ieri.
Sarà che mi vesto sempre uguale... ma non lo faccio perchè sono tirchio. Sono come i personaggi dei fumetti, compro vestiti in continuazione solo che quelli che mi piacciono sono sempre gli stessi e così li straconsumo mentre ho cinque camicie nuove nell'armadio che non uso mai.
Poi ogni tanto offro da bere ai miei amici... e se qualche cosa mi piace davvero me la compro senza badare a spese... ma porc... ok uso gli sci vecchi di mio papà ma per quelle sei o sette volte che vado a sciare...
Cazzo mi sa che sono tirchio.

14 maggio 2006

Piccettino l'introduttore (1)


C'è un nuovo farabutto che terrorizza i giovani laureati di tutta Italia... è Piccettino l'introduttore! Il giovane ingegnere meccanico nonchè variopinto elefante Winifred era intento a leggere un interessante articolo sull'uso del metanolo al posto dell'idrogeno nelle celle a combustibile quando, all'improvviso, il nemico dei giovani ingegneri Piccettino è piombato alle sue spalle ed ha commesso il suo infido quanto irriverente rito dell'introduzione.
Winifred è soltanto uno dei tantissimi ingegneri finiti nelle mani (e non solo) dell'introduttore. Questo meschino individuo distrugge i sogni e le ambizioni dei giovani laureati italiani colpendo alle spalle, senza mai farsi vedere ma facendosi sentire, eccome! Piccettino l'introduttore impedisce a tanti giovani volenterosi di dimostrare quanto valgono poichè, dopo l'introduzione, essi si sentono rassegnati ed abbandonati e quindi preferiscono passare a settori diversi da quelli per cui hanno studiato per la vergogna o per paura di ripetere l'esperienza (drammatica) dell'introduzione.
Winifred ci racconta la sua esperienza:"E' stato terribile... stavo leggendo... stavo studiando quando ho sentito quel suo ghigno malefico... e poi... e poi ho sentito la sua zampa sulla mia schiena... e... era TROPPO TARDI!" (Winifred scoppia in lacrime NdB)
Segnalatemi la presenza di Piccettino nelle vostre case, dobbiamo fermarlo!

13 maggio 2006

Consigli del sabato (3)


Questa settimana ho bisogno di un consiglio da parte vostra e non viceversa. La vedete nella foto, la piccola Zinedine non ce la fa più. Il fatto che abbia ormai praticamente adottato a distanza le due figlie del meccanico di Civiasco tramite costanti sovvenzioni mensili è un campanello d'allarme.
Passi che si bloccava l'acceleratore, passi che una volta si è messa a bollire in piazza a Borgosesia (fumata bianca!) e passi che una volta il pedale della frizione non scendeva più... appare evidente che 8 anni sono troppi per la piccina, si sta arruginendo ovunque. La meccanica inglese non è precisamente "infallibile". Le voglio tanto bene e la terrò in qualche garage in attesa di ristrutturarla ma nel frattempo devo cominciare a pensare come sostituirla (come mezzo di locomozione, non nel mio cuore).
Per questo ho bisogno di voi. Ditemi che macchina comprare tenendo conto che:
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- Deve durare almeno 8 anni quindi a 35 anni potrei avere moglie e due bambini.
- La Mini nuova mi fa schifo.
- Deve consumare poco ed avere un serbatoio più grande della mini in modo che per andare a Varazze non debba fare due pieni.
- Non supero mai i 130 km/h.
- Mi piacciono le macchine "simpatiche" non "aggressive".
- Deve esserci posto anche per il pupazzo gigante di Spongebob.
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P.S.
Stamattina sono andato a Varallo dal gommista perchè uno pneumatico si sgonfiava senza essere bucato (!) comunque una Golf che avevo davanti scendendo (unica macchina in 18 km di strada) ha girato a MORCA!

12 maggio 2006

Wii! Wii! Wii!


E' completato! E' pronto! Non ho ancora capito quando e dove uscirà ma c'è! Ci sono le immagini dei giochi! C'è l'innovativo controller senza fili! Evviva! Regalatemelo!
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Wii! Wii! Wii!
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http://wii.nintendo.com/home.html
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P.S. Si, lo so, ho quasi 27 anni.

11 maggio 2006

Sui libri di fantascienza


In molti pensano che la letteratura di fantascienza tratti perlopiù di viaggi stellari, di grandi mostri verdi con molti occhi e di uomini vestiti con tute d'argento; roba da nerds e da ingegneri, insomma.
In effetti l'immensa mole di films di quel tipo ha un po' offuscato il concetto vero e proprio di fantascienza o lo ha quantomeno distorto. Theodore Sturgeon, uno dei più grandi poeti di questo genere letterario, aveva semplicemente quanto esaustivamente risposto alla domanda "Cos'è per lei la fantascienza?" dicendo che secondo lui i racconti fantastici sono un modo come un altro per parlare della gente.
Ci tenevo a dirvi che era una sua citazione perchè oggi tutti abusano di questa affermazione facendola diventare un luogo comune banale e scontato. In effetti però è proprio così. Quando l'autore scrive di un qualche pianeta con una qualche razza particolare sotto un certo tipo di regime con leggi assurde, probabilmente sta parlando di noi e se state attenti al senso del libro più che ai tentacoli rosa dell'alieno di turno vi apparirà quasi ovvio. Mi sono sorpreso come rileggendo libri che avevo letto da adolescente assumessero tutto un altro significato da adulto.
Ad esempio c'è un libro stupendo, Fanteria dello Spazio di Robert A. Heinlein (che è stato indecentemente proposto nella versione cinematografica in Starship Troopers, un ammasso di effetti speciali senza senso con una storia d'amore al college), che ogni volta che lo leggo mi sembra sempre più attuale (è del 1959).
Mi spiego meglio: io sono un tipo ultrapacifista quasi disertore, fiero di essere stato riformato per insufficienza toracica e generalmente contro le divise e le istituzioni militari. Ebbene, appena finito di leggerlo partirei per l'Iraq volontario. Poi mi siedo un attimo, mi passa e vado a giocare a Dragon Quest fino alle tre di notte e torno normale. Fanteria dello Spazio parla di guerre galattiche su pianeti lontani, ma il senso della storia del protagonista è la stessa di qualsiasi altro soldato dalla preistoria ad oggi. Ed è raccontato in un modo così drammatico, realistico ed esaltante che ti fa sembrare davvero che la guerra che combattono è giusta e che qualche sacrificio è necessario. SEMBRARE.
Poi, se preferite divertirvi, potrete sempre leggervi la Guida Galattica per gli Autostoppisti di Douglas Adams o il mitico Venere sulla Conchiglia di P.J. Farmer, che altro non sono (o forse no) che viaggi interstellari strapieni (veramente) di umorismo demenziale e fantasia di classe.
L'ultimo genere fantascientifico di questo post è un classico ed è quello che preferisco. E' il genere "tonto che diventa superintelligente" oppure "ritardato che non è quello che sembra". Sono fantastici: ti fanno vedere com'è la società umana dal punto di vista di qualcuno o qualcosa che ci entra man mano (ed a volte la supera) e te la fanno apprezzare e schifare almeno un paio di volte prima di capire che è proprio così. Di questo genere è sicuramente Fiori per Algernon di Daniel Keyes di cui ho già parlato qualche post fa ma anche Qualche Goccia del tuo Sangue di Theodore Sturgeon (questo è un po' più "Horror" che "Science-fiction").
Io i titoli ve li ho dati, a voi la scelta se provarci o no...

10 maggio 2006

Gli strani casi dell'ispettor Zabov (1)


L'ispettor Zabov, aristocratico fricchettone figlio di una spogliarellista russa ed un pastore tedesco, risolve sia intrighi internazionali sia semplici casi domestici come nessun altro. Sagace quanto un lampadario in disuso, il suo impercettibile acume gli permette di impicciarsi in ogni faccenda losca accada nei dintorni della sua abitazione nel pieno centro di Quarona Sesia, con osservazioni e commenti non richiesti. Guardato con diffidenza da tutti per il suo bizzarro modo di vestire e per i suoi occhiali a molla, l'ispettor Zabov riesce però sempre a scovare il colpevole grazie a metodi alternativi ed alle sue famose domande-trabocchetto. Molto colto con picchi di ignoranza tremendi? Completo idiota con un culo investigativo assurdo? Abile attore pronto a calarsi in ogni situazione simulando ottusità per sviare i sospetti? Non lo sapremo mai. Gli vogliamo bene per quello che è e per i pericolosi assassini e delinquenti che ha assicurato alla giustizia. Nel mio sito raccoglierò i racconti delle sue imprese più famose sperando di diffondere il mito in tutto il mondo.
Caso n° : 00001
Nome : L'omicidio della contessa Earl Gray
Stato : Risolto
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I fatti : In data 23-07-2004 verso le ore 19:00 la contessa Earl Gray residente a Boccioleto si reca presso una vicina ferramenta per togliersi un suo sfizio giovanile, possedere due motozappe da tenere in salotto. La ferramenta è gestita da Iury Karmanoff, un ex-serial killer cannibale autore di 54 omicidi in Ucraina attualmente messo in libertà per buona condotta e perfettamente integrato nella tranquilla comunità del piccolo paesino. L'ora è tarda ma il gentile gestore permette ugualmente alla contessa di entrare nel negozio sebbene la serranda sia già abbassata e Iury sia costretto a chiudersi dentro con la cliente per paura della microcriminalità. Mocciosi fastidiosi colpiscono in continuazione la serranda del negozio giocando col pallone.


Iury Karmanoff

Alle ore 21:00 il conte Bergamotto, allarmato per il mancato rientro della consorte, si reca presso la ferramenta locale e bussa sulla serranda per farsi aprire. Karmanoff non risponde, forse pensa che siano ancora i bambini che giocano a pallone o forse non sente. Quando Bergamotto intravede del sangue uscire da sotto la porta del negozio, inorridito e preoccupato sfonda la serranda in ghisa pura a morsi ed entra nella ferramenta. Qui vede Karmanoff in ginocchio con in mano un'ascia e un machete, completamente ricoperto di sangue che guarda disperato quello che rimane della contessa Earl Gray, orrendamente mutilata e con un orecchio strappato a morsi.
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Gli indizi : Dopo l'autopsia si è potuto stabilire con certezza che la contessa è morta a causa di 34293 colpi di ascia e machete dei quali uno alla carotide le è stato fatale. Le armi del delitto sono quelle ritrovate in mano a Karmanoff e il sangue sparpagliato per tutta la ferramenta, il retro del negozio ed il bagno appartiene alla contessa. Tra le fauci di Karmanoff è presente del sangue della contessa. Vi sono segni di lotta, vetri rotti ed oggetti sparpagliati ovunque.
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L'intuito di Zabov : Zabov è a casa intento a leccare il fondo del barattolo del Vinavil quando qualcosa nella sua mente gli consiglia di prendere baracca e burattini ed andare in alta val piccola per una gitarella. Notando la presenza delle forze dell'ordine, che ormai lo conoscono bene, l'intrepido Zabov s'imbatte quindi nella scena del delitto. Subito si mette ad osservare ovunque. Raccoglie un vetro della finestrella del bagno e lo annusa, osserva attentamente il registratore di cassa dopodiché si rivolge a Karmanoff chiedendogli :"Salve buon uomo, ha mai visto il videoclip di Spread Your Wings?". E Iury :"Quello con Freddie con gli occhiali a forma di stella?". A questo punto Zabov si rivolge al capo delle forze dell'ordine dicendo :"So chi ha ucciso la contessa Earl Gray."
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L'assassino : "L'assassino è lui!" afferma sicuro Zabov indicando uno dei bambini che giocava a pallone al di fuori della ferramenta. Il piccolo Renzo (4 anni) tenta di allontanarsi con un piccolo passo all'indietro ma subito tre carabinieri gli sono addosso e lo pigliano a manganellate immobilizzandolo. "Bel lavoro ispettor Zabov... ma come ha fatto?".
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La spiegazione : "Se lei avesse giocato a pallone in piazza da piccolo probabilmente l'avrebbe capito. Le spiego com'è andata. La contessa Earl Gray, dopo essere entrata nella ferramenta e aver chiesto le motozappe, ha gentilmente chiesto al povero Iury se potesse usufruire dei servizi igienici. Molto gentilmente l'amabile ucraino gli mostrò la toilette e si recò nel retro per cercare le due motozappe. Mentre la contessa espletava i suoi bisogni nella toilette, che Iury utilizza anche come ripostiglio per attrezzi taglienti e/o altamente letali, il piccolo Renzo con una potente bordata di collo destro al volo ne frantumava la finestra. A questo punto tutti sappiamo come ci si sente a 4 anni quando si fa una cosa simile. A quella età, e fino alla pubertà, il valore è solo uno: il pallone. Mentre la contessa si rivestiva, Renzo tentava di entrare nella toilette calandosi dalla finestra procurandosi tutte quelle sbucciature che ha sulle ginocchia. Solo una volta sceso all'interno Renzo si accorgeva della presenza della contessa e si sa che a quell'età, e fino alla pubertà, si ha un solo nemico: colui che ti ha beccato a spaccare una finestra giocando al pallone.


Renzo
Preso da furia cieca per essere stato colto in flagrante, Renzo si avventava sulla contessa impugnando un machete e l'ascia colpendo con forza la donna che tentava di scappare ovunque mentre il piccolo assatanato infieriva sulla vittima. Una volta assicuratosi che la contessa non potesse denunciare l'accaduto Renzo commetteva però il suo più grande errore. Vedendo il registratore di cassa aperto prese 50 centesimi per comprarsi il Liuk dopodichè si pulì nel lavandino del bagno e uscì dalla finestra rotta con il suo pallone. A questo punto l'innocuo e bonario Iury usciva dal retro con le motozappe. Reso insensibile al sangue dai suoi 54 omicidi ritenette opportuno fare un po' di ordine prima di chiamare qualcuno per non sembrare un poco di buono che tiene il negozio in disordine. Mentre raccoglieva il suo machete e la sua ascia preferita non seppe resistere e diede un piccolo ed innocente morsino all'orecchio della contessa proprio mentre il conte Bergamotto entrava in scena. Ma vogliamo condannare un povero cannibale messo in tentazione in questo palese modo? Non credo proprio."
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La conclusione : Mentre i carabinieri lo portavano via, con ancora lo stecco di liquirizia del Liuk in mano, passando di fianco a Zabov, Renzo gli disse: "Non finisce qui lurido bastardo..." e gli sputò in faccia con aria di sfida mentre in quattro tentavano di tenerlo fermo. Zabov si pulì e tirò fuori dalla sua Fiat Regata 70 il pallone Roteiro di Portugal 2004 porgendolo a Renzo. "Fico!" disse Renzo. Dopo le congratulazioni di tutti, il buon Iury avvicinò Zabov ringraziandolo e invitandolo a cena dicendo che avrebbe preparato tutto lui. Zabov cortesemente declinò e ripartì alla volta di Quarona. Mentre tornava a casa la radio passò "Spread Your Wings" e Zabov pensò: "Nessun fan dei Queen macellerebbe in una maniera così poco regale una contessa."

09 maggio 2006

Dubbi amletici (1)


Sono anni che non comprendo una cosa che mi capita ogni volta che faccio un giretto in macchina fino a Varallo Sesia. Tra Balangera e Valmaggia c'è un ponte che attraversa il Sesia e vi porta al piccolo abitato di Morca, una frazione di Varallo un po' arrampicata in una valletta stretta.
La cosa che non capisco è questa: com'è possibile che a qualsiasi ora di qualsiasi giorno se hai davanti a te almeno due macchine sulla statale Varallo-Alagna una di queste gira SEMPRE per Morca? Cosa diavolo c'è a Morca? A Morca ci sono cento case in croce così come a Pila, a Rima, a Mollia e a Rassa. Assieme fanno meno abitanti di un piano dell'Empire State Building. Eppure quando torno all'una di notte quello davanti a me gira di lì. Quando scendo la domenica mattina l'autocarro un po' più avanti gira di lì. Quando vado a cena fuoridevo frenare perchè quello davanti gira e non posso superarlo.
Il mistero è insostenibile ed irrisolvibile. Andandoci per scoprire cosa c'è non si trovano altro che quattro o cinque persone ed un mucchietto di case che lasciano supporre un centinaio di abitanti circa. Non riesco nemmeno a trovare una sua immagine online. Ho stilato un elenco di possibili cause che ritengo plausibili per spiegare questo fenomeno, ditemi cosa ne pensate:
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Tantissima gente va a Morca perchè:
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- C'è la scuola di trial.
- C'è un varco dimensionale che ti porta in Florida.
- E' un paradiso fiscale.
- Ci girano le puntate di "Un posto al sole"
- E' sempre il solito personaggio che cambia auto per farmi impazzire.
- E' un bel posto.
- C'è un bordello.
- Ci suona la banda alla festa patronale.

08 maggio 2006

Campioni!


Con una giornata di anticipo sono fiero di comunicarvi che la mia squadra del fantacalcio I piccoli felici amichetti di Spongebob ha matematicamente vinto il campionato Spantega ed è in ottima posizione per vincere altresì la coppa Spantega. Evviva.
Nella foto potete ammirare il capitano Massimo Oddo con la divisa ufficiale che con un campionato esemplare non ha tradito per l'ennesima volta l'enorme investimento che ogni anno dedico a lui, già capitano della mia squadra 2004/2005 I piccoli felici amichetti degli alberi. L'acquisto nel mercato di riparazione di fuoriclasse del calibro di Suazo, "Nick piede caldo" Amoruso ed il monumentale Bresciano che con Morrone, Simplicio e Volpi forma un centrocampo solidissimo ha aggiunto competitività ai pilastri della difesa Cordoba e Mexes ed alla punta di diamante Shevchenko. Il grande Amelia ha parato rigori fino all'ultimo. Un mito sebbene la sua riserva Storari si sia sempre fatto trovare pronto. Da non dimenticare il talismano Mesto della Reggina, il promettente Conti del Cagliari e Sasà Bjelanovic riserve di lusso.
Ragazzi, mi diverto con poco cosa ci volete fare...
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P.S.
Se salta fuori che la Juve ha DAVVERO rubato per decenni mi toccherà cambiare squadra disgustato. Sono indeciso tra 4 squadre che mi stanno simpatiche, scrivetemi nei commenti qual'è la migliore secondo voi. Le squadre prescelte sono la Sampdoria, l'Udinese, la Reggina e l'Ascoli.

07 maggio 2006

Perchè odio i quiz


Io sono un tipo ignorante e permaloso. La mia cultura fa acqua da tutte le parti e ho dei buchi neri cosmici di conoscenza nelle più disparate discipline. E' sufficiente leggere le avventure del piccolo Mignotti per capire come salto dal passato prossimo all'imperfetto passando dal presente al passato remoto, senza criterio come uno stambecco.
Lo accettavo con serenità, poi sono arrivati i quiz di cultura generale. Se si chiamano così, ciò implica che siano domande su argomenti generali di cui tutti dovrebbero almeno aver sentito parlare nella vita e sui quali si dovrebbe competere mediamente alla pari. Dico "mediamente" perchè all'interno dello stesso quiz, l'esperto di geografia può pavoneggiarsi alla domanda "Qual'è la capitale dell'Honduras" e crollare subito dopo con "Quanti scudetti ha vinto il Napoli". E fino a qui tutto bene, sono argomenti che tutti più o meno hanno studiato, visto al telegiornale o letto sulla gazzetta.
La cosa che mi fa incavolare è quando si incancreniscono con la mitologia greca e romana. Per quei poveracci come me che hanno fatto studi tecnici è qualcosa di inconcepibile. Voglio dire: se sbaglio su qualcosa di Dante o Foscolo sono ignorante e merito di andare a casa senza un euro, ma perchè nella cultura generale devo sapere come si chiama il semidio figlio di Poseidone e della ninfa Toosa (che poi dovrebbe essere Polifemo)? Nella mia scuola quella parte è durata una settimana scarsa eppure per i quiz quella è cultura generale. Ma generale un par de balle. Quella è cultura specifica di chi è appassionato di mitologia.
Mi fa arrabbiare perchè non fanno mai domande specifiche, ad esempio, da ingegnere scemo come me alle quali saprei rispondere e vantarmi. Ve lo vedete Amadeus che mi chiede di calcolargli il rapporto di trasmissione di un giunto cardanico? Gli sbatto lì la dimostrazione e vado a casa con 100.000 euro meritatissimi (è già difficile disegnarne il sistema di coordinate). Invece probabilmente andrei a casa perchè non so come si chiama il papà di Eracle.
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Tutto questo odio è perchè la mia ragazza laureata in lettere mi batte sempre al Trivial Pursuit...

06 maggio 2006

Consigli del sabato (2)


Questa settimana un consiglio musicale: The life pursuit di Belle and Sebastian.
Nati artisticamente nel 1996 a Glascow con Stuart Murdhoc alla voce e chitarra e Stuart David al basso hanno sempre fatto quella musica tranquillina in inglese un po' stonatuccio con quelle voci maschili e femminili che tanto piacciono al Busca.
Questo ultimo album lo trovo ben registrato e "innovativo" nel suo genere. Tra virgolette perchè non ci troverete stranezze elettroniche o testi particolarmente originali, però ha tanti piccoli accorgimenti qua e là che lo rendono speciale e molto orecchiabile. Sono i migliori per accompagnarti nei viaggi in macchina da solo.
Se poi qualcuno di voi li compra e gli piacciono, si ricordi di comprarsi subito anche The boy with the arab strap, il loro miglior album.
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P.S.
Isobel Campbell, ex-voce femminile dei Belle & Sebastian, ha fatto un album con Mark Lanegan degli ultimi Queens of the Stone Age. Si intitola Ballad of a Broken Seas e se qualcuno di voi lo ha sentito mi dica se è bello oppure no!

05 maggio 2006

Lavorare all'estero


C'è una nuova moda nelle mamme del 2000, vantarsi dei figli che lavorano all'estero. Lo so perchè mia madre ogni settimana mi fa notare che una sua collega ha un figlio ingegnere che lavora su di una piattaforma petrolifera in mezzo all'oceano a ovest della Norvegia e che guadagna tantissimi soldi.
Io provo a farle notare che, sebbene si sia portato (o forse ha trovato là) una moglie che sta nella sua casetta sul fiordo, lui debba comunque rimanere una o due settimane sulla piattaforma prima di rincasare ed è per quello che lo strapagano (oltre che per la sua qualifica e per il fatto di essere un ingegnere che lavora in NON-ITALIA). Le faccio altresì notare che a me il ramo petrolifero non interessa nè tecnicamente nè ideologicamente (cosa ci fanno studiare così tanto se poi andiamo avanti a bruciare petrolio per qualsiasi esigenza?). Così se le rispondo che preferisco fare il professore all'ITIS di Borgosesia che andare su di una piattaforma in mezzo all'oceano mi prendo dello sfaticato, pigro, chiuso o scemo.
Ci sono abituato ed anestetizzato. Ma veniamo al dunque: da un po' di tempo si è diffusa la credenza (spesso vera ma non sempre) che all'estero è tutto più bello, che sei strapagato e funziona tutto alla perfezione. Così se una tua collega ti dice che suo figlio sta facendo uno stage in una ditta di Barcellona è un figo, se è regolarmente assunto in una ditta di Settimo Torinese uno sfigato. Nell'hinterland torinese ci sono delle aziende meccaniche che danno la merda (tecnologicamente) a mezza Europa, per non dire tutta. E pure agli Stati Uniti e Giappone.
E' vero che lo stipendio (parlo del ramo ingegneristico) di un ingegnere olandese è in proporzione almeno il doppio di uno italiano ma è anche vero che se non sei un ingegnere bravo non ti assume comunque nessuno così come non ti assumevano in Italia. Intendiamoci, a me l'idea di provare ad andare a lavorare all'estero mi attira parecchio, più per vedere cose nuove e culture differenti che per lo stipendio, e se un giorno mi capiterà l'occasione ci andrò di sicuro. Però smettiamola di mitizzare persone che hanno soltanto scelto stili di vita differenti o più ambiziosi e che non sono per forza migliori di chi si è fermato a lavorare a Passirana di Rho.

04 maggio 2006

Le avventure del piccolo Mignotti (2)


Il piccolo Mignotti oggi ha tagliato la scuola. Vuole andare al bar Saverio a finire Street Fighter II Champions Edition utilizzando un gettone solo e controllando il personaggio più scarso: Dalshim. Il piccolo Mignotti è il re di quel videogioco e tutti i bambini più piccoli di lui lo idolatrano. Saverio, stranamente, da qualche tempo a questa parte ha smesso di informare i genitori di Borno sulle sue marachelle ed è diventato molto più cordiale e gentile. Nel bar ci sono anche quattro giovanotti delle scuole superiori che prendono subito di mira il piccolo Mignotti. Immediatamente lo soprannominano "Flash" e gli ordinano in continuazione di andare al bancone a prender loro una coca-cola, un pacchetto di patatine o le Haribo nel pacchetto piccolo. Borno deve ogni volta interrompere la partita perdendo il suo gettone ed il suo record di imbattibilità. Un'altra volta ancora, quando il piccolo Mignotti era riuscito a battere il penultimo avversario Sagat e stava affrontando il cattivone finale M. Bison, uno dei bulletti lo aveva completamente accecato con due palline di carta ciucciata sparate con una penna Bic a cui aveva tolto la cannuccia con l'inchiostro. Borno riusciva a continuare a giocare aiutato dal suono del videogioco ma altri due bulletti decisero di prenderlo per le mutande e fare l'altalena, causandogli distrazione e susseguente sconfitta. Gli stessi bulletti, poco dopo, gli scaldavano il gomito con la fiamma di un accendino e gli spegnevano le sigarette sulle orecchie. Il piccolo Mignotti continuava a giocare per battere il record senza curarsene, così il più grande dei bulli spense il videogioco e fece perdere l'ultimo gettone di Borno.
Uno dei giovanotti è uscito finalmente dal coma. Qualcuno aveva sabotato lo sterzo del suo scooter. Lo aveva sabotato in modo che girasse dalla parte opposta a dove voleva svoltare, così invece di entrare nel vialetto di casa è salito su una corriera. Un secondo giovine è stato arrestato. Nel suo computer sono stati trovati 23.457.102.383 immagini pedopornografiche dello stesso bambino di 9 anni in atteggiamenti autoerotici ed irriverenti a cui era stata cancellato il volto per impedirne l'identificazione. Il terzo ragazzo, dopo essere tornato a casa a piedi in quanto qualcuno aveva messo dello zucchero nel serbatoio del suo scooter, è stato mollato dalla ragazza poichè qualcuno, dopo avergli clonato il cellulare, le aveva mandato i seguenti SMS a suo nome:"Hai tante lentiggini che sembra ti abbiano tirato della m**da in faccia attraverso una zanzariera", "L' Enel ti sta cercando per quel palo della luce che ti sei ficcato su per il c**o." e "Sei un camion della spazzatura mentalmente insufficente, e pieno di secrezioni nasali solidificate allo stato virale". Il quarto ragazzo non esce più di casa. Una telefonata anonima ha avvertito i genitori della presenza di massicce dosi di marjuana nel mappamondo con la lampadina del figlio e qualcuno ha sottratto l'hard-disk con 60 Gbyte di mp3 scaricati illegalmente da internet e lo ha spedito alla guardia di finanza. Rischia 3520 anni di reclusione.
La polizia brancola nel buio, ma è soddisfatta perchè riesce ad arrestare tanti evasori e pedofili.

03 maggio 2006

Un obiettivo preciso


Nella vita bisogna porsi degli obiettivi. Questi obiettivi possono essere più o meno difficili da realizzare a seconda di quanto vogliamo impegnarci per sentirci soddisfatti. Ad alcuni basta una vita tranquilla, un buon lavoro ed una famiglia. Altri vogliono tanti soldi. Altri ancora desiderano realizzarsi nel proprio lavoro o vincere uno scudetto allenando l'Inter. Nella mia vita ho fatto tante attività mediocremente senza mai eccellere in niente ma senza nemmeno sfigurare. E' venuto il momento, a quasi 27 anni, di pormi un obiettivo serio. Ci ho pensato a lungo e, dopo aver accantonato le seguenti idee: scrivere un buon libro di fantascienza, formare un gruppo electro-pop e sposare Natalie Imbruglia, ho deciso: voglio vincere il premio Nobel.
Sono andato sul sito del premio Nobel. Dal 1901 danno questo premio internazionale a chi si distingue in uno dei seguenti rami: Fisica, Chimica, Medicina, Letteratura e Pace. Incomprensibilmente nel 1968 la banca di Svezia ha istituito anche il premio Nobel per l'Economia fottendosene di istituirne uno anche per gli ingegneri meccanici. Comunque sia ci sono già 776 persone o enti che hanno vinto il premio Nobel. Perchè io non dovrei esserne in grado? Erano uomini anche loro come me ed io ho dalla mia l'aver fissato l'obiettivo della mia vita su di esso. Voglio dire, almeno è un obiettivo ambizioso che dovrebbe tenermi occupato per un po'.
Una volta fissato l'obiettivo si pongono alcuni problemi non irrilevanti (tutti comunque risolvibili). Visto che non ho ancora combinato nulla di buono nella vita (a parte una laurea, aver trovato una brava ragazza ed aver quasi vinto il campionato di fantacalcio) devo innanzitutto scegliere la categoria. Secondo me (ma se avete altre idee fatemelo sapere) la scelta è facile e la faccio per esclusione. Sono un pessimo mediatore, non so parlare in pubblico e non riesco a mettere d'accordo nessuno. Quello per la pace lo escludo per primo. Quello per la medicina lo accantono in quanto alla vista del sangue svengo ed inoltre è un ambito che non mi interessa. Per la letteratura non sono portato sebbene i miei 6 inizi di romanzo di fantascienza siano molto avvincenti. "Economia" non riesco neppure a pronunciarlo bene. Mi rimangono la chimica e la fisica. Di chimica non so nulla e di fisica poco, però non c'è sangue e sembrano interessanti. Inoltre non è obbligatorio parlare in pubblico. Deciso. Vincerò il Nobel in chimica o in fisica (propendo di più per la seconda).
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PERCHE' CI CREDO :
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- Innanzitutto, Lawrence Bragg lo ha vinto a 25 anni e Raymond Davis Jr. a quasi 88. Ne consegue che se riesco a vivere così a lungo ho ben 60 anni di tempo per provarci.
- C'è gente tipo Marie Curie che ne ha vinti 2 e persino in discipline differenti (uno in chimica e uno in fisica). L. Pauling ne ha vinto uno in chimica e uno per la pace.
- Sono un tipo sveglio.
- Sono un bonario illuso.
- Voglio dimostrare che per la maggior parte delle cose quello che conta veramente è l'impegno e non l'intelligenza fine a se stessa. Chiunque può capire qualsiasi cosa fatta da un altro uomo se si sforza. Questa cosa è diventata un mio comandamento quando mi hanno spiegato come funziona il differenziale automobilistico in curva. Da quel giorno TUTTO ha un senso per me.
- Voglio vantarmi tantissimo al bar con gli amici. Immaginatevi me seduto con Cek che dice che è andato con una bella gnocca, Ceruti che ha appena visto il Milan vincere la decima Champions League, qualche bonsaininja che dice che ha prodotto un video per la7. Poi arriva il Vecchio che ha preso la moto nuova e Darix che è arrivato terzo alla Mera's Cup col bob. A quel punto mi alzo e dico: "Ieri ho vinto il Nobel per la Fisica". Non c'è paragone.
- Volevo visitare la Svezia e se vinco mi pagano il viaggio gratis.
- Dopo ti invitano a Sanremo e magari c'è Elio.
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P.S.
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Se qualcuno lo ha già vinto oppure sa come si fa mi scriva un commento con le istruzioni, grazie.

02 maggio 2006

Breve biografia musicale del Busca


Io ho suonato in giro per un po'. A otto anni i miei genitori mi hanno comprato un saxofono soprano in si bemolle e mi hanno mandato dal maestro di musica. Inizialmente non mi piaceva, ma anche in quel caso non ero ancora pronto e adesso li ringrazio.
La strada del sax non mi ha portato da nessuna parte. Lo strumento non era in sintonia coi gruppi che ascoltavo nell'adolescenza inoltre nella banda Scopello-Pila il vino nero scorreva a fiumi ed io ero astemio. Comunque qualche inaugurazione di campi da calcio, feste di Santa Cecilia e processioni della Madonna di Mera l'ho fatta.
La mia strada era nel rock, nel grunge. Così Cek comprò la chitarra elettrica, io il basso e Ceruti la batteria. Nessuno sapeva però cantare decentemente o perchè era stonato o perchè cantava le note che suonava o viceversa. Così imparammo a suonare cose facili tipo Nirvana, Green Day e Ligabue.
Poi, un estate, con due fratelli di Novara (un cantante ed un batterista) e il nostro amico Alberto (che ora suona nei Lifend) e senza Ceruti (poichè due batteristi erano effettivamente troppi) suonammo al bar Cervo di Scopello sotto il nome di "Beer Drinkers".
E' stata una esperienza estiva che ha segnato le nostre vite. Mettemmo un'inserzione sul quotidiano locale:"Cercasi cantante per formare un gruppo in stile Pearl Jam". Arrivò Freddie ed invece di cantare lui per noi, andamme noi a suonare con lui. Cek nei "Free Joint" ed io con "Boby e i succhi gastrici" (rock demenziale). Eravamo poco più che diciottenni e suonammo qua e là per Mezzana Mortigliengo, Prato Sesia, Serravalle, etc. Poi evidentemente qualcuno pensava che non fossimo abbastanza bravi e di colpo non ci hanno più chiamati. Erano un po' più grandi di noi ed avevano più esperienza, ma dopo più di un anno che suoni con qualcuno e ti congeda senza nemmeno dirti "Merda" è veramente brutto. Sopratutto perchè adesso suonano ancora più o meno come quando ci suonavamo noi.
Nel frattempo d'estate suonavamo in qualche festa della birra con Ceruti alla batteria e Davide (il puzzaculo) alla voce (già voce dei Blindfad), sempre più precari di un giovane laureato di oggi. Il nostro repertorio era di venti canzoni dei Pearl Jam più qualcosa dei Faith no More, Afterhours, Pavement e Smashing Pumpkins.
Passano gli anni e ci dividiamo per l'università, etc. etc.
Io conosco il Baffo, che con il Dottor Costa, il Lombo, Baldo, Andrea e successivamente il Tromba diventiamo "Aaron & the Kitschs", uno spettacolare gruppo cover anni 60-70 un po' rockeggiante con punte di trash assoluto (il Triangolo di Renato Zero e Ricominciamo di Pappalardo sono SEMPRE in scaletta). E' bello suonare con loro perchè dopo una canzone come quelle sopracitate fai anche Aqualung dei Jethro Tull e ciò è appagante per un musicista.
Abbiamo suonato in una quindicina di posti nel Nord Piemonte e ho un mucchio di ricordi fantastici di pazzi che salivano sul palco, multe prese dai miei compagni, ubriacature colossali degli altri componenti (io sono sempre astemio, cazzo!), sale prove, gaffe tremende e posti deserti (se qualcuno di voi è stato a Biandrate d'agosto sa cosa intendo).
Tutto questo è finito in un modo un po' triste, ma io ho ancora tutto qui nel mio cuore e quando guardo le foto della "Festa del Purcel" di Serravalle non posso fare altro che commuovermi...

01 maggio 2006

Studiare


Io non ho mai amato studiare. Il fatto che abbia preso una laurea in ingegneria non significa nulla. Odiavo passare le giornate ad imparare le cose per poi ripeterle come una scimmia ammaestrata al professore di turno. Per questo mi sono sempre impegnato per superare l'esame e niente più, se poi prendevo un bel voto era perlopiù per fortuna o perchè l'argomento mi interessava un po' di più del solito.
Adesso che non studio più da un anno e mezzo credo di aver capito la mia stupida psicologia. A me non piaceva studiare una materia NON perchè non fosse interessante bensì perchè in quel momento non mi SERVIVA.
Mi spiego meglio: quando si studia "Analisi 2" non si capisce assolutamente a cosa servano tutti i teoremi, i lemmi e tutto il resto. La teoria e gran parte degli esercizi vengono imparati meccanicamente e certe definizioni devono essere studiate praticamente a memoria, senza un reale legame con la realtà. Nel momento in cui mi sono trovato a studiare un campo magnetico per la mia tesi sono andato a riprendermi il libro di analisi 2 e a cercare le parti che mi interessavano.
Ogni cosa era quasi immediatamente chiara, sapevo dove cercarla e si capiva dove avrebbe potuto portarmi. In quel momento ho capito che quando credevo di studiare cose inutili era soltanto perchè non ero ancora pronto per studiarle, ma in realtà le assimilavo lentamente senza accorgermene. Adesso talvolta mi pento di non aver ascoltato più attentamente qualche professore, perchè so che nel momento in cui avrò qualche dubbio o la necessità di un chiarimento non avrò più una persona più competente a cui chiedere consiglio o almeno non sarà così facilmente reperibile come all'università.
Ho scoperto troppo tardi che probabilmente ero una delle poche persone a cui piaceva studiare, se ci avessi pensato prima avrei potuto prendere 110 e lode e vantarmi al bar con gli amici.
Sarà poi davvero troppo tardi?