03 dicembre 2009

Qui comanda Busca!

Visto che i miei collaboratori sono piu' inutili della beta version di Google Wave, mi sono rotto le balle e ho tolto la scritta "(& co.)" dal titolo del blog e le loro facce dalla colonna "Autori del blog del Busca" per metterle nella infamante colonna degli "Ex-collaboratori fannuloni". Insomma vi avevo chiesto di aiutarmi ogni tanto nel caso in cui avessi avuto una crisi creativa o fossi occupato ma voi preferite ancora una volta avere una vita tutta vostra anziche' dedicarne una piccola parte ai miei amati lettori. Mi dispiace un po' perche' il post del Cek che mangia il peperoncino verde e quello della finale di Champions del Lucio erano due piccoli capolavori ma vabbe'. Vi ringrazio per quei momenti di gioia che avete dato a me ed ai nostri lettori, ma e' venuta l'ora di riprendere la mia inutile creatura e tenermela tutta per me. Almeno la rovino per conto mio e non mi faccio aiutare.
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Poi, gia' che c'ero, ho tolto anche le pubblicita' di google che mi fruttavano un euro ogni due mesi (che non incassero' mai) e che ferivano il mio senso estetico. Se si vogliono fare soldi si deve lavorare, non sperare che qualcuno sbagli a cliccare. Che poi uno come me mica scrive un blog per soldi. Che cazzo. Non sono mica un blogger.
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Vi racconto un po' di fatti miei. Ho rinnovato il contratto di casa mia qui a Liverpool fino al 31 marzo in modo da poter finire il dottorato con calma stando logisticamente vicino al laboratorio ed al mio professore visto che c'e' ancora un articolo in ballo e degli esperimenti da finire. Da gennaio non ho piu' uno stipendio ed ho scelto di fare il disoccupato, o meglio lo studente, per tre mesi. Non ve ne frega niente? A me si', e questo e' il MIO blog.
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Domenica 6 dicembre saranno 10 anni da quando pubblicai il primo file di Busca is on the net. Un casino di cose sono cambiate da allora, ho conosciuto un mucchio di persone nuove, ho scritto un mucchio di post sui quali ho anche cambiato idea piu' volte e non me ne vergogno. Anche io sono cambiato, altrimenti sarei ancora qui a scrivere della signora Fletcher. E' diventato sempre piu' difficile attirare lettori, sia per colpa mia che non so piu' scrivere e sia per la concorrenza da parte di youtube, facebook, siti porno, gazzetta, quotidiani, eccetera, che 10 anni fa in pochi visitavano (a parte i siti porno, quelli sono stati un successo dal giorno dopo la nascita di internet. Mi immagino il primo nerd del progetto ARPANET che si manda il primo messaggio "Prova" al suo altro amico nerd che immediatamente gli risponde con una immagine ASCII di Marylin Monroe nuda).
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Questo post potrebbe finire cosi', senza un vero messaggio e senza fare ridere, ma sarebbe inutile. Allora vorrei parlare un attimo del livello culturale di chi commenta gli articoli della gazzetta dello sport online. Vi dico solo che un po' di tempo fa ho letto testualmente: "In questi casi, il primo da andarsene é ill'allenatore". Meno male che io ho la dottoressa Fabiani per competere.

11 novembre 2009

Quel 5% male(bene)detto

Visto che i miei collaboratori sono piu' inutili di Zebina (e quasta volta ci sono andato pesante), rieccomi a scrivere un post di persona. Sono in un periodo lavorativamente e organizzativamente stressante a causa di: consegna di una tesi di dottorato in due mesi circa, presentazione del progetto per cui sono stato pagato ad una rappresentante dell'Unione Europea il 20 novembre, esperimento che non da' alcun risultato positivo, report di venti pagine da consegnare ENTRO E NON OLTRE il 30 ottobre (lo so, lo so), ricerca di un lavoro, contratto della casa che scade il 31 dicembre con futuro ignoto, tremila contratti di luce, internet, acqua, banca da spostare/disattivare, regali di Natale da comprare, lampadina del cesso che si e' bruciata dalla forma assurda ed insostituibile, discussione della tesi probabilmente in febbraio/marzo, montagne di oggetti da vendere o traslocare altrove, ultimo rompicapo del Dottor Layton che mi sta dando filo da torcere da quattro giorni (anche se stanotte dovrei risolverlo, perche' oggi anziche' scrivere il report per il 30 ottobre ho pensato tutto il giorno a come farlo), riorganizzazione dei dati del precedente esperimento per un'eventuale pubblicazione, compilazione di form e documenti per la consegna della tesi e la designazione degli esaminatori, gestione dei fantacalcio della gazzetta disastroso e perdita della prima posizione nella Engineering Serie A della Fantasy Premier League.
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Quindi vi beccate un post semiserio.
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Sono diventato intrattabile, insofferente e rispondo male e scazzato a tutti. Non e' colpa del futuro incerto, quello e' incerto per tutti. E' colpa del mio 5% instabile montato nel 95% del prevedibile Busca. Quello che mi ha portato a Liverpool insomma.
In condizioni normali sono la persona piu' prevedibile del mondo. A qualsiasi ora di qualsiasi giorno, uno che mi conosce sa sicuramente dove sono, con chi e come sono vestito. Anche cosa mangio. Sono un abitudinario pazzesco, faccio sempre le stesse cose nello stesso ordine alle stesse ore.
Quando la mia routine viene perturbata arriva lui, l'imprevedibile. Lo temo un po' quel tipo, quel 5%. Chissa' cosa mi fa fare questa volta. A volte temo che mi voglia portare negli Stati Uniti. Davvero. Che mi faccia fare una domanda all'Universita' di El Paso o qualcosa di simile. Guardate che quello e' fuori di testa. E' fortissimo, determinato e anche intelligente ma non e' per niente razionale e segue solo l'istinto. Ho anche paura che un giorno o l'altro mi faccia mollare tutta la carriera ingegneristica ed accademica per fare qualche lavoro assurdo solo perche' lo trova piu' divertente.
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Il fatto e' che se lo lascio agire per 2 o 3 giorni quello e' capace di incastrarmi per 3 anni come ha fatto con Liverpool. Devo tenerlo d'occhio, perche' arriva senza avvisare e prende il controllo di tutto e puo' farlo in qualsiasi momento, ragazzi non ascoltate questo bacchettone del Busca, non e' il suo vero io. Avete una vita sola, se volete fare qualcosa fatela adesso, se rimandate potrebbe essere troppo tardi. Gli errori si ricordano a lungo ma i rimpianti ancora di pma vaff...! Avete visto? Era lui! Non capisce un cazzo. Crede che la vita sia un gioco e che se vuoi davvero fare qualcosa, puoi farla.
Questo tizio idealista e anche un po' comunista che vive dentro di me ha un mucchio di idee che non sa come realizzare, non ha paura di niente ed e' anche un po' arrogante. Non capisce che la vita non e' un film e che bisogna seguire certi schemi razionali per avere un'esistenza equilibrata 'sta minchia. Sei stato tre anni a Liverpool e sei andato una volta a Londra per lavoro. UNA volta. Quando vuoi andarci a Londra a farti un giro? Quando sei in pensione e rimbambito? Guardare il film "Up!" non ti ha insegnato niente? La casa che il personaggio principale si portava dietro rappresentava i beni materiali, il passato, le certezze. Non vedevi che fatica faceva? Muoviti che per sedersi c'e' sempre tempo. E spendi 'sti soldi tirchione. Vuoi essere il re del cimitero? Ma vedi diaaancora? Sto risparmiando per comprarmi una bella casetta da ristrutturare, col mio piccolo studio e il giardino con i faggi. Mi sembra ragionevole. A te Trainspotting non ha insegnato niente? Pirla.
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Se finisco alla University of Tokyo o a Melbourne venite a prendermi con la forza, vi autorizzo io. Il 5% tentera' di ribellarsi ma una volta in Italia il 95% razionale vi paghera' una pizza e una birra. Nei soliti due locali in cui andiamo da una vita. Tanto ti frego di nuovo quando meno te l'aspetti. Crepa. Io ti ho fregato per 27 anni e tu te ne sei presi solo 3. Rivoglio la mia tuta grigia, le mie camicie tutte uguali, voglio riannoiarmi con costanza e tranquillita' come una volta. Voglio andare per funghi, non passeggiare per una citta' che non parla la mia lingua. Ma stai zitto scemo che alla fine ti piace, non sapevi nemmeno cambiare una lampadina tre anni fa, adesso vai a Cambridge a presentare in inglese. Vuoi evolverti o vuoi rimanere sempre uguale? Fai qualcosa di nuovo che piu' di un terzo della tua vita e' gia' andato. Vuoi gia' sederti adesso? Boh, non lo so. Neanche io.

13 ottobre 2009

Il discorante cinese

Visto che i miei collaboratori sono piu' inutili della serie "Ugly Betty", ma comunque PIU' utili della serie "Privileged", la quale vi auguro non venga MAI trasmessa in Italia in quanto peggior telefilm della storia della TV, rieccomi a scrivere un post di persona.
Come ho gia' detto piu' volte in passato, io voglio bene alla Didona ed ogni tanto devo dimostrarglielo altrimenti non ci crede o se ne dimentica. Vi ho gia' parlato della tortura dello shopping ma questa volta ho superato me stesso. Prima di cominciare volevo pero' precisare che la mia dolce meta' normalmente mi lascia tantissima liberta', e' veramente adorabile e non rompe mai le balle.
L'altra sera, pero', le sue amiche hanno organizzato una serata fuori. Avevo gia' detto no alle ultime 19 proposte, quindi se avessi rifiutato anche quest'ultima sarei stato lasciato e poi sarebbe stato un casino trovare un'altra ragazza cosi'. Allora ho dovuto accettare, inizialmente persino con un po' di ottimismo.
1) Quella sera c'era Irlanda-Italia. Il Busca e' un drogato del calcio in TV. Riesce a guradare due partite contemporaneamente su televisione e computer con aperto il sito della gazzetta per gli altri risultati. Fa tre fantacalcio italiani e uno inglese. Guarda l'Europa League e a volte le partite della seconda divisione o gli spareggi salvezza delle serie minori. L'unico motivo per non guardare una partita della Juve o della nazionale e' la compresenza di qualcosa di piu' importante (terza guerra mondiale, invasione aliena, ventesimo rifiuto ad una proposta della Didona).
2) Si va al RISTORANTE CINESE! Quelli che mi conoscono lo sanno... sono uno schizzinoso tremendo a tavola. Odio la cucina cinese, giapponese, indiana, thailandese, russa, inglese, francese, tedesca, polacca, kurda. Posso accettare la cucina spagnola, portoghese, greca o argentina una volta ogni 4 mesi ma non di piu'. Si va al cinese.
3) Mi accorgo che il nostro tavolo, probabilmente per il volere di qualche amica organizzatrice, si trova nella taverna-discoteca del ristorante. Per fare un boccone devi aspettare che la luce della sfera colorata passi sul tuo piatto per vedere cosa c'e', cosa che accade ogni 40 secondi circa. Nel menu' c'e il pollo arrosto con le patatine. Ovviamente prendo quello ma nessuno mi dice che con "pollo" intendono "un pollo". Non "un pezzo di pollo". Un pollo. Ci metto 100 ore a finirlo, un boccone ogni 40 secondi. Tra l'altro ero anche raffreddato quindi a volte perdevo il giro per soffiarmi il naso e dovevo aspettare un minuto e venti.
4) Dopo la cena c'e il KARAOKE! Si', il KARAOKE. In Italia lo ha proposto Fiorello 2 anni e poi grazie a Dio e' finito nel dimenticatoio. Qui no, continuano a farlo. Eccole tutte eccitatissime a scrivere sui foglietti la canzone prescelta. Ve ne cito solo alcune: "Living la vida loca", "Barbie Girl", "Underneath your clothes", "Poker face" ed una criptica scritta "Raffaella Carra'". Io mi rifiuto per principio ed assisto all'assassinio di "Livin' on a prayer", "I want to break free" e "Shiny happy people". Nel frattempo arriva anche un simpatico gruppo di ragazze vestite da battone anni '30. Pittoresche. Io e Rob, l'unico altro uomo vittima di questa uscita, ci sosteniamo a vicenda.
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Nonostante abbia fatto esattamente tutto quello che odio fare (mangiare ad un ristorante cinese, essere raffreddato, perdere una partita della nazionale, assistere ad un karaoke, essere in una discoteca), ormai e' passato e mi sono guadagnato la stagione di Champions League 09/10 completa.

06 ottobre 2009

One week at paesello

Visto che i miei collaboratori sono piu' inutili della fastidiosa abitudine di Cek di votare come "interessante" tutti i suoi posts decine di volte e votare come "cazzata" i miei (da indirizzi IP diversi), rieccomi a scrivere un post di persona. Prima di cominciare, un minuto di silenzio per l'approdo del Bandito Precisino su facebook.
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Finito? Bene.
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Visto che ormai non ho piu' idee geniali, questo sara' un post di basso livello, ve lo dico in anticipo. Sono tornato una settimana in Italia per andare al matrimonio di Luca e Marisa (almeno cosi' e' come li ha chiamati il prete in piu' di una circostanza, nonostante si chiamassero Daniele e Stefania) ed ho un po' di osservazioni da farvi in modo che mi restituiate la mia nazione come ve l'avevo lasciata nel 2006 nel momento in cui decidessi di tornare. Prima di tutto: perche' la donna ritratta nella foto qui sopra ha accesso alla televisione ed il suo parere viene ascoltato? In parole povere... CHI CAZZO E'? Ok, ho cercato chi e' su wikipedia e scopro che e' una produttrice che lavora ad X-factor. Vedete... X-factor e' nato qui in Inghilterra e ci hanno messo Holly Willoughby, Cheryl Cole e Dannii Minogue... io non lo guardo ma cose come queste non aiutano il rientro dei cervelli. Ditelo al premier.
Quando ero in Italia il calcio era normale: l'Inter veniva presa in giro. Adesso il Milan viene preso in giro e l'Inter vince gli scudetti. Perche'? Noto con piacere, comunque, che Varriale e Zenga continuano il loro teatrino ad ogni 90esimo minuto e che Bagni commenta ancora delle partite sulla rete nazionale sparando delle minchiate fotoniche in italiano incerto. Ma cambiamo argomento.
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Il mio collega cinese doveva andare ad Ispra in Italia per lavoro. Ha preso un treno che e' arrivato in ritardo e ha perso la coincidenza. Ne ha preso un altro che si e' rotto e li ha mollati nel deserto della Padania.
Quando ha dovuto prendere il treno da Sesto Calende per Milano la biglietteria era chiusa e non c'era nessuna indicazione (in inglese) per andare a comprare il biglietto in una tabaccheria vicina. Per fortuna l'ha aiutato una vecchina. IN CENTRO A MILANO non c'e' quasi nessuno che parli inglese. Comunque e' tornato vivo e mi ha detto che ha mangiato benissimo sui Navigli, anche se un po' caro. Ma cambiamo argomento.
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Diventate fan di "Cek che interpreta Sandro Pertini" su facebook. Ma cambiamo argomento.
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Ho scoperto che un mucchio di gente legge il mio blog in ufficio senza dirmi niente e senza commentare. E non sto parlando di gente qualunque ma di SINDACI di importanti comuni della Valsesia che, oltre a leggermi, vanno oltre. Vanno oltre perche' anziche' vergognarsi mostrano questo blog fieramente ai propri colleghi di lavoro! Incredibile. Ma cambiamo argomento.
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Bon, non so piu' cosa scrivere. I miei collaboratori dovrebbero venire in aiuto quando ho queste crisi creative ed invece rendono meno degli annunci di Google. Mi sa che e' ora di chiudere baracca e burattini, se non mi leggete voi non mi diverto nemmeno io.

15 settembre 2009

Trovato!



Visto che i miei collaboratori sono piu' inutili dei films dei Transformers, eccomi a scrivere un post-lampo di persona.
Vi ricordate il batterista di cui vi parlai 2 posts fa? Ho trovato il video di una delle sue performances quel giorno. Purtroppo e' un po' da lontano e non si puo' apprezzare appieno cosa faccia ma al minuto 1.15 fa un piccolo esempio delle sue mitiche movenze. Se vi piace guardatevi anche il secondo video, in particolare dal minuto 0.56 dove impazzisce in un crescendo inimitabile e a 3.22 quando fa la voce strana. Vi assicuro che dal vivo e' fenomenale.

Sono andato a Cambridge

Visto che i miei collaboratori sono meno utili di una crema antirughe, rieccomi a scrivere un post di persona. In fretta pero', che devo ancora lavare i piatti ed e' gia' tardi.
Volevo dirvi che sono andato a Cambridge per una conferenza nell'Institute of Physics. Potrei parlare per ore dello splendido posto, delle decine di colleges o di come ancora una volta abbia presentato argomenti che non capisco a persone a cui non interessano. Potrei riferire di episodi del viaggio, gaffes o ristoranti, ma non voglio. Voglio invece parlare del giovane ricercatore australiano che ho conosciuto e che mi ha spiegato cos'e' un wombat.
Quando conosco un australiano e' piu' forte di me: devo chiedergli degli animali stranissimi che hanno laggiu' e le regole del football australiano (chi ha visto almeno una partita in televisione, sa perche' faccio questa domanda). Ero preparatissimo sull'ornitorinco, il diavolo della Tasmania, il wallaby e il koala, ma lui mi ha tirato fuori il wombat.
Ora, a parte la foto che gia' dovrebbe bastarvi, vi faccio un sunto delle caratteristiche piu' buffe di questo simpatico bestio prima che andiate a controllare su wikipedia per cercare conferma:
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- E' una specie di porco erbivoro basso e tarchiatello che corre fino a 40 km/h!
- Ha un marsupio SULLA SCHIENA, cosi' non gli entra la terra quando SCAVA GALLERIE!
- Ci mette 14 GIORNI a digerire.
- Un solo wombat controlla un'area di 23 ettari e si incazza come una bestia se qualcuno ci entra.
- Fa la cacca CUBICA! DAVVERO!
- La loro principale forma di difesa e' avere la pelle del culo spessa ed una coda insignificante. Quando un predatore lo segue, scava un buco nel terreno e rimane li' con le sue chiappe protettive scalciando un pochettino.
- Gli hanno persino dedicato un asteroide.
- C'e' la versione dal naso peloso, come se non fosse gia' abbastanza buffo cosi'.
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Diciamolo, viviamo in un continente banalissimo.

30 agosto 2009

Nuovi idoli musicali.



Visto che i miei collaboratori funzionano peggio della chat di Facebook, rieccomi a scrivere un post di persona. Dopo un lungo periodo in cui mi ero chiuso nei miei soliti gruppi musicali su cui mi sono fossilizzato da lustri, l'altro giorno la Didona mi ha chiesto per la trecentesima volta se volessi andare a sentire il suo collega Mats che suonava al Korova. Le altre volte avevo sempre bocciato questa proposta perche' si pagava ed io sono tirchio e non pago per sentire bands che non conosco, ma questa volta era gratis ed ho accettato.
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La Didona mi ha un po' raggirato dicendomi che suonavano alle 21. Era giovedi' ed il giorno dopo sarei dovuto andare a lavorare e non volevo fare tardi. Il gruppo di Mats, i RED DELTAS, sono saliti sul palco a mezzanotte e mezza. Mitici. Era da un bel po' che non sentivo un gruppo dal vivo che facesse un casino simile ma allo stesso tempo fosse coinvolgente ed orecchiabile. Vi ho messo due video, ma se andate sul loro sito ci sono le canzoni registrate come si deve.




Poi oggi sono andato, come ogni agosto, al Mathew Street Festival. Oggi c'erano un mucchio di gruppi di cover che io solitamente non disdegno ma nemmeno apprezzo particolarmente. Preferisco bands emergenti che propongono cose nuove.
Tra queste cover bands, pero', ce n'era una di Seattle: gli Apple Jam. Ovviamente facevano cover dei Beatles. E qui mi direte: "il solito gruppo che rifa' le canzoni dei Beatles... che fantasia!".
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"EH NO! INGENUI!" vi rispondo io. SAREBBE il solito gruppo che rifa' le canzoni dei Beatles se non ci fosse il miglior musicista della storia della musica: l'immenso batterista-cantante Jon Bolton.
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Suonare la batteria e cantare non e' facilissimo, ma lui riesce anche a darsi le bacchettate in testa apposta e a fare le boccaccie senza perdere il tempo. E canta anche bene. Cioe' e' un mito praticamente. Se gli altri non ci fossero non se ne accorgerebbe nessuno. Vi metto delle foto per farvi capire e poi chiudo il post, cosi'.








25 agosto 2009

Cagacazz

Visto che i miei collaboratori sono meno utili di qualsiasi prodotto troviate sul catalogo D-mail, rieccomi a scrivere un post di persona. Sono andato in vacanza una settimana in Scozia con il Cek, il Demu e il Peroni. Dopo 45 minuti di viaggio ero gia' stato soprannominato "cagacazz", nomignolo che ho orgogliosamente mantenuto per tutta la durata della vacanza.
E vero. Sono un rompicoglioni. Ma ne rendo conto ma non c'e' niente da fare: hanno provato a cambiarmi in 30 anni e non ce l'hanno fatta. Cambio idea ogni tanto, ma ci sono certe cose su cui non transigo. Io sono CONTRO l'adattarsi, il Mondo deve adattarsi a me.
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Il bagno in camera e' un requisito BASILARE del posto in cui si dorme; non voglio appoggiare le mie chiappe dove ha appena defecato uno sconosciuto. Gia' mi da fastidio farlo dopo il Cek, ma almeno lui e' nella mia lista degli amici igienicamente approvati. Poi condividere una doccia e' una cosa riservata ad una ristretta cerchia di persone; odio camminare sui peli riccioluti di un ciclista tedesco.
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Non si puo' andare in Gran Bretagna e mangiare tutti i giorni roba Inglese/Scozzese. La frase "sono venuto fino a qui e adesso voglio provare le cose tipiche" e' una STRONZATA PAZZESCA. Cioe'... lo e' se sei venuto in Gran Bretagna; se fai un tour della Toscana puo' essere una cosa saggia. Ogni nazione ha i suoi pro e i suoi contro: e' SCIENTIFICAMENTE DIMOSTRATO che la cucina italiana e' meglio di quella inglese da tutti i punti di vista quindi perche' incaponirsi nel mangiare cibo inglese? Cagacazz non e' stato ascoltato nemmeno questa volta e non mi hanno portato in una bellissima pizzeria di Fort William. Meno male che ad Edimburgo era tutto pieno e sono riuscito a mangiare almeno in un fast-food messicano.
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Voglio dire, anche l'Italia e' famosa per la mafia ma i turisti non vengono a provarla solo perche' e' tipica.
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E poi, cazzo, uno lavora 11 mesi e poi deve dormire in un matrimoniale con un uomo? Ma perche'? Rischiare di svegliarsi abbracciato a Demu? Preferisco spendere 100 sterline.
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Che poi nel dizionario alla voce "amabile" c'e' la mia foto.

05 agosto 2009

I difetti del Busca: l'apatia

Visto che i miei collaboratori sono piu' inutili del goal di Breitner a Madrid l'undici luglio 1982, rieccomi a scrivere un post di persona. Prima di cominciarlo, pero', volevo ancora rimproverare un po' i miei collaboratori, i quali sono veramente deprecabili. Avevo creduto in voi dandovi spazio sul blog piu' famoso di Pila (VC), che arriva ad avere molti lettori anche a Varallo Sesia (VC) e Quarona (VC) e voi mi avete ripagato con un vuoto cosmico ormai da mesi. Eppure per fare i test "Quale albero rappresenta la tua personalita'?" (con il risultato "BETULLA") su Facebook avete sempre tempo. Vergogna!
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Dopo questo inutile sfogo veniamo al mio post autocommiserativo, un classico. E' da un po' di tempo, infatti, che non porto alla luce un mio difetto; dopo aver confessato di essere tirchio, schizzinoso a tavola e brutto, ecco un'altra mia fastidiosa caratteristica: l'apatia. L'apatia non e' necessariamente una cosa negativa, non e' depressione o tristezza, non e' rincoglionimento: semplicemente e' molto difficile sorprendermi / eccitarmi / farmi arrabbiare / divertirmi.
Questo non significa che conversare con me sia noioso oppure che io crei problemi nelle relazioni con le persone che mi circondano, soltanto sembro sempre un po' scazzato.
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Se mi chiedete di uscire a fare qualcosa, accetto. Qualsiasi cosa sia non esprimo entusiasmo. Se mi chiamate perche' avete avuto un contrattempo e non se ne fa nulla, va bene lo stesso. Volete andare al ristorante? Va bene anche se non mangio niente (perche' sono anche schizzinoso); stiamo invece a casa? Meglio.
Tra un mese ti sposi? Congratulazioni, sono contento per te. Sei incinta? Congratulazioni, l'importante e' che sia sano. Hai cambiato macchina? Quella vecchia andava ancora bene. Sai che Taldeitali si e' mollato con Pincopallina dopo 13 anni? Mi sorprende di piu' il fatto che due persone abbiano dei nomi cosi' stupidi e nessuno glielo abbia fatto ancora notare.
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Insomma dare una news al Busca o rivelargli un segreto inconfessabile e' quasi fastidioso, perche' sembra che a lui non importi. Sembra, perche' poi quando ripensa a quello che gli avete detto prima di addormentarsi ne e' colpito, ma la prima reazione e' sempre di indifferenza. Sono odioso.
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Ovviamente se si va a vedere un film/concerto/partita non proposto da lui, alla fine dello spettacolo sara' sempre ipercritico e sufficiente. Crede sempre che si sarebbe potuto fare di meglio.
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Credo che i miei migliori amici non mi abbiano mai visto veramente arrabbiato e nemmeno superfelice. Ma nemmeno piangere o crepare dal ridere.
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Mi sa che sono Raikkonen.

18 luglio 2009

Lamentosi

Visto che i miei collaboratori sono meno utili del sito italia.it, rieccomi a scrivere un post di persona. Oggi volevo parlare dei lamentosi, una razza in continua espansione. Tutti noi conosciamo qualcuno il cui sport preferito e' il lamentarsi continuamente senza fare niente per cambiare le cose. E' completamente inutile, e' arrivata l'ora di capire cosa dovete o potete fare invece di frantumare i maroni dei vostri amici.
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Esempio 1: "Odio il mio lavoro"
Soluzione ovvia: "Cercane un altro"
Ora penserete che ho scoperto l'acqua calda, ma provate a pensare quante persone che conoscete dicono questa frase in continuazione e non hanno nemmeno un curriculum scritto come si deve o non hanno mai nemmeno provato a mandare una lettera di presentazione per un colloquio. Molti lamentosi mantengono il lavoro che odiano solo perche' e' sicuro, porta soldi e gli piace lamentarsi. Alcuni danno la colpa agli studi "sbagliati" o all'impossibilita' di mollare l'attuale lavoro a causa di mutui o famiglia a carico. La verita' e' che possono comunque cercare un altro lavoro mentre continuano il precedente, e' solo un problema di pigrizia mentale. Se aspetti che un nuovo lavoro piova dal cielo sei fottuto, e se tutte le settimane non vedi l'ora che arrivi il weekend vuol dire che c'e' qualcosa che non va nel tuo impiego, soprattutto se sei giovane. Se non fai niente per migliorare la tua situazione, stattene pure dove sei ma taci.
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Esempio 2: "L'Italia fa schifo"
Soluzione ovvia: "Emigra"
Se davvero sostieni che all'estero e' tutto migliore dell'Italia e che ti vergogni di essere italiano, mi spieghi cosa ci fai ancora li'? Se vedi solo il marcio e non vedi piu' niente di buono, perche' non te ne vai davvero in Svezia? Vai fuori dalle balle. Fai un favore a te stesso e all'Italia allo stesso tempo. Ti metti li' ad imparare la lingua del posto dove vuoi andare, ti cerchi un lavoro, prendi su la tua famiglia e parti. Oppure crea un partito, esponi le tue idee e cerca di farti eleggere per migliorare il tuo paese. Se l'Italia ti fa schifo e' anche colpa tua se sei italiano.
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Esempio 3: "Il mio ragazzo e' un cretino"
Soluzione ovvia: "Mollalo"
Hai gia' deciso che e' un cretino, cosa stai ancora li' a fare? Aspetti che uno dei due muoia? Vuoi diventare la moglie di un cretino? Sai cos'e' un cretino? Non c'e' alcuna possibilita' che un cretino diventi una persona a modo. Cercane uno migliore; in questo caso, a differenza del lavoro, non devi nemmeno aspettare di trovarne un altro per cambiare perche' puoi stare benissimo da sola per un po'. E se non hai il coraggio di farlo tieniti il tuo cretino che fate una bella coppia e non farmi le menate.
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Esempio 4: "Nel calcio girano troppi soldi"
Soluzione ovvia: "Smetti di guardarlo"
Se sei scandalizzato dagli stipendi dei calciatori, semplicemente smetti di guardare il calcio. Se miliardi di persone lo guardano, per forza girano un mucchio di soldi. Se la gente compra magliette, abbonamenti e guarda le partite su televisioni a pagamento o su reti pubbliche farcite di pubblicita' in stadi farciti di pubblicita', per forza girano un mucchio di soldi. Una volta i ricchi facevano i mecenati con gli artisti che producevano opere d'arte come quadri, statue o quant'altro ed erano tutti felici, adesso lo fanno con le squadre di calcio. Io quando guardo il goal di Del Piero del 3-2 contro la Fiorentina godo piu' che al Louvre davanti alla Gioconda.
Se credi che altri sports siano piu' meritevoli di attenzione vai a guardarli ma non puoi pretendere che la televisione gli dia piu' spazio se nessuno li guarda. Devi accettare che i soldi fanno girare le televisioni e non lo spirito sportivo. Se non ti va bene, puoi sempre provare la soluzione dell'esempio 2 ed andare in un posto dove lo sport nazionale e' quello che piace a te.
Inoltre, se il calcio ti fa cosi' schifo, spiegami chi erano i 25 milioni di telespettatori nell'estate del 2006 a guardare i rigori della finale del campionato del Mondo. Se c'eri anche tu, lamentoso, piantala.
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Esempio 5: "Si dovrebbero usare piu' energie rinnovabili ed agire in maniera piu' ecologica"
Soluzione ovvia: "Usa piu' energie rinnovabili ed agisci in maniera piu' ecologica"
Ti porti una borsa tua quando vai al supermercato o ti fai riempire di sacchetti di plastica? Hai chiesto un preventivo per i pannelli solari in casa tua? Hai comprato una macchina che consuma poco e che fa poche emissioni? Quando vai al lavoro prendi la macchina da solo o ti sei organizzato coi colleghi per riempire una sola macchina tutti i giorni? Usi i mezzi pubblici se ci sono? Fai raccolta differenziata? Se il tuo comune non la fa, hai chiesto al sindaco di provvedere? Lasci mai luci accese in casa? E apparecchiature in stand-by? Le hai le lampadine a basso consumo? Se fai tutte queste cose, sei un grande. Se non le fai, prima di lamentarti falle.
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Esempio 6: "Faccio uno stage di 6 mesi e non mi danno nemmeno il rimborso spese"
Soluzione ovvia: "Non farlo"
Quante sono le probabilita' che alla fine dello stage uno talmente stronzo da non pagarti nemmeno le spese ti assuma anziche' sfruttare un altro come te per i prossimi sei mesi? Pochissime. Se pur sapendolo vuoi farlo lo stesso, fallo pure ma non rompere.
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Scusatemi... io non sono cosi' cattivo e diretto di solito. Questo post serve solo per presentare le mie personalissime considerazioni e soluzioni a gente lamentosa. So benissimo che in alcuni esempi sono stato arrogante ed antipatico ma questo post e' indirizzato non ai lamentosi saltuari (categoria della quale pure io faccio parte) ma ai lamentosi perenni, quelli che TUTTI I SANTI GIORNI ti prendono da parte per lamentarsi di cose che sono facilmente risolvibili con le mie 6 soluzioni ovvie. Ma forse sono troppo idealista.

09 luglio 2009

Il toccabile (by REBUS)

Se la proiezione di un corto è una cosa tutto sommato semplice ed economica, la sua creazione invece è una vera e propria impresa che richiede la coordinazione di una troupe di centinaia di persone, l'impiego di macchinari e attrezzature molto costose, la pianificazione di molte attività diverse, a volte contemporanee, e l'investimento di grosse somme di denaro: girare (creare) un corto in modo professionale, anche in economia, costa comunque cifre dell'ordine del milione di euro. A fronte di questi costi e di queste difficoltà un corto riuscito, che ha successo, può rendere cifre straordinarie.

RE-BUSca (by REBUS)

Ringrazio il busca per l'invito, farò del mio meglio/peggio per non rientrare nella lista dei collaboratori utili...Questa è l'opera prima ,l'inizio di tutto.
Avrete dei problemi nel carpire il significato delle mie parole.... niente paura è un mio problema! Buona Visione.

08 luglio 2009

05 luglio 2009

Nuova iniezione di creativita'

Visto che i miei collaboratori sono piu' inutili dello sceriffo Amos di Cabot Cove, perche' non invitarne altri?
In veste di talent scout ho avuto modo di visionare due corti di un giovane regista d'avanguardia attualmente con base a Milano. La sua genialita' in "Il fratello..." e in "Il toccabile" mi ha colpito a tal punto che l'ho invitato IMMEDIATAMENTE a collaborare col mio blog.
Signori e signori, diamo un caldo benvenuto a REBUS e aspettiamo con trepidazione il suo primo post, possibilmente con contributo video!

02 luglio 2009

Questione di ritmo

Visto che i miei collaboratori sono piu' inutili del medico personale di Michael Jackson, rieccomi a scrivere un post di persona.
Oggi mi sono guardato dentro (metaforicamente) e mi sono accorto di essere una persona fastidiosa sul posto di lavoro perche' non prendo mai nessuno sul serio (a parte il capo) e faccio battute in continuazione, alcune delle quali bruttissime. E' come se leggeste il mio blog in continuazione per 24 ore, un incubo.
Inoltre coinvolgo decine di migliaia di persone ad ogni pausa caffe' in ogni momento della giornata, cosa che ha fatto declassare l'intero dipartimento di ingegneria e abbassare tantissimo la produttivita', al punto che quando vado in vacanza una settimana in Italia INSPIEGABILMENTE tutto torna a funzionare come si deve.
Che poi io il mio lavoro lo faccio anche, eh... ed il mio capo e' contento... solo che le persone che coinvolgo non sono abituate ai miei ritmi e non riescono a lavorare bene. Ma fatemi spiegare meglio:
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(RITMI LAVORATIVI DEL BUSCA)
- Arriva al lavoro alle 8.30.
- Nebbia mentale totale fino alle 10.50, produttivita' del 5%.
- Pausa caffe' di un'ora.
- 40 minuti a scarsa produttivita' (10%) fino alle 12.30.
(TOTALE MATTINATA: circa 20 minuti di lavoro effettivo).
- Pausa pranzo di un'ora.
- Nebbia mentale digestiva fino alle 16.00 produttivita' del 5%.
- Iperproduttivita' del 300% fino alle 17.30
- Pausa caffe' di un'ora.
- Iperproduttivita' del 300% fino alle 19.30.
(TOTALE POMERIGGIO: circa 7 ore e 40 minuti di lavoro effettivo)
(FINE RITMI DEL BUSCA)
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Faccio le mie 8 ore effettive insomma, e sono sul posto di lavoro per 11 ore.
11 ore in cui impreco contro Matlab ad alta voce (ed in Italiano che solo io capisco) e muovo la testa ascoltando i Faith no More in cuffia.
Poi il mio umorismo non e' sempre capito in maniera efficace ed e' talvolta pungente oppure incomprensibile ai piu' (dovete anche considerare che persone provenienti da altre nazioni hanno tipi di umorismo diverso o non ne hanno affatto).
Alcuni esempi:
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Collega super gentile:"Marco, posso vedere come hai fatto presentazione per domani?"
Io:"No." (Secco e serissimo. 15-20 secondi di silenzio. Poi sorrido e capisce.)
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(Pausa caffe')
Collega malese: "I giapponesi ci hanno attaccato con un esercito in bicicletta e hanno temporaneamente conquistato la Malesia"
Io :"Non potevate lanciare una manciata di chiodi sulla strada?"
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Anche a casa mi sorprendo di come la Didona stia ancora con me dopo battute orribili del tipo:
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Io:"Cazzo fa troppo caldo... poi ho anche 'sti pantaloni che son pesanti..."
Didona:"Perche' non compri i pantaloni di lino?"
Io:"Chi e', un tuo collega?"
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Didona:"Alla fine di influenza suina sono morte 200 persone..."
Io:"Credo che nel mondo ogni mese muoiano piu' persone per 'inciampo' "
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Non avevo niente da scrivere neanche oggi, ma i miei lettori si lamentavano. Poi finisco le idee subito e non mi resta che lasciare un altro post incomp

19 giugno 2009

Random cop

La Didona mi ha appena iniziato alla nuova frontiera dell'umorismo. I video musicali "Letterali".
Fantastici.

17 giugno 2009

Ridatemi Lino

Visto che i miei collaboratori sono piu' inutili della mezz'ora "Men" su Fashion TV, rieccomi a scrivere un post di persona. Sono preoccupato: il barbiere come lo intendo io e' una specie in via di estinzione ed il futuro non e' affatto roseo. Vi spiego cosa significa "come lo intendo io".
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La caratteristica principale del barbiere, ovviamente, NON E' saper tagliare i capelli. Avete capito bene: non lo e'. Il vero barbiere deve soprattutto saper conversare su qualsiasi argomento con una certa competenza. In particolare deve essere molto informato sul giuoco del calcio (dalla serie A alla squadretta locale), sul calciomercato (idem), automobili, gossip, gnocca e politica (anche qui dal parlamento sino al sindaco del comune piu' piccolo della zona). Inoltre deve condividere almeno il 50% delle tue opinioni ma allo stesso tempo controbattere su alcuni punti fermi in maniera anche un po' teatrale. Se ti trovi nel nord Italia, deve necessariamente essere meridionale, altrimenti non vale. Se e' oltre i 50 anni, magro e juventino e' perfetto.
Se ti concia come un cretino o come uno dei Bros anche se siamo nel 2009, non importa: deve sapere che Rana e Loseto sono stati ceduti in prestito dal Bari alla Paganese. E gli altri clienti in attesa DEVONO esprimere il loro parere sulla questione e dire se Loseto e' un giovane interessante oppure una pippa.
E poi, su richiesta, il barbiere deve avere fumetti porno come il Lando o Corna Vissute, sopratutto per i vecchietti. E DEVE esserci un vecchietto in attesa o che sta li' a chiaccherare anche se non deve tagliarsi i capelli.
Se parla di donne, deve conoscere tutte le situazioni sentimentali delle ragazze piu' belle del paese (rigorosamente aggiornatissime), mentre se parla di politica deve dire qualcosa contro il governo in carica (a priori) e proporre la sua teoria ESATTA su come salvare il paese e diventare la nazione piu' forte del mondo.
Alla fine dovresti cavartela con 10 euro.
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Il barbiere moderno, invece, si chiama hair stylist e ha 22 anni. Non ha fumetti porno ma Vogue. Non ti lava i capelli ma lo shampoo lo fa fare ad una ragazza che ti affonda la testa nelle tette. Invece della telecronaca dello spareggio salvezza della C2 ha musica da discoteca ad alto volume. Sa tagliare i capelli e conosce tutte le nuove acconciature alla perfezione. Se gli dici "accorciameli solo un po' qui dietro" impazzisce. Non sa parlare di gnocca perche' e' diversamente etero, non sa parlare di calcio e non ha idee politiche. Non e' a conoscenza del fatto che Kaka' e' andato al Real Madrid. Costa 50 euro. Fa discorsi SENZA SENSO, su cose che non capisco. I vecchietti sono banditi dal suo esercizio.
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Devono capire che a nessun vero uomo interessa avere i capelli perfettamente a posto.
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Dove andremo a finire.

25 maggio 2009

Profonde riflessioni



Visto che i miei collaboratori sono meno utili delle Reebok Pump, rieccomi a scrivere un post di persona. Oggi, mentre passeggiavo, mi sono venuti in mente due o tre argomenti seri da trattare sul mio blog perche' mi sembrava che scrivere idiozie per tre anni consecutivi potesse essere intellettualmente deprimente e potesse farmi passare per un cretino agli occhi della gente. Insomma anche io, come tutti, ho i miei sogni, i miei valori, la mie paure, le cose in cui credo, i miei punti fermi, i miei sentimenti. Uno di questi punti fermi e' scrivere minchiate, quindi quell'attimo di riflessione e' durato al massimo 45 secondi e poi ero gia' li' a fissare quei nuovi pantacollant trasparenti tanto di moda.

Tornando all'argomento principale del post, che tra l'altro non ho ancora definito, volevo dirvi che in quanto votante all'estero mi stanno arrivando i volantini elettorali dei miei partiti preferiti. L'anno scorso avevo optato per votare il simbolo dal design piu' accattivante, quest'anno opto per votare quelli che NON mi rompono le balle mandandomi il volantino. I primi a fregarsi con le proprie mani sono stati quelli de "Il popolo delle liberta' - Berlusconi presidente" (il cui nome sembra quantomeno ironico/sarcastico), i quali hanno colpito con una bella busta gia' venerdi' mattina. Confesso che sotto sotto ero anche un po' eccitato nell'aprile la busta perche' mi avevano detto che Berlusconi aveva nominato un casino di veline gnocchissime (che avrei votato subito) e invece, appena aperta la busta, ho visto quella li' nella foto. Ho fatto un urlo inorridito che si e' sentito fino a Birkenhead. La Didona ha subito pensato che avessi cancellato per sbaglio il salvataggio di Final Fantasy Tactics dopo 120 ore di gioco, invece quando anche lei ha visto la foto e' svenuta e ho dovuto cercare una foto del suo nuotatore britannico preferito per rianimarla.

Dopo questo shock ho aperto Facebook per controllare (cosa importantissima) se i miei amici avessero fatto uno di quei test del tipo "Che ingrediente della pizza sei?" con il risultato "Salame piccante", con a seguito dettagliata spiegazione psicologica del significato. Nessuno di loro l'aveva fatto, purtroppo, allora mi sono soffermato su quello che i miei amici pensavano. Uno aveva scritto "VIVI OGNI GIORNO COME SE FOSSE L'ULTIMO!".

Il lettore distratto potrebbe pensare: "va' che bello slogan, un invito a trascorrere ogni giorno pienamente, sentendosi appagati e senza mai rinunciare a niente, senza mai rimandare o essere pigro".

Io invece pensavo all'altra interpretazione: cazzo e' il mio ultimo giorno!!! PANICO!!! DOMANI MUOIO!!! AAAAAAAAAHHHH! Ma perche' proprio io!!! Mi chiudo nel letto a piangere, non chiamo nemmeno i miei... andatevene via tutti! No... cosa faccio... forse posso scappare... ma dove? Ma come? Merda merda merda.... ma guarda te se proprio oggi doveva essere l'ultimo giorno che mercoledi' c'era pure la finale di Champions... Dio mio che sensazione brutta... sudo tutto... ma tu pensa... cosa faccio adesso e chi lo spiega alla Didona poi... ho anche gia' pagato i biglietti per scendere in Italia, non me li rimborsano nemmeno... miii il giorno piu' brutto della mia vita!

La gente dovrebbe pensare prima di scrivere il proprio status su Facebook, c'e' gente sensibile che potrebbe leggerlo. Sarebbe stato meglio "Vivi ogni giorno come se avessi la certezza matematica di avere altri 50 anni davanti da vivere". In quel caso passeresti un giorno col buonumore, non con il panico di combinare qualcosa in fretta o la paura di morire.

22 maggio 2009

The inbetweeners

Visto che i miei collaboratori sono meno utili dei "Queen + Paul Rodgers", rieccomi a scrivere un post di persona. Un po' di tempo fa vi avevo consigliato una serie TV americana, The Big Bang Theory, che ad alcuni di voi era proprio piaciuta al punto di, addirittura, diventarne "fan" su facebook.
Come molti di voi sanno, fino all'anno prossimo non ci saranno nuovi episodi di quella serie, cosi' e' venuto il momento di introdurvi ad una nuova serie, questa volta strettamente British: The Inbetweeners. Come avrete intuito dalla foto in alto, trattasi di quattro studenti (ovviamente sfigati) con i soliti problemi adolescenziali con le ragazze e tutto il resto. Come al solito il plot sembra scontato, ma non lo e' perche' questa serie e' piu' volgare e stupida della media. Niente di eccessivo ma diverso, diciamo, da Bayside School.
Se volete cominciare a vedere una puntata-esempio, vi consiglio la numero 2 della stagione 1 "Bunk Off", quando marinano la scuola e vengono ovviamente scoperti (qualcuno di voi si identifichera' persino, credo). Se vi piace quella puntata cercate pure tutte le altre, sono una dozzina. Ma veniamo ai personaggi:
Simon e' il romantico del gruppo, innamorato di una ragazza sin da quando era bambino. Ha una fiat cinquecento gialla (qualcun'altro puo' identificarsi) con il mangiacassette. La ragazza non lo considera molto, ma sembra che col passare delle puntate un po' si innamori. Sembra. E quando riesce a combinare qualcosa di solito fa una figura di merda fotonica che ne pregiudica la continuazione.

Neil e' ovviamente il mio mito. Il "genio" della compagnia e' stupidissimo e suo padre e' chiaramente omosessuale, cosa che gli altri tre gli fanno notare in continuazione. La cosa bella di questo telefilm e' come i quattro protagonisti insultino reciprocamente i propri genitori.

Jay e' come Howard Wolowitz, impallinato con le ragazze ed altrettanto inconcludente. Spara balle gigantesche a cui nessuno crede.

Will e' il disadattato appena trasferito che vuole farsi benvolere a tutti i costi. Riesce a farsi amici gli altri tre inizialmente grazie al fatto che sua mamma e' molto carina (conosco altra gente che si puo' identificare in lui). Solo che ci vanno giu' pesante con la storia della mamma.
Sentite, cercate 'sta puntata "Bunk Off" e guardatevela che facciamo prima che stare qui a perdere 3 ore io a scrivere e voi a leggere. Che adesso che ho scoperto di essere un figo mica ho piu' bisogno del blog.

19 maggio 2009

No idea

Visto che i miei collaboratori sono piu' utili del Sega Mega-CD, rieccomi a scrivere un post di persona. Purtroppo, pero', ho finito gli argomenti. Non so se ve ne erevate accorti, ma in questo blog ho gia' parlato di:
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scrivere un blog, videogiochi anni '80, amici francesi che bestemmiano, frasi celebri di professori dell'ITIS, terminologie riguardo ai posti di lavoro, il piccolo Mignotti, le origini del mio soprannome, libri di fantascienza, eremiti montanari, lo studio, la mia biografia musicale, il Nobel, il lavoro all'estero, la musica di Belle & Sebastian, i quiz di cultura generale, fantacalcio, Morca, l'ispettor Zabov, Nintendo, automobili, futuro dei ricercatori italiani, avarizia, economia americana, dahu', Magic the gathering, films, invenzioni, morte, genialita', passioni istantanee, cognomi, Dylan Dog, linguaggio dei teenagers, truffe Telecom, bilanci, Jessica Fletcher, il professor Geppo, vendita di fotografie, videogiochi di ruolo, guida al femminile, stampanti fotografiche, analisi modale, vacanze, filosofia sulla durata della vita di una farfalla, allergie, John Deacon, siti idioti, cibo, campionati mondiali di calcio, musica italiana, tentati suicidi, musica internazionale, studio aperto e altre cose (mi fermo a giugno 2006, ci sono altri 3 anni quasi di blog da considerare).
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Vi renderete conto che non e' facile trovare nuovi argomenti, no?
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No. Quindi eccone uno nuovo e sorprendente.
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Oggi ero nel laboratorio di dinamica che eccitavo la mia barretta con una forza sinusoidale (non siate maliziosi, e' l'esperimento della mia tesi, niente di sessuale) quando, tutto d'un tratto, sono stato illuminato. Ho capito.
Ho capito che SONO UN FIGO! Ci ho messo quasi trent'anni in cui sono sempre stato troppo critico nei miei confronti e non ho mai creduto in me stesso. Invece oggi ero li' col mio esperimento (che tra l'altro NON sta funzionando) e mi sono detto:"Ma vaffanculo. Perche' devo sentirmi sempre inadeguato per qualsiasi cosa? Questo atteggiamento e' sbagliato!" Io sono molto sveglio, sto simpatico a molte persone, faccio battute divertenti, sono magro, non puzzo, riesco a parlare con persone di tutte le eta', razza e religione, sono sempre andato bene a scuola e non mi hanno mai licenziato per demerito da nessun lavoro, la gente mi chiede consigli, sono economicamente autosufficiente, ho una bella e dolcissima ragazza, una famiglia straordinaria e alcuni amici veramente buoni. Mi arrangio a fare tutto, tranne a giocare a badminton, e cerco di vincere tutte le mie paure affrontandole. Mi guardo allo specchio e nonostante le rughe, la faccia sbattuta, la testa grossa e le orecchie a sventola... mi piaccio! SONO BELLO! Ho della gente che aspetta che io scriva qui per LEGGERMI! Legge quello che scrivo e gli piace! E ritorna pure!
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Con questa consapevolezza recentemente acquisita comincero' a tirarmela oltremodo rendendomi odioso a tutti. Seguira' una fase in cui comincero' a pensare che nessuno mi voglia bene e saro' tristissimo, dopodiche' avro' attacchi di panico ad ogni occasione importante con successivo fallimento del mio dottorato.
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Ma per ora non me ne frega niente perche' sono nella fase in cui mi sento un figo e credo che tutte le donne mi desiderino e che tutte le Universita' e aziende migliori mi vogliano assumere dal 2010 pagandomi tantissimo.
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Che volete che vi dica... non avevo piu' idee per nuovi post e la solfa che non combino mai niente di speciale stava diventando patetica. Visto che questo post fa pena come d'altra parte la mia ricerca, la mia squadra di calcio del cuore, la mia faccia e la mia carriera, scrivetemi almeno dei commenti divertenti.

05 maggio 2009

Il Busca e lo shopping

Visto che i miei collaboratori sono meno gustosi di una Coca-Cola Diet, meno performanti della Juve delle ultime 4 partite e meno utili del levapelucchi "Piripicchio", rieccomi a scrivere un post di persona.
Come molti di voi sanno, il Busca e' talmente bello, intelligente ed interessante da avere la ragazza fissa da ormai 8 anni (festeggiati ieri) e le vuole tanto bene, ma tanto tanto. Solo che purtroppo anche la donna migliore del mondo e' pur sempre una donna e quindi ama lo shopping. Non c'e' nulla di male, si vedono tantissimi gruppi di amiche che vanno a fare shopping felici per mille negozi senza acquistare nulla. Alla Didona invece piace inspiegabilmente portarsi dietro me. Sono veramente odioso in quel contesto: i primi due negozi li reggo poi peggioro esponenzialmente.
Negozio numero uno: Busca bello fresco e riposato, se il negozio e' unisex guarda qualche cosa anche per se' stesso. Se la Didona chiede un parere lo fornisce sinceramente in modo sempre garbato. Attende pazientemente fuori dal camerino e regge attaccapanni, giacche, borse e borsette. Addirittura consiglia capi di vestiario carini non notati dalla compagna.
Negozio numero due: sulla faccia del Busca compaiono gia' le tipiche borse sotto gli occhi presenti sin dall'infanzia. Del negozio guarda solo se le commesse sono carine. Analizza la situazione e vede una ventina di donne che passano da uno scaffale all'altro toccacciando ogni vestito oppure staccando l'appendino per guardare il capo di fronte alzandolo a braccio teso. Poi lo rimettono a posto e passano al successivo. Comincia a cercare posti per sedersi. Alla domanda "Come mi sta?" risponde "Bene" a prescindere.
Negozio numero tre: mal di gambe, sudato col mal di testa. Assume la posizione classica con mani conserte dietro la schiena e sguardo di odiosa sopportazione. Immagina avventure sessuali con le commesse, anche quelle brutte. Scambia sguardi di solidarieta' con gli altri fidanzati/mariti. I piu' esperti lanciano occhiate del tipo "Non hai ancora visto niente, dilettante". Alla domanda "Come mi sta?" risponde con frasi casuali, talvolta appropriate talvolta no. "Ti sta molto bene questo", "Secondo me era meglio quello marrone", "Fammi un panino", "Un po' troppo scollato", "Cinquantatre'", "Renato Zero", "Sorry, I don't speak English". Cerca disperatamente posti per sedersi e di solito lo fa accanto ad un manichino mettendosi nella stessa posa.
Negozio numero quattro: faccia completamente distrutta, voglia di svenire/vomitare. Si trascina tipo zombi. E' li' ma nella sua mente sta pensando alla prestazione di Zambrotta in Italia-Ucraina dei mondiali di Germania 2006. Canticchia canzoni di Elio non famose tipo "Abate Cruento". Alla domanda "Come mi sta?" rischia di essere mollato rispondendo con un secco "Fa cagare". E' disposto a comprare l'intero negozio per fermare questa tortura. Perde la cognizione dello spazio e del tempo e ricorda momenti della sua infanzia stando fermo in piedi al centro del negozio con lo sguardo ebete e sognante verso un faretto.
Negozio numero cinque: devastazione totale, sembra un malato schizofrenico sbronzo. Comincia a provarsi anche lui abiti da donna, ne compra un paio in saldo. Alla domanda "Come mi sta?" viene lasciato quando risponde "Sembri incinta". Fa domande senza senso alle commesse che chiamano la sicurezza. Si crede un personaggio dell'isola dei famosi e cerca di procurarsi cibo attaccando la fauna locale con utensili derivati dagli attaccapanni.
Negozio numero sei: la Didona e' gia' tornata a casa da un'ora (senza comprare ovviamente niente) dopo averlo lasciato (cosa che verra' poi rimediata entro cena), lui continua a girare per negozi e a dare pareri ad altre ragazze che provano vestiti. Si addormenta in un camerino di Tommy Hilfigher e viene spazzato fuori dalle donne delle pulizie.
Non mi piace tanto fare shopping.

28 aprile 2009

Is de fainal caundaun

Visto che i miei collaboratori sono piu' inutili della "Yoga Flame" di Dhalsim, rieccomi a scrivere un post di persona. In realta' e' tutta una scusa per vantarmi del mio nuovo stupendo acquisto: la maglietta di Jessica Fletcher. Mi scadeva la Postepay e dovevo spendere i 15 euro che rimanevano. Non ho saputo resistere. Poi questa settimana ho anche creato il mio sito tutto personale di fotografia, del quale tra l'altro mi sono gia' stufato.
Dopo il solito preambolo superfluo, veniamo all'argomento principale del post: l'emigrante italiano all'estero. Dopo un attenta analisi durata quasi due anni e mezzo posso finalmente catalogare i vari tipi di emigranti a seconda dei loro comportamenti (ovviamente sara' una classificazione arrogante e superficiale, quindi avendovi avvisato prima nessuno si senta offeso):
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L'entusiasta: questo personaggio aveva probabilmente una vita di merda in Italia, quindi OVUNQUE sia finito non ammettera' nemmeno sotto tortura che qualcosa nella suo nuovo paese di adozione possa essere peggio che in Italia. Anche in Corea direbbe che c'e' piu' gnocca e si mangia meglio, quindi se finisce in un paese tipo Inghilterra/Germania/Spagna tutto e' perfetto ("altro che in Italia!") e se per sbaglio finisce in Svezia/USA/Giappone si sente onnipotente. Parla male del suo paese natale con chiunque anche quando si parla d'altro e se si prova a fargli notare cose semplici tipo la scarsa qualita' di cibo o l'alcoolismo o problemi tipo delinquenza (molto) minorile o un numero enorme di ragazze madri fingono di non sentire.
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L'integratista: (nota bene, non integraLista ma integraTista) vuole per forza farsi accettare subito dalla sua nuova patria. Dopo una settimana usa tutte le espressioni tipiche del posto, odia tutti le rivali della citta' in cui si trova (citta' vicine, squadre di calcio, i francesi, ...) e si veste come gli autoctoni. Prende tutte le abitudini (sia quelle buone che quelle cattive) e fa' sue tutte le tradizioni che appartengono ad un altro popolo (festivita', riti, appuntamenti mondani, campionati di freccette, etc.) e ne parla come se le avesse fatte sin da bambino. I veri abitanti del posto lo riconoscono subito, l'accento lo frega almeno per i primi 2 anni (minimo).
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Il merendero: e' italiano fino al midollo. Dopo 5 anni che e' qui mangia sempre pasta, pizza, crudo di parma, Parmigiano, mozzarella, grissini, va solo al ristorante italiano e se va in un ristorante non italiano ordina cose italiane e si lamenta che fanno schifo. Segue solo il campionato italiano, ha la televisione satellitare per guardare i canali italiani e sogna di tornare in Italia tutti i giorni. Con i colleghi, in qualsiasi discussione, tira fuori che in Italia siamo piu' bravi a fare qualcosa (moda, automobili, cibo, calcio, opere d'arte, mare, monti, donne, universita'). Poi sta qua perche' guadagna di piu'.
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Lo sforzante: lo sforzante e' un merendero che tenta molto lentamente di integrarsi, ha bisogno di tempo. Comincia a bere il caffe' istantaneo in tazzoni enormi, mangia patatine con l'aceto e sostituisce la fontina con il cheddar o la brioche con il muffin. Una volta ogni sei mesi prova una cena tipica ma poi ritorna alla sua pasta e pizza alternate a qualche salsiccia o cheesecake ad intervalli regolari. Parla dell'Italia solo se salta fuori l'argomento e fa battute ironiche su Berlusconi, la mafia o la capacita' degli italiani di arrangiarsi/fregarti. O tutte e tre le cose insieme, che si fa anche prima.
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Il rappresentante: questi e' solitamente all'estero per una breve vacanza ma ci sono emigranti che persistono in questo stato per mesi o anni. Egli era una persona normale in Italia, ma per il fatto che si trova all'estero DEVE rappresentare l'Italia e tutti i suoi tipici stereotipi e/o (cattive) abitudini. Alle feste porta la chitarra, fa casino e ci prova con tutte (perche' l'italiano all'estero cucca un casino), gesticola come Pulcinella, ascolta Pausini/Ramazzotti/Pavarotti, sa fare la pizza e invita tutti, perche' e' amico di tutti. Fa il figo, mescola il dialetto della sua citta' natale con la lingua del posto appositamente, fa il furbo e l'opportunista, cerca di fregare il prossimo e se ce la fa si sente grande e crede di essere il migliore, perche' lui e' andato a vivere all'estero mica e' rimasto in quel buco di citta' in Italia. E' un cretino.
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Poi mio fratello mi ha dato il link a questo fantastico video. Finalmente una band peggiore di quelle in cui ho suonato io.
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15 aprile 2009

Tazze, grafici e stati americani


Visto che i miei collaboratori sono meno utili della cottura croccante dei microonde, rieccomi a scrivere un post personalmente. Sono un po' demotivato, non ho piu' un ritorno di cazzate proporzionale a quelle che scrivo: il Bandito Precisino non analizza piu' metodicamente ogni mio post per cercarne gli errori, la Polli e' scomparsa e le visite degli abitudinari si fanno sempre piu' rare. Sono preoccupato: starete mica cominciando ad amare il vostro lavoro? Non mi arrendero' alla vostra indifferenza, sappiatelo.
Oggi volevo sputtanarmi raccontandovi un po' delle mie manie in modo che voi possiate sentirvi piu' tranquilli con le vostre e allo stesso tempo apprezzarmi come si apprezzano i disadattati dei films, perche' alla fine fanno tenerezza.
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1) Oggi stavo preparando un grafico per la mia tesi. L'avevo fatto prima a colori, poi ho pensato che in bianco e nero fosse meglio per vari motivi e ho cominciato a convertirlo in modo che fosse ugualmente comprensibile. Ho cominciato con quattro linee: una continua, una tratteggiata, una tratto-punto e una puntinata. Non va bene. Quella puntinata sembra grigia. Le faccio tutte continue e ci metto un simbolo ogni 50 punti diverso (rombo, quadrato, cerchio, triangolo). Il triangolo e' troppo simile al rombo, metto un asterisco. Il cerchio e il quadrato sono distinti ma quando sono sovrapposti fa un brutto effetto, metto un + invece del quadrato. Non male ma mi sembrano un po' troppo simili... allora quella con l'asterisco e quella col + le faccio tratteggiate e le altre continue. Bene.
La figura mi sembra un po' troppo allungata quando la inserisco nel documento. La schiaccio un po'. Cavoli se la schiaccio mi schiaccia anche i numeri sugli assi in maniera non omogenea con tutte le altre figure precedenti. Devo schiacciarla in fase di realizzazione in MatLab e non dopo in Latex. Ok, trovato il comando per cambiare le proporzioni della figura. Ma cacchio plottando i simboli ogni 50 punti mi e' andata a ramengo la legenda. Mi faccio spiegare dal guru come metterla a posto ed aggiungo altre 10 righe di codice solo per la legenda. Ok, sembra buona adesso.
Ma, cosa vedo! La lettera greca "zeta" nella legenda non e' in corsivo come quella nel testo e questo non e' bene. Cerco di metterla in corsivo ma non funziona cosi' frugo dieci minuti nell'help per capirne il motivo e scopro che devo cambiare l'intrprete del testo da tex a latex. Figo, funziona. Anche se adesso il testo e' un po' troppo vicino alla linea. Ci metto 4 spazietti va. Ma nooooooo! Anche sulla asse x la omega non e' in corsivo e la n del pedice e' in carattere Arial anziche' Times New Roman! Imperdonabile! Noto anche con orrore che uno dei punti che ho indicato con una freccia orizzontale si trova in realta' sotto alla freccia e quindi devo cambiare quella freccia specifica. Cacchio le mettevo con un ciclo automatico, adesso come faccio... potrei cambiarla manualmente ma se poi domani cambio i valori non funziona di nuovo... mi sa che devo fare in modo che quando il testo si trova sopra al punto la freccia debba cambiare automaticamente. Forse pero' era meglio tenere il triangolo ed eliminare il rombo. "Marco, it's time to play squash!". Cazzo ti sembra che stia perdendo tempo o giocando? Sto lavorando!
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2) Ci sono le tazze comuni per il caffe' nella sala mensa. C'e' una signora che le lava ogni giorno e le impila in un apposito contenitore. Prima che comprassero le fichissime tazze personalizzate del dipartimento ce n'erano una cinquantina tutte diverse e io usavo sempre la stessa (quella dell'universita' delle Hawaii) perche' mi faceva meno schifo sapere che la usavo sempre io. Dopo che le hanno uniformate, la mia tazza preferita e' scomparsa e sono sempre stato troppo pigro per portarmene una da casa, cosi' ogni giorno passo una ventina di tazze identiche cercando quella meno sporca (a me dispiace per la signora, ma non le pulisce bene). Solo che oggi non mi sono accorto che mentre facevo la mia selezione la signora era li' che mi fissava. Quando me ne sono accorto ho tenuto quella che avevo in mano per rispetto ed era quella piu' sporca di tutte. Ma che fastidio. Poi mi sono chiesto se fosse corretto usare le lettere greche in corsivo nel testo oppure fosse forse giusta l'interpretazione non in corsivo di Matlab.
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3) Nella bibliografia devo mettere devo mettere l'indirizzo dell'editore dei libri. Ma devo mettere solo la citta'? No perche' di questo ho proprio l'indirizzo completo con la via e tutto il resto. Con New York ho messo solo la citta' ma con quest'altra citta' dell'Oregon ho messo anche Oregon. Mi sa che devo mettere New York, State of New York. Ma sta troppo male. E poi USA devo metterlo? No perche' nel libro francese ho messo France. Pero' non ho messo la regione della Francia dove e' stato stampato. Nooo questo ha due edizioni ed io ho consultato la versione elettronica della biblioteca dove non c'e' scritto quale edizione e'. Ma la leggera' mai qualcuno la bibliografia? E la tesi? Tra l'altro devo ricontrollare tutte le lettere greche. Cazzo che schifo quella tazza.
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Sono a pagina 28, ma bisogna togliere due pagine di frontespizio, la pagina dell'abstract, l'indice, la lista delle figure, la lista dei simboli, la lista degli acronimi. Sto gia' diventando scemo. Probabilmente lo sono sempre stato ma viene fuori di piu' quando sono sotto pressione.
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Volevo cambiare argomento adesso. Si, cosi' a meta' post. Chi se ne frega delle mie manie, ho altre tremila fobie che vi raccontero' in altri post tra cui: paura di volare, paura di vomitare/svenire, fastidio nell'essere seduto a tavola senza vie di uscita, paura di fare la doccia se non sono passate almeno due ore dal pranzo, paura dell'acqua, degli insetti con troppe gambe, l'odio per i pomodori crudi, i funghi o i gamberetti. Ho l'imbarazzo della scelta.
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Il nuovo argomento di cui volevo parlare vi lascera' a bocca aper