05 maggio 2006

Lavorare all'estero


C'è una nuova moda nelle mamme del 2000, vantarsi dei figli che lavorano all'estero. Lo so perchè mia madre ogni settimana mi fa notare che una sua collega ha un figlio ingegnere che lavora su di una piattaforma petrolifera in mezzo all'oceano a ovest della Norvegia e che guadagna tantissimi soldi.
Io provo a farle notare che, sebbene si sia portato (o forse ha trovato là) una moglie che sta nella sua casetta sul fiordo, lui debba comunque rimanere una o due settimane sulla piattaforma prima di rincasare ed è per quello che lo strapagano (oltre che per la sua qualifica e per il fatto di essere un ingegnere che lavora in NON-ITALIA). Le faccio altresì notare che a me il ramo petrolifero non interessa nè tecnicamente nè ideologicamente (cosa ci fanno studiare così tanto se poi andiamo avanti a bruciare petrolio per qualsiasi esigenza?). Così se le rispondo che preferisco fare il professore all'ITIS di Borgosesia che andare su di una piattaforma in mezzo all'oceano mi prendo dello sfaticato, pigro, chiuso o scemo.
Ci sono abituato ed anestetizzato. Ma veniamo al dunque: da un po' di tempo si è diffusa la credenza (spesso vera ma non sempre) che all'estero è tutto più bello, che sei strapagato e funziona tutto alla perfezione. Così se una tua collega ti dice che suo figlio sta facendo uno stage in una ditta di Barcellona è un figo, se è regolarmente assunto in una ditta di Settimo Torinese uno sfigato. Nell'hinterland torinese ci sono delle aziende meccaniche che danno la merda (tecnologicamente) a mezza Europa, per non dire tutta. E pure agli Stati Uniti e Giappone.
E' vero che lo stipendio (parlo del ramo ingegneristico) di un ingegnere olandese è in proporzione almeno il doppio di uno italiano ma è anche vero che se non sei un ingegnere bravo non ti assume comunque nessuno così come non ti assumevano in Italia. Intendiamoci, a me l'idea di provare ad andare a lavorare all'estero mi attira parecchio, più per vedere cose nuove e culture differenti che per lo stipendio, e se un giorno mi capiterà l'occasione ci andrò di sicuro. Però smettiamola di mitizzare persone che hanno soltanto scelto stili di vita differenti o più ambiziosi e che non sono per forza migliori di chi si è fermato a lavorare a Passirana di Rho.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

In Italia ci sono aziende che danno la merda tecnologicamente ( o così ci fanno credere...) al resto del mondo quasi sempre grazie al fatto di sfruttare sciami di ingegneri sottopagati, perchè se dovessero pagarli veramente...
Per quanto riguarda l'acutezza della media degli esponenti della classe dirigente è meglio lasciare perdere...
All'estero non funziona tutto bene, non è vero, ma almeno (detto da gente che c'è stata per un certo periodo) nella maggior parte dei casi c'è una differenza (anche economica, eccheccazzo!) tra guidare il muletto e fare l'ingegnere...

Anonimo ha detto...

dimenticavo...
mia mamma è fuori dalla media, in quanto si vanta che lavoro a 600 metri da casa e ci vado pure in motorino...

ilbusca ha detto...

W tua mamma

Anonimo ha detto...

Chi va a Barcellona non fa lo "Stage" ma va mignotte sulle Ramblas e a bere chupiti e sangria. Le loro mamme dovrebbero saperlo cazzo, perchè mentre loro in Italia dicono al prete del paese "ah sapesse il mio Giangiorgio sta lavorando in una importante azienda...il mio Giangiorgio qui, Il mio Giangiorgio là..." il suo Giangiorgio si sta accendendo una canna dopo aver dato 40euro ad una prostituta olandese la quale ha detto hai suoi genitori che faceva l'Erasmus a Barcellona per essere "ispirata" da Dalì.
Dai Busca quando andrai (toccati) a Liverpool potrai vantarti al bar con gli amici come se avessi vinto il nobel.
Poi, se l'ha vinto D. Fo parlando come un idiota...hai buone speranze.

Anonimo ha detto...

confermo il ceruti e le sue opinioni su dario fo...

Anonimo ha detto...

Caro Busca, io ho provato a fare un'esperienza lavorativa estera, ti assicuro che non è assolutamente vero tutto ciò che si sente in giro, per lo meno non per tutti. Io mi soto sorbito 8 mesi di catenza di montaggio in scozia alla simpaticissima paga di 50 sterline settimanali... tieni presente che ai tempi un simpatico pacchetto di Marlboro ti costava 3,20 pounds. Ok, magari sarò stato sfigato, non sono ne ingegnere ne laureato ma questo vantaggio economico non l'ho mica visto, rigrazio solo i miei per avermi pazientemente mantenuto. Se parliamo invece di vantaggi intesi come esperienza allora sono daccordo, ho imparato l'inglese, ho imparato ad essere indipendente, sono diventato campione regionale di birra alla spina e ho fatto un sacco di amicizie, tutte cose che mi sono servite per trovare un buon lavoro in italia.

Anonimo ha detto...

sono due anni che lavoro a Ginevra...beh qui in Svizzera il fattore economico è particolarmente favorevole...ma in generale non è cosi'...e poi mi è toccato rinunciare ad un sacco di cose...boh...un'esperienza all'estero magari breve la consiglio a tutti!
...ma se dei soldi non ve ne frega piu' di tanto...e di fare "carriera" nemmeno (o se avete già la fabbrichetta come il Busca) statevene buoni in Italia e godetevi tutto...ci sono un sacco di puttanate che mi mancano...non pensavo...basta se no divento malinconico...


Ciao a tutti

Anonimo ha detto...

...a proposito Busca...gradirei un esempio di ditta nell'hinterland torinese che da la merda a tutto il mondo...mi sa che l'hai un po' sparata...va che siamo proprio gli ultimi...

ilbusca ha detto...

Dici che l'ho sparata troppo grossa?

Anonimo ha detto...

Perche non:)