09 dicembre 2007

Tanto per scrivere qualcosa

Mi rendo conto che sono mesi che non scrivo un post decente. Quindi, perchè cominciare proprio ora? Non vedo nessun motivo, quindi racconterò un po' di cose a caso come al solito.
Quando sono al lavoro e mi viene in mente di qualcosa che potrei scrivere nel blog, mi mando una mail con l'idea di base, in modo che una volta arrivato a casa possa ricordarmi di quello che volevo scrivere. Non funziona quasi mai, perchè la mia memoria fa schifo e gli indizi che mi mando sono troppo concisi.
Quella che mi son mandato giovedì ha scritto : "- aiuto studenti - tipi che non piacciono - razze - orecchie nei libri". Un po' mi ricordo cosa volessi intendere, ma mica troppo. Erano gli indizi per 4 posts, ma visto che difficilmente avrò ancora voglia di scrivere prossimamente li spreco tutti in questo.
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"Aiuto studenti" me lo ricordo: mercoledì sera ero in ufficio e verso le 5 è spuntato uno studente giapponese del terzo anno che non sapeva come fare una cosa con MatLab (software di calcolo) e sperava di trovare qualcuno che potesse aiutarlo, visto che il giorno dopo doveva esporre e gli mancava questa cosa. Gli ho detto di spiegarmi e lui, col suo terribile accento, mi ha esposto il suo problema.
Era una cosa che non avevo mai fatto, si trattava di far disegnare un grafico a quadretti, colorandoli in base a dei valori presi da una matrice. Sul subito avevo pensato di fingere un malore e fuggire. Poi, per non passare per ridicolo, avevo pensato di cacciarlo in malo modo dicendo che non sono pagato per aiutare gli studenti come lui all'ultimo momento e che doveva svegliarsi prima. In seguito, ho pensato di far scattare l'allarme antincendio per poter evacuare con una scusa valida. Alla fine ho optato per provare ad aiutarlo e consultando l'help di Matlab e sforzandomi un po' in mezz'oretta gli ho fatto sto grafico e gli ho fornito anche la routine per implementarlo nei suoi algoritmi.
Alla fine la sensazione di aver aiutato uno studente è stata bellissima. Continuava a ringraziarmi perchè mi ero anche fermato oltre l'orario di lavoro sebbene lui fosse un perfetto sconosciuto. Non mi capita quasi mai di sapere più cose di qualcun'altro e mi ha fatto sentire utile.
Questo era evidentemente un indizio per un post quasi-serio.
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"Tipi che non mi piacciono" devo averlo pensato dopo aver visto qualche situazione irritante di cui avrei voluto parlare nel blog, ma mi sono dimenticato quale comportamento fosse e così l'indizio è diventato inutile. Comunque sia farò un elenco dei tipi di persone/comportamenti che non mi piacciono proprio:
- Quelli che non rispondono ai saluti.
- Le ragazze brutte che se la tirano (so che questo può sembrare discriminante, ma la ragazza bella che se la tira è giustificata da me poichè fa parte del personaggio. Questo non significa che mi piacciano ma solo che le capisco e non mi irritano. Quelle brutte che se la tirano invece le trovo insopportabili).
- Quelli che parlano sempre di lavoro.
- I saccenti che non hanno mai dubbi ed insicurezze. I sicuri di sè.
- Quelli che quando si mettono con una ragazza scompaiono.
- Quelli che fanno delle accelerazioni spaventose da 0 a 150 Km/h per fare 100 metri (poi c'è il semaforo rosso di solito).
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"Razze" me lo ricordo. Dopo le lezioni di inglese avevo etichettato tutte le persone di varie razze che ho conosciuto a Liverpool con un aggettivo (positivo per non essere troppo razzista). Il Busca è un etichettatore, ma cambia anche spesso idea, quindi non dateci troppa importanza.
Messicani: simpatici, Cinesi: produttivi, Tedeschi: solidi, Inglesi (sobri): calmi, Inglesi (ubriachi): spudorati, Giapponesi: avanzati, Baschi: furbi, Polacche: grandi gnocche, Francesi: unici, Portoghesi: praticamente italiani, Ucraine: belle gnocche, Italiani: fantasiosi, Indiani: tranquilli, Scozzesi: intelligenti, Estoni: particolarmente fighe, Spagnoli: imperturbabili, Iraniani: gentili, Pakistani: decisi, Cecoslovacche: modelle.
So che alcuni sono dei luoghi comuni ma alcune associazioni non le conoscevo. So anche che tutte le popolazioni che ho censito dell'Europa dell'est sono al femminile e che sono tutte riferite all'aspetto esteriore, però non ho avuto modo di parlarci molto e conoscere meglio e comunque è tutto vero.
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"Orecchie nei libri". Le odio, sopratutto nei libri della biblioteca. Se devi ricordardi una pagina mettici un foglietto, non rovinare un libro che magari ha cento anni. Ah, ecco perchè mi ero appuntato "tipi che non mi piacciono"! A me non piacciono quelli che per ricordarsi una pagina di un libro ne piegano un pezzetto.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo non è un commento superfluo!

Anonimo ha detto...

No a me riescono abbastanza bene i commenti superflui, del tipo: "Ma quando mai mi deciderò a fare sto benedetto giretto in Estonia??!"

Anonimo ha detto...

pare che in Estonia ci sia la più alta percentuale di belle figliole in tutto l'est europa (alte, belle, giovani, benfatte, con gli occhioni dooolci e che non capiscono una mazza di italiano)

Anonimo ha detto...

la mazza la capiscono

ilbusca ha detto...

ma insomma! ma insomma!

Magi ha detto...

"Quelli che fanno delle accelerazioni spaventose da 0 a 150 Km/h per fare 100 metri (poi c'è il semaforo rosso di solito)."

...e sticazzi! Ne voglio una!

Anonimo ha detto...

di cosa?di mente...!

Magi ha detto...

?