Bold street, la parallela alla mia umile Wood Street, è una strada molto interessante piena di persone e chewing-gum appiccicati per terra. La sua caratteristica principale è sicuramente però la presenza di cinque musicisti che si alternano durante la giornata per racimolare qualche pence da qualche passante e soprattutto da me. C'è da dire che le monete da 1 e 2 pence sono talmente ingombranti quanto inutili che ti invogliano ad elargirle al prossimo senza alcun rimorso, anzi. Così tengo da parte queste monete di rame e quando vado verso il centro le tengo pronte per darle ai miei preferiti.
Il migliore di tutti è sicuramente il trombettista, sia per presenza scenica che per talento artistico. Sulla cinquantina-sessantina spazia da Simon & Garfunkel alle canzoni religiose con un timbro ed un'intensità che meriterebbero ben altro pubblico. Se c'è lui gli do tutte le monetine (a volte arrivo anche a 30 pence).
In seconda posizione c'è il nonnetto credo ultracentenario con la fisarmonica della foto. Musicalmente osceno sbatte avanti e indietro lo strumento con poca grazia ma tocca il cuore con lo sguardo e con il tipico "ehc'rsth'nk" di ringraziamento.Nonostante la grande stima che ho per lui si merita però solo mezzo gruzzolo.
In terza scatta il percussionista delle tolle di latta. Ha tre tolle da 10 litri della vernice arrotondate per non tagliarsi e le tamburella molto meglio dei fastidiosi bonghisti dell'alpàa. Ha anche un volto simpatico ma è troppo giovane (sulla trentina) per meritarsi più del mezzo gruzzolo che non ho dato al nonnetto.
In quarta posizione il flautista. Non è ultimo solo perchè ha coraggio da vendere. Ha il flauto delle medie e suona secondo me note a caso. Però ogni tanto imbrocca una melodia gradevole e allora si merita non più di 8 pence.
In ultima posizione c'è il chitarrista con amplificatore. Molto bravo tecnicamente fa il suo dovere alla grande però è troppo ben vestito e ordinato per meritarsi dei soldi, non ha nemmeno la barba incolta. Quando lo vedo passo dall'altra parte della strada. Guai a dare dei soldi al chitarrista.