20 giugno 2006

I miti del Busca: John Deacon

Per chi non lo sapesse, John Deacon era il bassista dei Queen. Sicuramente era il componente meno famoso del quartetto e senza dubbio il mio mito. Deacon ha scritto perle del calibro di Spread your wings, You're my best friend, In only seven days, Another one bites the dust e I want to break free. In qualche album John ha suonato anche la chitarra ritmica e acustica e qualche volta la tastiera.
John è l'unico dei Queen viventi ad avere un briciolo di pudore. Dopo la sua onorata carriera non cerca di fare ulteriori soldi con patetici concerti per nostalgici come i più famosi Brian May e Roger Taylor. Lucra il meno possibile sulla morte di un suo compagno.
John Deacon sembrava il nerd del gruppo ma era un grande. Faceva dei giri di basso bellissimi e chi montava i pezzi gli abbassava sempre il suo volume perchè la gente voleva sentire la voce di Freddie, la chitarra di Brian, la batteria di Roger e POI anche il basso di John. Solo chi ha gli spartiti originali o un buon orecchio sa come suonava John.
John era sicuramente il più brutto ed il più introverso del gruppo, ma questo non gli ha impedito di sposarsi ed avere sei figli. John aveva una pettinatura assurda negli anni ottanta che ha rischiato di compromettere la mia stima per lui. John è un ingegnere (o ha una laurea equivalente in elettronica) e guidava una mini. Non sapeva cantare, però aveva costruito un pedalino per la chitarra di Brian.
John è il ritratto di chi la sa lunga ma è umile.

19 giugno 2006

Il poliallergico Busca

Al decimo raffreddore da aprile a giugno, i miei mi hanno obbligato ad andare dall'allergologo per scoprire a cosa cavolo sono allergico. Ti mette lì in posizione eroinomane e comincia a metterti gocce di sostanze varie nella parte interna dell'avambraccio, poi ti punzecchia per farle penetrare e vedere cosa succede. Dopo cinque minuti quelle che ti prudono in quantità orrenda sono le sostanze a cui sei allergico.
E' facile ed ho fatto un buon punteggio: sei. Sono allergico a cani, gatti, roditori, acari, pollini di ulivo e graminacee.
Mi dispiace perchè nei progetti futuri con la Didona volevamo un animale domestico. Devo disdire la prenotazione di quell'adorabile acaro da nove kg che mi assicuravano in grado di portare pantofole e giornale.

18 giugno 2006

Pensieri insensati

L'altro giorno pensavo alla lunghezza della vita di una farfalla, che si dice essere di pochi giorni (non so se sia vero, ma la riflessione è comunque valida).
Questi pensieri filosofici mi vengono solitamente quando guido da solo o quando sono seduto sulla tazza del water e non ho nulla per appuntarmeli, così svaniscono come sono venuti.
Questa volta il pensiero mi è ritornato in mente, quindi deve essere particolarmente intenso.
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Pensavo a condensare la vita di un uomo (per comodità un centenario) nei 4 giorni di vita di una farfalla.
Così il primo giorno dovrebbe dedicarlo a nascere, imparare a camminare, parlare, leggere, scrivere, seguire le scuole elementari, medie e superiori e, se è una farfalla studiosa, potrebbe pure riuscire a laurearsi.
Il secondo giorno dovrebbe trovarsi un lavoro e un/una compagno/a, sposarsi e mettere al mondo dei figli, lavorare per comprarsi casa e macchina e far studiare i figli, andare a pescare e/o giocare a poker dagli amici.
Il terzo giorno dovrebbe lavorare ancora un po', poi andare in pensione, badare ai nipotini, imparare a giocare a bocce, dar da mangiare ai piccioni, andare in vacanza a Bellaria ed insultare i giovinastri.
Il quarto giorno potrebbe lamentarsi in continuazione, cominciare a dire frasi sconnesse, spaccarsi un femore e dopo un po' morire nel proprio letto.
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La riflessione più profonda dopo questo pensiero è stata: una farfalla avrà sempre una scusa pronta quando non vorrà fare qualcosa. Se un compagno delle elementari le chiede se domani pomeriggio vuole andare a giocare a casa sua, lei potrà sempre rispondere:"Non posso, domani devo trovarmi un lavoro, sposarmi, mettere al mondo dei figli, lavorare e poi volevo andare a vedere la macchina nuova e farmi una pescata. Se vuoi possiamo vederci la sera per un poker."
Se invece un compagno di università le chiedesse di venire a vedere i Pearl Jam a settembre lei potrebbe subito rispondere:"A settembre potresti portarci qualche mio pro-pro-pro-pro-pro-nipote, io dovrei schiattare giovedì."
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Credo che la razza degli ingegneri-filosofi sia la peggiore in assoluto.

17 giugno 2006

Operazione vacanza


Ecco l'ultimo post della mia valida collaboratrice... dopo questo il blog tornerà alla sua solita mediocrità.
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Consegno alla storia questo mio ultimo post..(dai prossimi giorni tutto il mio tempo libero sarà infatti impiegato a grattare le punture di punture di zanzara che mi procurerò sullo scavo di Trino: tre settimane di scavo in cripta, con tassi di umidità inimmaginabili mentre fuori, sul piede di guerra, attendono sciami di insetti, all’ombra dei dismessi reattori nucleari).
Ad ogni modo si avvicinano le vacanze e questo è un appello che rivolgo a tutti perché mi aiutiate a convincere il Busca, notoriamente restio a qualsiasi viaggio che lo porti più in là di Varallo, ad andare in vacanza.
Fategli notare che il mondo bello e merita di essere girato.
Assicurategli anche voi che questa volta la perfida Didona non lo costringerà a massacranti itinerari di lunghezza infinita scanditi da continui cambi di direzione e retromarce improvvise, che non lo costringerà a pernottare in catene alberghiere a bassissimo costo e comfort né tanto meno all’odiato campeggio o ad altre scomodissime soluzioni che le piacciono tanto.
Assicurategli inoltre che non permetterò più che sadiche famiglie francesi lo torturino imponendogli per cena mele soffritte con formaggio caprino.
Ditegli che non lo porterò più, se non vuole, al mare, né tanto meno lo costringerò a fare il bagno, anzi nemmeno ci avvicineremo al bagnasciuga perché impedirò che si procuri nuovamente una grave ferita come quando a Varazze un sassolino gli ha procurato un taglio di ben 3 mm. (di cui ancora si lamenta)!
E neanche lo porterò più in posti dove la temperatura non scende mai sotto i 40 gradi (all’ombra)!
E prometto altresì che non lo farò più dormire in posti inquietanti come Villa Rosa (sebbene a mio giudizio la pensione Villa Rosa sui colli romani, con il suo vivace intonaco rosa shocking , la sua “hall” arredata con cassettone adorno di foto dei parenti defunti, la sua sala da pranzo sovrastata dalla Madonnina in gesso posta al di sotto delle luci stroboscopiche -per improbabili notti di festa- e davanti alla gigantografia delle torri gemelle – ai tempi da poco distrutte- , essendo nel complesso la cosa più Kitsch mai vista, meritava da sola tutta la vacanza.
E giuro, giuro e rigiuro che mai più lo costringerò ad assistere a scene deplorevoli come quella di Solange in salopette fucsia che si fa cacciare fuori dalla chiesa dal custode di santa Chiara di Assisi.
Quindi vi prego, provate a convincerlo a pensare ad una vacanza un po’ più intensa del previsto soggiorno a Pila con escursione a Micciolo.

16 giugno 2006

Geppo risponde (2)

Geppo risponde all'unica persona che gli pone domande... Ceruti. Sempre meglio del Cek che non manda nemmeno una foto.
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Domanda
Perchè le donne schiacciano il dannato tubetto del dentifricio vicino al tappo?
Morrie Ceruti, Scopa (VC)
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Risposta del Prof. Geppo
La risposta al tuo quesito mi è stata data da un mio conoscente assassinato in circostanze misteriose. Nessuno sapeva, prima d'ora, che io ero l'unico custode di questo importante segreto. Ormai non riesco più a tenermelo dentro, devo dirlo a qualcuno o scoppio.
Le ragazze che vivono con te fanno parte della setta di Morca. Gli adepti di questa setta, quasi esclusivamente femminile, compiono giornalmente riti apparentemente comuni che in realtà rappresentano segnali per gli altri adepti. Ad esempio il dentrufut, il rito del dentifricio, serve appunto a segnalare che nella casa c'è qualcuno esterno alla setta (TU!). Il gironet, un rito consistente nell'affiancare un parcheggio tra due altre autovetture e continuare per circa otto-dieci minuti a fare manovre senza senso per poi andarsene, indica un luogo magico che gli appartenenti alla setta non possono occupare mentre la gente normale sì.
Se vivi con loro avrai notato anche il parlafuff, ovvero il continuo cianciare durante una partita di calcio alla televisione. Questo rito serve per attirare l'attenzione sulla setta. Sembra fallimentare ma talvolta alcuni eletti vengono distratti e non le ignorano come la gente comune.
Esistono migliaia di questi riti. Ti cito ancora il sciop, vagare per negozi senza avere un obiettivo preciso. Riconosci gli appartenenti alla setta dal loro continuo incuriosirsi per qualsiasi prodotto e dal susseguente uscire dal negozio senza aver comprato niente. In questo rito sono solitamente accompagnate da un ragazzo ignaro ed indispettito.
Quelli che non appartengono alla setta escono invece da casa per raggiungere il negozio, chiedono al primo commesso quello che vogliono, lo comprano e, una volta usciti dal negozio, non entrano in altri negozi ma tornano a casa (tempo circa 15 minuti).
Gli appartenenti a questa setta devono andare almeno una volta nella vita in pellegrinaggio a Morca. Se hai dei dubbi sulle ragazze che vivono con te osserva se compiono qualcuno di questi riti e guarda se nel diario hanno un adesivo della scuola di trial.
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Il consiglio di Geppo
Se una ragazza carina ti dice che vuole premere il tuo tubetto nel centro, aspetta un attimo a tirar fuori la storia di Morca. Chiedile prima cosa intende.

15 giugno 2006

Ne ho solo più due...


di post della Didona intendo... li sfrutto in questi periodi di stanca creativa...
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La decadenza. Non solo morale, ma adesso anche fisica. Si, sento l’età che avanza, e questo mi mette in crisi. Ma ci pensate qualche volta, a come passa in fretta il tempo? Che magari solo un mese fa, o un anno fa, o tre anni fa, o dieci anni fa, facevate questo e quello e vi sembra ieri e invece è passata un’eternità? Sembra ieri che andavo alle Medie, sembra ieri il Liceo, sembra ieri che mi sono iscritta all’Univeristà (ricordo reso indelibile da un mio approcio poco gentile col maniglione antipanico della Segreteria su cui non mi dilungherò), sembra ieri che mi sono laureata tra il plauso generale, sembra ieri che ho conosciuto il Busca (e invece stiamo già insieme da più di cinque anni..cribbio!)…

Ebbene, eccomi, dopo aver toccato l’apice (più o meno tra Dicembre 2004 e Gennaio 2005, non l’ho deciso per motivi partcolari di studio, lavoro o sentimentali ma perché se non ricordo male in quel periodo si colloca la mia più colossale piomba di tutti i tempi a seguito della quale pretendevo, nonostante gli scongiuri del Busca, di dormire nel suo bagno tra il cesso e il bidet, usando come cuscino uno scapino del Lucio), incontrovertibilmente nella fase di decadenza, anzi di picchiata (tipo Colorado Boat ma senza Prezzemolo né schizzi di acqua).

Ecco gli indizi precipui del mio declino fisico: ho una ruga ammonitrice sulla fronte, non riesco più a mangiare un’intera confezione di Cornetti Algida senza stare male, a momenti morivo dopo sei minuti di cammino verso l’Alpe Jattal, e quindi non mi resta ch attendere con area sofferente che la forza di gravità cominci a far vedere i suoi effetti devastanti sul mio fisico.

Mi sento vicina alla scadenza e per di più con la consapevolezza di non aver realizzato i 10 progetti che mi ero prefissa di raggiungere entro i 25 anni (ed è grave visto che – e questa la copio da una battuta di Friends- di anni ne ho 25 e 21 mesi. Ed è ancora più grave visto che molte di queste cose sono acquisite dal 99% delle ragazze a 15 anni):

1-imparare a camminare con i tacchi
2-imparare a truccarmi
3-trovare un bel lavoro soddisfacente
4-scrivere un libro
5-imparare a cucinare
6-andare in America a fare l’originale vacanza tra Maine e Massachusetts, dal titolo "sulle tracce della signora in Giallo"
7-imparare a giocare a scacchi
8-imparare a distinguere i vini con raffinatezza
9-dare il mio contributo a rendere il mondo più giusto, vivibile e felice (ero una bambina ambiziosa e illusa)
10-farmi portare in vacanza dal mio moroso anche quest’anno (va be’ Busca, forse questa è un po’ pilotata)

Dunque ora ditemi: anche voi a volte vi sentite già vecchi o siete tra quei fortunati che il tempo gli scivola addosso come acqua fresca e si sentono sempre realizzati e tutto gli va sempre dritto? Oppure siete tra gli ottimisti per i quali il tempo che passa è portatore di saggezza, maturità, equilibrio ecc. (ebbene sappiate che andate solo verso la vecchiaia!!)
Per favore fatemi uscire dall’ennesimo tunnel in cui mi sono cacciata. Anche a scarpate.
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...io non mi sento vecchio...

14 giugno 2006

Level up!

La mia febbre da videogioco di ruolo mi ha portato a vivere la mia esistenza come un personaggio in continua evoluzione che apprende nuove abilità vivendo. Oggi, valutando il prezzo di un portagomma in ottone, sono passato al livello 19 e ho imparato l'abilità "Invoca Spongebob".
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Ecco la mia scheda completa:
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Name : Busca
Race : Trees Elf
Alignment : Chaotic Good
Level : 19
Total EXP : 1829
HP : 78/90
MP : 14/14
Ability :
Photography **--------
Electric Bass ***-------
Astronomy *---------
General Knowledge **--------
English *---------
Gossip ----------
Engineering **--------
Invoke Spongebob *---------
Football *---------
Humour **--------
Research & Dev. ----------
Sex *---------
Reading *---------
Writing ----------
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Non posso che migliorare, se leggo per qualche settimana "novella 2000" e "Di più" posso arrivare al livello 1 di Gossip!

13 giugno 2006

I consigli alla Didona (3)

La mia Piccettina mi aiuta con i suoi post (migliori dei miei) nei momenti di crisi creativa che stranamente coincidono con avvenimenti tipo mondiali di calcio...

Dopo il grande successo dei miei primi sfoghi pubblici vi darò in pasto tutti gli altri piccoli, grandi tormenti della mia vita. Ridete di me.

Continua la crisi del ventisettesimo anno e parallela ad essa la mia accurata autoindagine psicologica sulle tracce della mia inadeguatezza. Perché, nonostante i miei (pochi?) sforzi rimango sempre, imperterrita, negli anni, un vero disastro? Un capolavoro di goffaggine? Tutto quello che tocco, e soprattutto che indosso, si rovina, deteriora, macchia, sgualcisce, strappa, sdrucisce, sfilaccia…?. Gli esempi non si contano, ma vi dirò del più recente, che mi ha profondamente segnato. Acquisto, incautamente e impulsivamente, come il migliore Busca mi ha insegnato a fare, due paia di Jeans in un negozio di abiti per giovani trendy della Bassa Valle, sacrificando così parte non trascurabile del mio modesto assegno di ricerca mensile (si, sono tirchia anch’io, dicono…). Sono soddisfatta in particolare per il mio nuovo paio di Jeans dalla linea morbida che si allargano sotto, con tutte le cuciture che tagliano obliquamente il pantalone e i profilini rossi. D’accordo, forse a pensarci bene, dietro non mi vestono perfettamente, sarà colpa del sedere a lecca lecca (per la definizione ci tengo sempre a ringraziare l’ing. Marco Peroni, che la coniò, peraltro per contrapporla a quella di sedere a chupa chupa, attribuibile ad una fanciulla con ben altri argomenti fisici)…Però sono belli, e li indosso con soddisfazione. Una volta. Perchè la seconda volta c’è già lei: la famigerata macchia, per l’occasione anche doppia. Esame alla luce nitida del mattino: due belle macchie, simmetriche, nella parte appena sotto il sedere o all’inizio della gambe, dal sospetto color oro, due strisce…cresce il presentimento che si fa sempre più forte in me..., si proprio loro, le tipiche macchie dell’imbecille che si siede su una sbarra/ringhiera arrugginita…la RUGGINE! Noo..non può esser vero…Ora tutti quelli che tra di voi, (come me) sono autentiche autorità in fatto di macchie e smacchiatori, i seguaci della religione del Viavà, sapranno che di macchie temibili ce ne sono tante, ma l’unica veramente inestirpabile, è lei, la ruggine. Comincia il doloroso percorso in un crescendo di ansia: semplice ed inutile lavaggio in lavatrice, poi a mano. Niente miracolo. Tentativi col Viavà. Fallimentari. Con poltiglia di sale e limone (che scolorisce e deteriora il tessuto circostante ma non sposta di un millimetro la macchia). Patetico. Da casalinga frustrata che legge le rubriche di consigli delle riviste femminili (un assaggio del mio futuro). Ora da voi vorrei che, lasciati perdere eventuali consigli su improbabili soluzioni smacchianti, mi diceste: è normale che questi episodi abbiano frequenza praticamente quotidiana? Sono solamente goffa o c’è dietro una patologia seria? E ditemi: continuo ad indossare i pantaloni incriminati con finta disinvoltura, li tingo di verde pistacchio per depistare, ci lego in vita un maglioncino anche in Agosto, smetto di comprare vestiti e mi vesto solo con i ruvidi sacchi di iuta della posta aerea (mio padre lavora in posta, magari me li può procurare)?
Grazie.
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P.S.: comunque sono sempre fortunella. Per potermi permettere di indossare comunque i pantaloni macchiati e al contempo distrarre l’attenzione dal sedere a lecca lecca di cui sopra, gli stilisti mi sono venuti incontro proponendo per l’estate 2005-2006 una vasta gamma di camicie e casacche lunghe e coprenti…Camicia aperta o casacca…o tutte e due? La vanità è donna.

12 giugno 2006

Un obiettivo preciso (2)

Oggi ho cominciato il mio percorso verso il Nobel. Ho deciso di vincerlo in fisica e quindi ho iniziato col reperire materiale, stamparlo e leggerlo. Visto che le basi della fisica le ho già studiate ho pensato di studiare le materie che non avevo inserito nel piano di studio quando seguivo i corsi all'università.Così ho letto un pezzo del primo capitolo di "Theoretical and Experimental Modal Analysis" di Maia, Silva, He, Lieven, Lin, Skingle, To, Urgueira. Ovviamente la cosa che più mi ha colpito, dopo il cognome "To", è il fatto che la mia attenzione, a due anni dal termine degli studi, dura dai tre ai cinque minuti.Devo allenarmi. La materia è ostica ed il libro è in inglese eppure c'è gente meno in gamba di me che l'ha letto e l'ha capito, quindi posso farcela. Per ora si parla di masse che rimbalzano su e giù a causa di qualcosa che le spinge su molle ed ammortizzatori. Il mio cervello, associandolo immediatamente al sesso, si è distratto ed ha reso inutile il quarto d'ora precedente e la prima giornata di studio è stata un fallimento.Sfogliando il libro ho notato che parla SOLO di masse che rimbalzano, quindi devo affrettarmi a studiarlo e finirlo o diventerò un maniaco sessuale (più di quanto non lo sia già). Può darsi che serva a qualcosa sapere come rimbalzano le cose, altrimenti non si metterebbero in otto a scrivere un libro su quello.

11 giugno 2006

Gli acquisti impulsivi del Busca (1)

Volevo una stampante fotografica per realizzare stampe di qualità fatte in casa spendendo uno sproposito in carta ed inchiostri. Cosa volete, sono fatto così, non mi piace pagare uno per fare la seconda cosa più bella della fotografia dopo lo scatto. Così, visto che la mia stupenda Didona voleva farmi un bel regalo di compleanno, ho colto la palla al balzo ed unendo i nostri sforzi ci siamo comprati una sboronissima Hp Photosmart 8750.
E' grande come mezza lavatrice e probabilmente sfrutterò il 10% delle sue capacità, però mi tiene compagnia con la sua simpatica presenza ed il suo design aggressivo. Siccome non ho ancora il monitor bilanciato come si deve, quando cicco la stampa di un A4 piango cinque minuti per il costo dell'errore e la spengo per un'oretta.
Quando stamperò l'A3+ con carta Hp Premium Plus Photo Satin dovrò accendere un mutuo, ma dopo i circa 5 giorni necessari per l'asciugamento della stampa potrò finalmente vantarmi al bar con gli amici. Tranne con Cek, che non è più mio amico perchè non mi manda la sua foto da mettere sul blog.