La mia Piccettina mi aiuta con i suoi post (migliori dei miei) nei momenti di crisi creativa che stranamente coincidono con avvenimenti tipo mondiali di calcio...
Dopo il grande successo dei miei primi sfoghi pubblici vi darò in pasto tutti gli altri piccoli, grandi tormenti della mia vita. Ridete di me.
Continua la crisi del ventisettesimo anno e parallela ad essa la mia accurata autoindagine psicologica sulle tracce della mia inadeguatezza. Perché, nonostante i miei (pochi?) sforzi rimango sempre, imperterrita, negli anni, un vero disastro? Un capolavoro di goffaggine? Tutto quello che tocco, e soprattutto che indosso, si rovina, deteriora, macchia, sgualcisce, strappa, sdrucisce, sfilaccia…?. Gli esempi non si contano, ma vi dirò del più recente, che mi ha profondamente segnato. Acquisto, incautamente e impulsivamente, come il migliore Busca mi ha insegnato a fare, due paia di Jeans in un negozio di abiti per giovani trendy della Bassa Valle, sacrificando così parte non trascurabile del mio modesto assegno di ricerca mensile (si, sono tirchia anch’io, dicono…). Sono soddisfatta in particolare per il mio nuovo paio di Jeans dalla linea morbida che si allargano sotto, con tutte le cuciture che tagliano obliquamente il pantalone e i profilini rossi. D’accordo, forse a pensarci bene, dietro non mi vestono perfettamente, sarà colpa del sedere a lecca lecca (per la definizione ci tengo sempre a ringraziare l’ing. Marco Peroni, che la coniò, peraltro per contrapporla a quella di sedere a chupa chupa, attribuibile ad una fanciulla con ben altri argomenti fisici)…Però sono belli, e li indosso con soddisfazione. Una volta. Perchè la seconda volta c’è già lei: la famigerata macchia, per l’occasione anche doppia. Esame alla luce nitida del mattino: due belle macchie, simmetriche, nella parte appena sotto il sedere o all’inizio della gambe, dal sospetto color oro, due strisce…cresce il presentimento che si fa sempre più forte in me..., si proprio loro, le tipiche macchie dell’imbecille che si siede su una sbarra/ringhiera arrugginita…la RUGGINE! Noo..non può esser vero…Ora tutti quelli che tra di voi, (come me) sono autentiche autorità in fatto di macchie e smacchiatori, i seguaci della religione del Viavà, sapranno che di macchie temibili ce ne sono tante, ma l’unica veramente inestirpabile, è lei, la ruggine. Comincia il doloroso percorso in un crescendo di ansia: semplice ed inutile lavaggio in lavatrice, poi a mano. Niente miracolo. Tentativi col Viavà. Fallimentari. Con poltiglia di sale e limone (che scolorisce e deteriora il tessuto circostante ma non sposta di un millimetro la macchia). Patetico. Da casalinga frustrata che legge le rubriche di consigli delle riviste femminili (un assaggio del mio futuro). Ora da voi vorrei che, lasciati perdere eventuali consigli su improbabili soluzioni smacchianti, mi diceste: è normale che questi episodi abbiano frequenza praticamente quotidiana? Sono solamente goffa o c’è dietro una patologia seria? E ditemi: continuo ad indossare i pantaloni incriminati con finta disinvoltura, li tingo di verde pistacchio per depistare, ci lego in vita un maglioncino anche in Agosto, smetto di comprare vestiti e mi vesto solo con i ruvidi sacchi di iuta della posta aerea (mio padre lavora in posta, magari me li può procurare)?
Dopo il grande successo dei miei primi sfoghi pubblici vi darò in pasto tutti gli altri piccoli, grandi tormenti della mia vita. Ridete di me.
Continua la crisi del ventisettesimo anno e parallela ad essa la mia accurata autoindagine psicologica sulle tracce della mia inadeguatezza. Perché, nonostante i miei (pochi?) sforzi rimango sempre, imperterrita, negli anni, un vero disastro? Un capolavoro di goffaggine? Tutto quello che tocco, e soprattutto che indosso, si rovina, deteriora, macchia, sgualcisce, strappa, sdrucisce, sfilaccia…?. Gli esempi non si contano, ma vi dirò del più recente, che mi ha profondamente segnato. Acquisto, incautamente e impulsivamente, come il migliore Busca mi ha insegnato a fare, due paia di Jeans in un negozio di abiti per giovani trendy della Bassa Valle, sacrificando così parte non trascurabile del mio modesto assegno di ricerca mensile (si, sono tirchia anch’io, dicono…). Sono soddisfatta in particolare per il mio nuovo paio di Jeans dalla linea morbida che si allargano sotto, con tutte le cuciture che tagliano obliquamente il pantalone e i profilini rossi. D’accordo, forse a pensarci bene, dietro non mi vestono perfettamente, sarà colpa del sedere a lecca lecca (per la definizione ci tengo sempre a ringraziare l’ing. Marco Peroni, che la coniò, peraltro per contrapporla a quella di sedere a chupa chupa, attribuibile ad una fanciulla con ben altri argomenti fisici)…Però sono belli, e li indosso con soddisfazione. Una volta. Perchè la seconda volta c’è già lei: la famigerata macchia, per l’occasione anche doppia. Esame alla luce nitida del mattino: due belle macchie, simmetriche, nella parte appena sotto il sedere o all’inizio della gambe, dal sospetto color oro, due strisce…cresce il presentimento che si fa sempre più forte in me..., si proprio loro, le tipiche macchie dell’imbecille che si siede su una sbarra/ringhiera arrugginita…la RUGGINE! Noo..non può esser vero…Ora tutti quelli che tra di voi, (come me) sono autentiche autorità in fatto di macchie e smacchiatori, i seguaci della religione del Viavà, sapranno che di macchie temibili ce ne sono tante, ma l’unica veramente inestirpabile, è lei, la ruggine. Comincia il doloroso percorso in un crescendo di ansia: semplice ed inutile lavaggio in lavatrice, poi a mano. Niente miracolo. Tentativi col Viavà. Fallimentari. Con poltiglia di sale e limone (che scolorisce e deteriora il tessuto circostante ma non sposta di un millimetro la macchia). Patetico. Da casalinga frustrata che legge le rubriche di consigli delle riviste femminili (un assaggio del mio futuro). Ora da voi vorrei che, lasciati perdere eventuali consigli su improbabili soluzioni smacchianti, mi diceste: è normale che questi episodi abbiano frequenza praticamente quotidiana? Sono solamente goffa o c’è dietro una patologia seria? E ditemi: continuo ad indossare i pantaloni incriminati con finta disinvoltura, li tingo di verde pistacchio per depistare, ci lego in vita un maglioncino anche in Agosto, smetto di comprare vestiti e mi vesto solo con i ruvidi sacchi di iuta della posta aerea (mio padre lavora in posta, magari me li può procurare)?
Grazie.
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P.S.: comunque sono sempre fortunella. Per potermi permettere di indossare comunque i pantaloni macchiati e al contempo distrarre l’attenzione dal sedere a lecca lecca di cui sopra, gli stilisti mi sono venuti incontro proponendo per l’estate 2005-2006 una vasta gamma di camicie e casacche lunghe e coprenti…Camicia aperta o casacca…o tutte e due? La vanità è donna.
17 commenti:
Non so se sia una patologia o no....Sappi che hai sempre una degna compare con cui confrontarti!
una che si chiude le dita nel cassetto difettoso al mattino presto...o che sbattendo la testa contro la portiera della macchina rompe gli occhiali...da vista!
non ti preoccupare x jeans e continua a portarli con nonchalace, come solo tu sai fare...mi dicono che la braga alternativa e personalizzata vada un sacco!!!!
Didona carissima... se vuoi la mia opinione, il primo post del genere è divertente, il secondo in certa misura dolce... poi basta, però! non ci crede nessuno che tu possa avere così poca autostima, in gamba come sei!!! ;)
iL NOME DI QUELLA COL CULO A cHUPA CHUPA?? lA GENTE VUOLE SAPERE..
Ancora una volta Pilar trova una spaventosa affinità con la Didona, a parte il fatto che:
1- Pilar non ha il sedere a lecca lecca ma a trapezio
2- non è particolarmente in gamba (stando a quanto dice tale Davide)
3- se ne frega altamente delle macchie (che solitamente si procura col pesto) e le porta come se fossero parte integrante dell'abbigliamento...i blugginx sgommati di schifezze pare siano molto "yeah"!
Caro Davide, ti sconvolgerò con una triste verità: io in realtà ho molta meno autostima di quella che emerge da questi post, dove riesco ad essere molto più autoironica che quando mi ritrovo da sola nella mia stanzetta, la sera tardi. Comunque hai ragione: d'ora poi oggetto della mia critica saranno i mille difetti del busca, che a volte sono più sconcertanti dei miei.
Dottor Costa, si vergogni.
pERCHÈ? a ME PIACCIONO I CHUPA CHUPA.. aNCHE SE MI FANNO VENIRE IL MAL DI DENTI..
Ah be' se la mettiamo sul piano dell'igiene orale allora..
cOMUNQUE NON È ANCORA STAT0 FATTO IL NOME..
Ehm ma adesso devo lavorare..
Certo che e' triste alla tua eta' avere gia' il culo che arrugginisce. Di solito nei maschi aggredisce prima il cervello...io ne sono un esempio vivente!
Va bene..sul mio fondoschiena forse ho dato un'immagine troppo catastrofica. Non faccio del terrorismo anatomico..
A GRANDE RICHIESTA (DEL BUSCA)TORNA DA CURGO:
IL GRANDE CONCORSO SCOVA L'INGENUO
INDIZIO N°7
Marge ha telefonato per 4 giorni ad un concorso televisivo.A chi? Chi è il pessimo Troy che ha traviato la mia mamma?Perchè proprio lui?
P.S. Patata sei un genio (questa era cosa nota) hai quasi vinto per il busca per me hai vinto tu.
Allora io ci riprovo cercando di essere più preciso:
Chi: Margie (e fin qui ci siamo)
A chi era indirizzata la/le chiamate: Troy McClure, il cuoco che pubblicizza i coltelli miracle blade
Perchè 4 chiamate:
A) Perche tutte le volte non riusciva a parlare in diretta con il mitico Troy, ignorando che si trattava di una subdola videocassetta.
B) Perchè pretendeva di parlare con il Giorgio Mastrotta che purtroppo però era estraneo (stranamente) a questa televandita.
C) Il sempre più mitico Troy assomiglia paurosamente a quel cuoco che da le ricette di cucina su Telemonterosa. Pertanto la povera Marge telefonava per farsi dare la ricetta della Panissa.
....ho forse esagerato???
Che bello il wireless dal proprio giardino, svaccato con una birretta in mano a farsi massacrare dalle zanzare tigre di Milano (solitarie nella notte van...Tigre! )
Didona è meglio che vai a Lourdes, oltre alla tua sfortuna più grande che è il tuo sfitinzio, mi combini casini come la signra Lòngari ("ah, mi caduta sull'uccello!" Grande Mike)
patata sei una faina!
Quote:
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Il Ceruti ha detto...
patata sei una faina!
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Errore, forse volevi scrivere "GAINA"
P.S. Mi sogno ancora di Ruggero Acque e mi sveglio croccante come i cornflakes. Tra laltro mi sveglio anche con i cornflakes... congiunzione astrale di livello B
(basta ufficio devo andare a casa...)
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