31 marzo 2008

La migliore canzone del 2008 (by Busca)

Il busca ha un nuovo mito: Antonella Ruggiero. Il duetto nell'ultimo album di Elio e le Storie Tese nella canzone "Plafone" è stupendo. L'ho già eletta mia canzone preferita del 2008 anche se siamo solo ad aprile e sono sicuro che non cambierò idea.
Leggetela qui:
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PLAFONE
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Forse non tutti sanno quanto è piacevole
Sotto la doccia inventare una melodia
Che sale su, ancora più su, semplice no
Perché quelle facili le san cantare tutti
Sotto una panacea d’idrogeno e ossigeno
Libera di salire più in alto se mi va
Vedo lassù che non c’è quel bel getto d’acqua
E forse chiamerò l’idraulico
Perché scopro che dei forellini si sono otturati
Per colpa di un calcare malefico
Duemila spruzzi pazzarielli divergono
Un rivolo qua, un’onda anomalae ora però
Mi sembra saggio con lo straccio dare una passata rapida
E qui sotto da me c’è già una macchia sul plafone
Che l’ho pagato due milioni delle vecchie lire
Ma nella prossima assemblea di condominio
Io farò valere tutti i miei millesimi
E si vedrà allora chi è il vicino di casa
Che è bravo buono e tuttoMa quando si arrabbia sono dolori
Ascoltatela qui:
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E poi comprate l'album.

29 marzo 2008

La prova del cucco (by Giovanecek)

Ogni tanto mi piace stupirmi con esperimenti culinari. Premetto che non so cucinare, tremo tutto ed ho un polpaccio gigantesco (i tre fatti non sono collegati tra di loro, nda).
L'altro giorno arrivo a casa dal lavoro come il solito e mi dirigo verso la SMA (noto supermercato squallido) di Corso San Gottardo. A me piace molto andare al supermercato e quindi cerco sempre di avere il meno possibile in casa così da avere la scusa per andare a fare la spesa. In questa SMA, soprattutto, c'è un sacco di gnocca che rende gli acquisti più interessanti...
ma torniamo al mio racconto...dicevo che sono andato alla SMA a fare la spesa.
Primo reparto, frutta e verdura....cerchiamo di mantenere uno stile di vita sano ed equilibrato...niente eccessi.....t'ho!! guarda un po' che bei peperoncini verdi verdi appena colti dall'"albero dei peperoncini" dal contadino come di quelli che non se ne trovano più.....certo che ispirano proprio...e poi a me il piccante piace... potrei farci qualcosa? magari salta fuori una pasta all'aglioolioepeperoncino da paiura (YO!, nda)....ok, ne prendo 6 che non si sa mai...e poi sono piccoli...solo 40 cm ognuno non è che sia tanto.
Rientrato a casa, mi butto a preparare il mio succulentissimo piatto. Lavo i peperoncini, comincio a scaldare la pentola con l'aglio e l'olio e metto su l'acqua per la pasta.
Nel mentre che l'acqua si scalda però, mi viene la voglia di provare uno degli altri peperoncini rimasti, così... a nudo...lo lavo per bene e do un bel morso alla punta. Beh, non è che siano poi così piccanti....do un altro cagno a metà peperoncino e di colpo mi ritorna in mente, bella come sei forse ancor di più, il fatto che i peperoncini forse danno quella leggera sensazione vellutata di FUOCO!! Cristo come bruciano.... prendo l'acqua cercando di spegnere il fuoco che ormai mi ha preso tutta la bocca. ma non riesco a fermare l'incendio...mi guardo intorno, il panico ormai ha preso il sopravvento...oddio cosa posso fare...provo con dei crackers, ma li sputo fuori come fanno i vecchietti con la dentiera quando mangiano il pane grattuggiato.....mi guardo intorno ancora, ci sarà qualcosa.....IDEA: l'olio....è risaputo che l'olio fermi il bruciore da cibo piccante....l'ho letto su qualche libro. Quindi prendo la bottiglia dell'Olio Carli Extravergine e a canna comincio a bere. Di colpo mi rendo conto che forse il libro su cui ho letto la storia dell'olio che ferma il piccante in realtà è Le Ore, oppure Il Pornale o Pornopoppe..o forse Focus....in ogni caso non l'ho letto su nessuna rivista scientifica accreditata. Vabbè, possiamo restare qui a discutere sullle riviste osè, ma a me il bruciore non è ancora passato.....che fare?? eh?? che fare?? l'acqua tampona brevemente, ma il bruciore di fondo proprio non passa....ecco la soluzione....lo Stracchino....ormai non mi pongo nemmeno più il problema dei fondamenti scientifici alla base della scelta dello stracchino per fermare il piccante...lo prendo e lo ingoio con la stessa foga di Heather Brooke nei filmati IDeepThroat (questa cosa me l'ha detta il Ceruti perchè io certe cose nemmeno le immagino).
Vabbè...nemmeno lo stracchino placa il dolore, ma ormai è passato già del tempo. Esausto...totalmente senza forze....mangio la pasta in bianco e aspetto che finisca del tutto.
Il giorno dopo devo fare il "lavoro grosso" in bagno e d'improvviso
Mi ritorni in mente bella come sei
forse ancora di più
mi ritorni in mente dolce come mai
come non sei tu
un angelo caduto in volo questo tu ora sei
in tutti i sogni miei
come ti vorrei, come ti vorrei
ma c'e' qualcosa che non scordo
ma c'e' qualcosa che non scordo
quella sera ballavi insieme a me
e ti stringevi a me
all'improvviso mi hai chiesto lui chi è
lui chi è
un sorriso e ho visto la mia fine sul tuo viso
il nostro amor dissolversi nel vento
ricordo sono morto in un momento.


Che ci crediate o no questo è esattamente quello che ho provato in quel momento....

ma come fanno i calabresi ad andare in bagno dopo tutto il peperoncino che mangiano? Ma non gli brucia tutto?
Bon, questo pezzo è completo così.

TZN FRR (by Busca)

Grazie di cuore al fritello Luco che mi ha segnalato questo video. Sto ridendo come un cretino da un quarto d'ora.

28 marzo 2008

Usare il callifugo come collirio (by il Ceruti)


Visto che tra i miei argomenti da trattare c'era la "gentile arte del non fare", me la sono presa più che comoda.
Antefatto: qualche tempo fa ho fatto un patto con il nostro Signore (o forse era un venditore porta a porta calvo, adesso non ricordo bene) dicendoGli espressamente che "non commettere atti impuri" proprio non era il mio forte, e quindi, se poteva fare qualcosa, dato che Egli può ogni cosa.
Lui, nella Sua immensa bontà e magnanimità, mi ha concesso un cambio.
Infatti ora, il mio 6° comandamento è:
"non fare oggi quello che probabilmente nemmeno domani farai, usando anche scuse inverosimili".
Quel giorno, bè ero felice. avevo instaurato un rapporto di dialogo con il Supremo...in più mi ha lasciato un buono di 50 euro per qualsiasi prodotto Avon. Bastava una firma, e ho firmato subito.
Che generosità. Fine antefatto.
Lasciamo stare tutte queste argomentazioni religiose, che magari qualcuno troverà noiose per trattare il vero motivo di questo post, sebbene sia convinto che questo blog sia tenuto in piedi per lo più dalla Polli, che d'ora in avanti chiamerò affettuosamente "pollo al plurale femminile con evidenti problemi ed errori" come ogni padre farebbe con la propria figlia adolescente che vuole stare con il Giorgino. (Giorgio tra l'altro mi devi dei cd da almeno 10 anni...va bè)
Quindi cominciamo dicendo subito che il titolo non è legato al post.
No, nemmeno la foto.
Il post si incentra semplicente sul mio odio profondo ed incondizionato verso le suonerie scaricabili, con quegli spot dove imbecilli ascoltano e ballano una suoneria, che nel 95% dei casi è una cover suonata da un sordo con problemi di artrite alle mani, incontinenza totale e un principio di Alzheimer.
Il tutto cercando di "farti su" beccandoti un bell'abbonamento da 3/5 euro a settimana o a suoneria ricevuta.
Che dire poi di "Bella Topolona" o del gattino ritardato "Virgola" o di "se non rispondi, al cellulare, bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao...se non rispondi, al cellulare, io mi sento di morir"?
Ci prendono per scemi, è ovvio. "Il servizio è riservato a soli maggiorenni" ma chi può scaricare quelle robe da lobotomizzati? Nemmeno gratis a meno che tu non voglia fare colpo su un/una tuo/a lui/lei, meglio se è stato/a sindaco/a in un paese di montagna.
Poi quelle frasi del tipo "se non rispondi non sai chi sono...non sai quello che ti voglio dire...diamine avrà per cominciare un display sto cellulare? vedi chi ti chiama quindi a meno che a chiamarti è Alberto Stasi perchè non sei andato alla sua festa di laurea (110 e lode alla Bocconi... Cek, mi fai paura anche per quello, troppe similitudini) oppure è Olindo R. che vuole farti sapere quando ama Rosa B. ....uno risponde cribbio!
Basta...devo calmarmi...sono tutto sudato...ho fatto una fatica per non farcire tutto con molteplici parolacce di varie regioni che sono stremato....Bèlin che roba.
Ora posso tornare a leggere il bugiardino della Preparazione H che mi tranquillizza più del salmo 69.
Lì sicuramente non troverò codici per scaricare la prima suoneria in omaggio con il "gattodrin" o altre minchiate del genere.
P.S. se trovate in giro "Mr. Lui" dategli fuoco e coprite tutto con il sale. Quanto basta.

26 marzo 2008

Rutti (by Busca)

Visto che due dei miei collaboratori battono la fiacca dopo promesse strabordanti (non per niente conosciute come "promesse da Ceruti") eccomi a scrivere riguardo ad un argomento tra i più scabrosi. Premetto che non voglio fare di tutta l'erba un fascio e che chiedo il vostro aiuto soltanto per capire meglio.
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Come già detto in precedenza io sono l'unico europeo in ufficio con 5 asiatici: due malesi, due cinesi e un pakistano. In questo anno ho capito che i Cinesi non vanno d'accordo coi Giapponesi, che i Pakistani non vanno d'accordo con gli Indiani e che i Malesi non si capisce se sono Cinesi, Malesi o Indiani poichè sono un popolo multietnico e quindi non vanno d'accordo con popolazioni diverse a seconda della razza di appartenenza. Nessuno comunque ha problemi con l'Italia (che notoriamente non va d'accordo solo con il Minnesota).
Comunque sia mi trovo bene con loro: la ragazza malese è simpatica e tranquilla sebbene abbia il tarlo di tifare per il Manchester United (cosa che le fa rischiare la vita ogni giorno a Liverpool), il cinese giovane è un mito sopratutto per come pronuncia i nomi dei giocatori della Juve, di cui è tifoso sfegatato. Nafadava è Nedved, Zat't è Zanetti e non vi sto a spiegare come pronuncia Legrottaglie. Poi è bellissimo quando mi spiega che in Cina ha un mucchio di amici che tifano inter e non capisce perchè. Gli rispondo che per me è lo stesso in Italia.
L'uomo malese è taciturno e in un anno mi ha detto cinque volte "hi" e un po' di volte "mh", indossa eleganti infradito in ufficio anche a gennaio. L'altro cinese ha provato a spiegarmi come si scrive in cinese ma quando ho visto le centinaia di possibilità per scrivere la sillaba "MA" ho rinunciato. Allora siamo andati a giocare a squash, noto anche come "Lo sport in cui si suda come delle merde". E' inspiegabile quello che succede in un campo di squash in mezz'ora: corri come un cretino avanti e indietro in una stanza chiusa tirando FORTISSIMO una pallina che rimbalza al massimo ad una altezza di 60 cm. Il bello è che puoi fare punto anche tirando piano, ma non importa a nessuno perchè la cosa più divertente di questo sport è proprio tirare delle mine assurde contro il muro senza motivo. Non interessa a nessuno il punteggio. Il ragazzo pakistano non viene mai ma quando viene mi tempesta di domande sulla parte burocratica del mio Dottorato, cosa che è difficile da spiegare persino in italiano. Dopo 20 minuti capisce che in realtà non so nulla e mi libera con un sorriso.
La cosa che vorrei capire è se nella cultura asiatica il rutto è considerato segno di approvazione e compiacimento o cos'altro, perchè due dei miei colleghi li sparano durante la giornata tranquillamente senza alcun rimorso e non so come comportarmi. Devo ridere? Annuire? Fingere indifferenza? Ho anche amici italiani che lo fanno, ma in determinati contesti informali e ben distanti dal mio ambiente di lavoro.
Io non ho niente contro questa pratica però vorrei capire se posso farli anche io oppure no, più per sentirmi parte del gruppo che per necessità. Temo anche di ferire moralmente la ragazza che è proprio di fronte a me e potrei sembrare scortese.
Oppure potrei inventare qualche balla del tipo che in Italia è usanza sparare la carta masticata con la penna Bic negli occhi altrui per esprimere la propria stima ed ingaggiare una battaglia.
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Vorrei inoltre chiedere ai Sig.ri Berlusconi e Veltroni di non intasarmi la cassetta della posta con volantini assurdi (tra l'altro identici nei contenuti) per beccarsi il famoso voto degli italiani all'estero. Quest'anno mi sono politicamente arreso al sistema Italia e voterò il partito col simbolo dal design più innovativo oppure quello con più colori, devo ancora decidere.

24 marzo 2008

Felice come un (caffè a) Pasqua (by Didona)


D’accordo, forse non sono la persona più adatta per scrivere un post sul caffè e sulle sue variazioni semantiche. Perché non mi piace. Perché sono stata la penultima in Italia a scoprire (non prima del 2000-2001) l’esistenza del marocchino inteso come caffè con latte e cacao spolverato.

Ora, anche il Busca (che per la cronaca ha saputo del marocchino solo fra 2004 e 2005, piazzandosi ultimo) condivide il mio disorientamento a seguito di un recente, buffo (poi neanche tanto) episodio. E sì che io e il Busca siamo ormai lontani dalla madrepatria e dalle sue buffe usanze, e sì che non abbiamo mai vissuto propriamente al centro del mondo, e sì che siamo anche tardi di nostro, ma noi certi usi scontati e ovvi che taluni fanno di alcuni nomi non li digeriamo proprio.

Alle ore 10:00 di domenica 23 marzo, mi reco al bar prossimo al gate 2 dell’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio e ordino al barista un caffè. Il barista, con scarso entusiasmo e aria svagata, dice una sola parola: “FELICE?”. Io lo ignoro, certa che stia chiamando un collega.
Dopo una manciata di secondi il barista mi fissa (rendendo così inequivocabile il fatto che anche prima si stesse rivolgendo proprio a me), e chiede di nuovo: “FELICE?”.
Pur intuendo che non sia interessato al mio benessere psicologico improvviso una risposta spiritosa (ma già sono rossa come una maglietta del Liverpool): “Si abbastanza, grazie, ma cosa vuoi sapere di preciso?”.
Lui mi guarda come se avessi due nasi e mi ripete “FELICE NOO? INSOMMA STO CAFFE’ LO VUOI NORMALE O MACCHIATO?”.

…Cribbio, ma non si diceva macchiato?...Non andava più bene?...Non metteva più abbastanza in difficoltà imbranati e cavernicoli come me?

Vi prego di temi che il barista era un pazzo squilibrato…
Vi prego non ditemi che è come la storia del marocchino…
Vi prego ditemi che non eravamo solo io e il Busca ad ignorare questo termine…
Vi prego ditemi che si usa solo tra Seriate, Orio al Serio e Gorle…
Vi prego ditemi che è una moda recentissima lanciata dopo la nostra partenza (tipo come l’amaro San Simone che prima che io partissi lo conoscevano in due e da due mesi è l’amaro preferito da grandi e piccini).

Già che ci siete, vi prego ditemi che anche il marocchino si chiama ancora marocchino…

16 marzo 2008

Visti al cinema Kong (By illucio)

Io a militare avevo il paraculo. Niente d’eclatante, sapevo di essere destinato al Distretto Militare di Torino. Non sapevo però che TUTTI lì erano dei paraculati supremi residenti nei dintorni della caserma. Allo scoccare della libera uscita si rimaneva in quattro: Sartor, Radini, Floran ed io.
Il primo, trevigiano, solitamente si filtrava un mezzo litro di Nardini Bianca prima di svenire in branda; Radini, toscano, telefonava per tre ore ininterrotte alla sua ragazza, Batistella, così soprannominata per una sospetta somiglianza con Batigol; Floran da Portogruaro, bestemmiava, si calava un paio di acidi, scavalcava, andava in discoteca, rientrava alle quattro.
Io andavo al cinema Kong.
Ora sembra un posto fico, allora era come entrare in un autobus, solo con il corridoio su un lato anziché al centro. La larghezza della sala era data da quella dello schermo. Sei posti per fila una cinquantina in tutto. Si fumava di nascosto e vi proiettavano pellicole semisconosciute.

Qui nasce la mia passione per i film sul grande schermo.

Intendiamoci, non sono quel tipo di cinefilo da neorealismo svedese che a confronto quello bulgaro… no, guardo di tutto, spesso visiono delle boiate pazzesche ma ogni tanto scovo qualche film inusuale che mi diverte ed è per questo che il Busca, penso, mi abbia scelto per il film del momento. Non aspettatevi che recensisca quelli attualmente nelle sale, ho un fantastico bimbo di un anno con cui ora mi piace passare il mio tempo libero, vi parlerò di quelli che riesco a vedere di notte, non nuovissimi e che forse avrete già visto ma devo scrivere per aiutare questo blog e perdinci lo farò.
Ho visto Clerks 2 di Kevin Smith e lo consiglio.
Clerks girato in bianco e nero fu l’opera prima del regista, che dovette vendere la sua automobile per coprire le spese di produzione, racconta la giornata di due commessi tra battute triviali, dialoghi surreali, scene indimenticabili. Questo è da vedere rigorosamente.
Il sequel, dodici anni dopo, ci restituisce Dante e Randall invecchiati (male) che ora lavorano in un fast food insieme ad un super nerd di cui ora mi sfugge il nome. All’esterno del locale i soliti Jay e Silent Bob spacciano droga, il locale è gestito da Becky-Rosario Dawson che acqua e sapone risulta essere meravigliosa.
Pausa.
Rosario Dawson.
Non che serva in questi film ma...
Rosario Dawson.
Purtroppo questa volta il film è a colori ma i dialoghi sono ancora strepitosi, anche se nella traduzione si perde molto. Memorabile quando Becky mette fine alla discussione di dieci minuti sul problema del “ass to mouth” dicendo semplicemente che non è regola ma se la situazione è giusta perché no?
Per chiarimenti sulla frase in inglese chiedete al Ceruti o al Cek.
Degna di nota la sfida tra il Signore degli anelli e Guerre stellari, la scena in cui un vecchio compagno di classe si permette di deridere i nostri eroi ed in generale la tristezza che affiora in tutto il film per una amicizia che potrebbe sfiorire e per un’esistenza senza scopo.
Lieto fine che non vi anticipo, sappiate solo che c’è molto amore per gli animali, i muli.

15 marzo 2008

Sulle origini del mio soprannome (by Giovanecek)


"Ciao, mi chiamo Francesco"

"Nome troppo lungo. Da oggi tu ti chiami Cecco"

"Ma a me non piace"

"Allora ti chiamerai Cek"

"Ma a me non piace"

"Taci!"

10 marzo 2008

I want you!

E' evidente: l'University of Liverpool, istockphoto.com, la Juventus, il Liverpool FC e la Didona mi stanno portando via tutto il mio tempo e non riesco ad aggiornare con continuità il blog. E' un peccato; questo blog ha (aveva) molti lettori affezionati e necessita di un'iniezione di creatività per poter continuare a discorrere delle vicende sentimentali della Polli tra i commenti ai posts.
Conosco un po' di gente che considero particolarmente geniale, che riesce a farmi ridere con le sue uscite imprevedibili quando meno me l'aspetto. Credetemi, è difficile fare ridere il Busca. Cosa ho pensato, allora? Voglio assumere (senza pagarla) questa gente come collaboratori del sito chiedendole di scrivere un post ogni due settimane offrendole carta bianca (o quasi) sul mio blog.
Tutto quello che questa gente deve fare è iscriversi su http://www.blogger.com/ e chiedermi di essere aggiunta come collaboratrice al blog del Busca (che per l'occasione diventerà "Il blog del Busca (& co.)", provando la propria identità in maniera inconfutabile. Una volta autorizzati a postare si potranno scrivere i propri post sul blog specificando autore e mettendo le "labels" della vostra "specializzazione" (poi vi spieghero' in dettaglio se accetterete).
Ovviamente questa cosa NON è aperta a chiunque ma solo a SELEZIONATISSIME persone che considero particolarmente intelligenti e uniche. Ecco a chi avrei pensato:
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Collaboratrice: Didona
Argomenti da trattare (labels): Questa pazza pazza Inghilterra, Il Busca questo sconosciuto, Le mie amiche multietniche, Cibi disgustosi, La scoperta del mese.
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Collaboratore : Fritello Luco
Argomenti da trattare (labels): Oggetti fighissimi e costosissimi, L'angolo del papà, Gossip altovalsesiano, Grygera e dintorni, Il film del momento.
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Collaboratore : Francisco
Cek
Argomenti da trattare (labels): Milan l'è semper Milan, Tecniche di seduzione, Il dottor Fransisco risponde, Il nuovo sito idiota del momento, Il prodotto con scritto "Novità" che ho appena comprato alla Coop.
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Collaboratore : Gheorghe Grande Nascondini Ceruti
Argomenti da trattare (labels): La gentile arte del non fare, L'angolo del concertomane, Disastri naturali, Il magico mondo dei videogiochi, Pato e Paloschi con dei pensionati.
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Collaboratore : Patata
Argomenti da trattare (labels): Alcool e dintorni, Questa pazza pazza inter, Gossip extravalsesiano, I teenagers tipo la Polli, I consigli dell'esperto.
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Mi piacerebbe davvero che foste proprio voi a darmi una mano, dopotutto scrivere un post ogni due settimane è veramente poco... e poi se volete potete scriverne anche di più! Vi ho messo categorie che vi permettono di spaziare parecchio, se non siete soddisfatti ditemelo e vedremo di trovare un accordo.
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Le regole per postare : dopo essersi iscritti su blogger ed essere stati approvati da me potete cominciare. Vi prego di inserire dopo il titolo, tra parentesi, "By" seguito dal vostro nome per distinguere meglio i vari autori. Vi prego di non inserire troppe immagini e di non metterne di volgari, così come non scrivere parolacce inutili. Quelle utili, sì. Vi ho scelto perchè mi fido di voi. Usate il carattere "verdana" dimensione "smallest" e le foto mettetele centrate di dimensione media. Il paragrafo mettetelo giustificato. Se non ci riuscite avvisatemi che ve lo modifico io.
Ma soprattutto, fate divertire i nostri lettori. Credo in voi!

08 marzo 2008